MARIO DE LEO – MAX MARRA – GIOVANNI RONZONI
dal 17 maggio al 22 giugno 2024
Osservatorio del colore | Magazzino Merci Lissone
Via della Pinacoteca, 5/7A Lissone

Siamo tutti consapevoli di essere giunti alla fine di un’epoca e che un’altra sta per cominciare. Preoccupati per un futuro che si presenta incerto, e apparentemente privo di direzioni, ci accingiamo a lasciarci alle spalle un passato intrappolato in una mole di problemi ambientali, sociali, economici, dai quali dovremmo svincolarci per progettare un nuovo modello di vita sociale.
Mario De Leo, Max Marra, Giovanni Ronzoni, sono tre artisti che con le loro opere in mostra nell’ Ex Osservatorio del colore/Magazzino merci intendono stimolare nel pubblico riflessioni, critiche, letture contemporanee di questa Era storica che molte organizzazioni internazionali di geologi, scienziati, climatologi, chiamano Antropocene.
Un periodo caratterizzato da un fortissimo impatto geologico sull’ecosistema, provocato dall a intensa attività tecnologica prodotta dall’Homo Sapiens nel corso dell’ultimo secolo, che ha alterato profondamente gli equilibri del pianeta e creato inevitabili disagi. Le sculture, le installazioni, le opere grafiche, di Mario De Leo, Max Marra, Giovanni Ronzoni, esplorano in chiave artistica alcuni degli ambiti in cui questi cambiamenti si stanno manifestando sempre più velocemente nelle nostre vite.
Apertura: da martedì a domenica dalle 15.30- 19.00
Per info: sopramaresotto@gmail.com
EVENTI IN PROGRAMMA NEL CONTESTO DELLA MOSTRA
Martedì 28 Maggio ore 18.00
PRESENTAZIONE LIBRO
“Oronzo Russo. Visuale cosmica“
a cura di FORTUNATO D’AMICO

Oronzo Russo e Fortunato D’Amico presentano il libro Visuale cosmica, pubblicato da Giunti
Editore nel 2023.
Con questa pubblicazione d’arte dedicata alla Visuale Cosmica, Oronzo Russo trasforma i concetti
complessi legati alla vita e all’analisi del mondo circostante in opere d’arte che vanno oltre la
prospettiva convenzionale. La sua arte affonda le sue radici nel background formativo del disegno
tecnico e mostra chiaramente come la creatività possa emergere coniugando tra loro discipline e
temi diversi.
La costante ripetizione degli elementi iconici all’interno delle opere di Russo evidenzia la tecnica
compositiva dell’autore e sostiene una narrazione poetica orientata a intraprendere il viaggio
interiore e filosofico che coinvolge l’osservatore nell’ interpretazione di segni e di oggetti presenti
nelle opere, codificati in un linguaggio contemporaneo accessibile fortemente attratto dalla
comunicazione mediatica.
L’invito è quello di sensibilizzare il pubblico verso una profonda riflessione sui grandi sistemi e
sulle rivoluzioni epocali che stanno caratterizzando il nostro tempo, inclusi i nuovi orizzonti che si
aprono in varie aree dell’attività umana. Immagini estrapolate da internet, scattate con il cellulare,
semi di frutti recuperati dopo il loro consumo, insieme ad altri materiali e segni estemporanei
coloratissimi, restituiscono attraverso l’estetica della produzione artistica di Oronzo Russo anche il
segno di una personalità alla continua ricerca di conoscenza
Mercoledì 29 Maggio ore 18.00
PRESENTAZIONE DEI LIBRI D’ARTE:

