FESTIVAL DELLA METEOROLOGIA

Tra Scienza e Arte

Celeste Righi Ricco

Dal 18 al 20 Novembre 2021 c’è stato il Festival ella Meteorologia a Rovereto. Questa settima edizione del Festival è stata inaugurata all’interno del Teatro Zandonai, celebrando il connubio tra scienza e arte attraverso un inaspettato viaggio poetico che ha esplorato i riferimenti meteorologici all’interno della più grande opera Dantesca partendo dagli inferi e giungendo al paradiso. Si sentono nominare la pioggia, la neve, la nebbia, il vento, fenomeni totalmente inaspettati in un mondo etereo teoricamente fuori dallo scenario umano. E invece Dante, nel suo lungo viaggio nell’aldilà, porta con sé una dimensione umana, servendosi della meteorologia per esprimere sentimenti, sensazioni ed emozioni.
A rendere omaggio a Dante, troviamo sul palcoscenico il Generale dell’Aeronautica Militare Italiana e anche Permanent Rapresentative dell’Organizzazione Mondiale della Meteorologia, Luca Baione. Il Generale ricorda l’impegno dell’aeronautica nel perseguire l’impegno di studiare e diffondere informazioni meteorologiche sempre più all’avanguardia, e conclude poi con una citazione del fisico Albert Einstein affermando che “I più grandi scienziati sono sempre anche degli artisti” e che così anche i meteorologi, nel comunicarci la meteorologia si ritrovano ad essere un po’ artisti.

Il festival è un evento unico a livello nazionale, che raccoglie esperti di tutta Italia impegnati a studiare e a comunicare la meteorologia. E’ un momento di unione che permette di creare collaborazioni tra le molteplici realtà del panorama nazionale come i centri di ricerca, le accademie e i privati. Realtà ancora molto frammentate che hanno un forte bisogno di essere riunite per conseguire una reale cooperazione, rendendo la meteorologia una scienza riconosciuta, e favorendo così uno sviluppo più organico e trasparente.
All’interno della manifestazione si parla anche di cambiamenti climatici. In particolar modo la ricercatrice Lavinia Laiti presenta le principali azioni che non sono a livello globale, ma anche a livello locale, sono implementate con il ruolo di mitigazione ed adattamento. In trentino è stato da poco lanciato il Piano energetico ambientale provinciale 2021-2030, che prevede lo sviluppo di soluzioni capillari che andranno a coinvolgere tutti gli attori provinciali, dalle istituzioni ai giovani cittadini. In questo quadro provinciale, questo 2021 è stata organizzata la Conferenza dei Giovani sul Clima del Trentino Alto Adige, parte della campagna #all4Climate e in linea con i principi dell’evento nazionale #youth4climate. Durante questo evento 40 giovani della provincia si sono riuniti per analizzare gli effetti dei cambiamenti climatici sul loro territorio e sviluppare un documento con proposte concrete e soluzioni, indirizzate alle istituzioni locali.
Quello che è emerso dal festival è proprio l’importanza di rendere la meteorologia una scienza condivisa tra tutti gli attori del settore, rendendone la sua complessità una sfida condivisa e affrontata in modo congiunto.

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