M(A)Y FIBER – Percorsi di arte e tessile tra tradizione e sostenibilità

a Busto Arsizio la Venere degli stracci e il Terzo Paradiso

Dal 4 maggio al 2 giugno 2024, Busto Arsizio diventa un punto di riferimento per gli appassionati di arte tessile e sostenibilità con l’evento “M(A)Y FIBER – Percorsi di arte e tessile tra tradizione e sostenibilità”. Un’iniziativa che intreccia l’arte alla consapevolezza ecologica, inserendo al centro dell’attenzione due celebri opere di Michelangelo Pistoletto: la “Venere degli stracci” e il “Terzo Paradiso”.
La “Venere degli stracci” verrà esposta negli spazi delle Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Mariani Cicogna. Quest’opera, diventata un icona mondiale, è uno dei simboli più significativi del panorama artistico internazionale e dell’Arte Povera, movimento che esalta l’uso di materiali umili e di recupero, criticando il consumismo sfrenato della società moderna. La sua esposizione in un evento dedicato alla sostenibilità sottolinea il dialogo continuo tra arte e ambiente.
Accanto a questo importante pezzo, il cortile adiacente alle Sale Gemelle del Museo del Tessile ospiterà il “Terzo Paradiso”, un’installazione che raffigura la fusione tra il primo paradiso naturale e il secondo paradiso tecnologico, proponendo una visione di un futuro in cui umanità e natura coesistono armoniosamente. Il “Terzo Paradiso” è un forte richiamo alla responsabilità ecologica e alla necessità di un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente.
L’evento non si limita alla sola esposizione di opere d’arte, ma diventa anche un laboratorio vivente sul tema della sostenibilità. Si terrà infatti un tavolo di lavoro che vedrà la partecipazione attiva della Fondazione Pistoletto, di artisti e di aziende locali, tutti impegnati a discutere e a proporre soluzioni sostenibili che possano influenzare positivamente la comunità e il tessuto industriale della regione.
“M(A)Y FIBER” si propone quindi come un vero e proprio crogiolo di idee e progetti che mirano a intrecciare la bellezza artistica con la consapevolezza ecologica, rendendo l’arte un motore di cambiamento e un mezzo per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di pratiche sostenibili. Con queste premesse, l’evento di Busto Arsizio si candida a diventare un appuntamento imperdibile per tutti coloro che sono interessati a esplorare nuove vie per un futuro più verde e responsabile.

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