PINA INFERRERA
Acque Fragili. Infrangibili Equazioni
a cura di FORTUNATO D’AMICO, edito da Editoriale Giorgio Mondadori
Pina Inferrera emerge come protagonista da Acque Fragili. Infrangibili Equazioni, un volume
ricco di immagini che traccia il percorso della sua ricerca artistica attraverso le sue serie
fotografiche più recenti. L’autrice si distingue per la sua attenzione sorprendente e per l’uso della
fotografia come strumento privilegiato per una percezione realistica e obiettiva, mantenendo
comunque una poeticità nella sua visione. Oltre alle immagini, il volume esplora anche altre forme
espressive come video e installazioni, offrendo così una prospettiva ampia e articolata sul lavoro
dell’artista. Il curatore del volume, Fortunato D’Amico, pubblicato dall’ Editoriale Giorgio
Mondadori ha selezionato oltre cento immagini e ha condotto un’intervista approfondita con
l’artista, arricchendo ulteriormente il contenuto del volume. Diversi contributi di illustri personalità
come Giovanna Brambilla, Sandro Orlandi, Nicoletta Ancona e altri arricchiscono ulteriormente il
contesto critico e interpretativo delle opere di Inferrera. L’evocazione di memorie archetipe e la
sensibilità verso l’evocazione emotiva conferiscono alle sue opere una profondità e una bellezza
straordinarie.
Attraverso l’obiettivo il volume offre uno sguardo sul suo dialogo di Pina Inferrera, con gli elementi
naturali, mettendo in risalto il fragile equilibrio tra l’uomo e l’ambiente circostante, con immagini
che narrano un rapporto delicato tra l’uomo e il mondo naturale.
Pina Inferrera, nata a Messina e residente a Mozzo (Bergamo), laureata all’Accademia di Brera, ha esposto le sue opere in numerose città italiane e internazionali. Il suo approccio artistico spesso si concentra sui reperti del consumismo industriale, simboli di una condizione umana contemporanea. Dall’anno 2000, ha
focalizzato il suo interesse sull’arte fotografica, esplorando il rapporto tra l’uomo e il suo ambiente.
Le sue opere sono state pubblicate su diverse piattaforme ed è stata invitata a esporre in musei d’arte
moderna e contemporanea, fiere d’arte e alla Biennale di Venezia.
ANTONELLA QUACCHIA
Orizzonti Sensibili / Sensitive Horizons
a cura di FORTUNATO D’AMICO, edito da Editoriale Giorgio Mondadori
Il volume, di Antonella Quacchia, Orizzonti Sensibili / Sensitive Horizons s i ispira in particolare a un ciclo di opere dell’artista, presenta una novantina di lavori – selezionati dal curatore Fortunato D’Amico – che ripercorrono la costante esplorazione di nuove modalità espressive della Quacchia, autrice sensibile e poliedrica. I dipinti e le altre realizzazioni a tecnica mista ne testimoniano la determinazione e la volontà di ricerca, qualità che l’hanno accompagnata in una prestigiosa carriera scientifica, oggi lasciata a favore della scelta artistica con esiti che appaiono interessanti per la critica e per il mercato. Testi di Chiara Canali, Fortunato D’Amico, Chiara Ferella Falda, Matteo Galbiati. Traduzione in lingua inglese.
“Non c’è nulla di inanimato nel nostro mondo, tutto si muove e tutto è in divenire.”
(Antonella Quacchia)
“I tempi liquidi di Antonella Quacchia scivolano sulle superfici delle tele colorate, animano una
dinamica formale dalla quale emergono le suggestioni e l’ascolto del mondo interiore.”
(Fortunato D’Amico)
Nata nel 1957 a Gorizia, dopo un periodo vissuto in Brasile rientra in Italia nel 1970, dove
frequenta la scuola media e il liceo scientifico. In seguito si iscrive alla Facoltà di informatica a
Torino e nel 1981 viene ammessa al programma “Summer Student” presso il CERN di Ginevra: è il
primo passo di una prestigiosa carriera scientifica. Fin da bambina attratta dal disegno e dalla
pittura, e folgorata nei primi anni Novanta da una mostra di Emil Nolde, dopo un problema di salute
inizia un periodo di riflessione interiore che la porta a riavvicinarsi all’arte con continuità. Nel 2019
si trasferisce a Vienna, dove si dedica esclusivamente alla pittura e dove, nel 2021, tiene la sua
prima personale. Da allora ha partecipato a mostre in Europa, Asia e Stati Uniti. Attualmente vive e
lavora tra Vienna e Praga.
