microMACRO. Viaggio nel cuore della materia

COMUNICATO STAMPA

microMACRO

Viaggio nel cuore della materia

dal 24 febbraio al 3 marzo 2024

VILLA MARAZZI

Cesano Boscone (Mi)

In mostra le opere di

MINO LONGO, LUCREZIA MINERVA, ANTONELLA QUACCHIA

a cura di Chiara Crosti e Fortunato D’Amico

consulente scientifico Valerio Grassi

Il nostro è un viaggio nei mondi visibili e invisibili della materia, nello spazio-tempo, nelle dimensioni del micro e del macro, in quella conduzione del sentire poetico che solo l’arte riesce a restituire.

L’arte può raccontare e spiegare la materia in modi diversi, coniugando l’estetica al contenuto scientifico, dando origine all’espressione creativa che costruisce visioni di mondi che gli apparati sensibili del nostro corpo non riuscirebbero a raggiungere.

La mostra di MINO LONGO, LUCREZIA MINERVA, ANTONELLA QUACCHIA, instaura parallelismi e intersezioni possibili tra la Materia, intesa come fenomeno dotato di un corpo o massa sensibile che occupa lo spazio-tempo, e la Materia dell’arte che, a partire dalla constatazione del fenomeno rilevato, trasla lo studio dei fenomeni sui piani eterici del pensiero, della consapevolezza, della spiritualità.

Le opere di Mino Longo, Lucrezia Minerva, Antonella Quacchia, esplorano i territori della materia secondo le classificazioni generiche di stato solido, liquido e gassoso che hanno utilizzato gli artisti e i curatori per indagare il tema del viaggio nella materia

Le opere d’arte affiancate da alcune tavole realizzate da Valerio Grassi, Fisico promulgatore scientifico già in forza negli anni precedenti presso il CERN di Ginevra, esplorarono in modo concettuale la relazione tra materia e percezione umana, riflettendo su come essa viene interpretata e compresa attraverso i nostri sensi e la nostra coscienza.

Oggi la fisica delle particelle e la meccanica quantistica forniscono un quadro dettagliato del comportamento della materia nella scala del micro, spinta sino a livello delle particelle subatomiche. Dall’altra parte dello spettro, al livello macroscopico, la materia si manifesta attraverso la formazione di strutture complesse, come pianeti, stelle e galassie. Qui, la materia si dispiega in un vasto spettacolo cosmico, dove le forze gravitazionali e le leggi della termodinamica plasmano l’evoluzione dell’universo.

La conoscenza è la capacità di mettere in relazione gli eventi, l’osservazione, le ricerche, le esperienze; la ricerca artistica innova e inventa quando crea nuove relazioni, connessioni, punti di vista. 

L’approccio interdisciplinare ci permettere di costruire un mondo di relazioni che porta alla conoscenza di sè, il micro, permettendoci di espanderci e proiettarci verso il Macro, l’infinitamente grande.

In mostra le opere di Mino Longo, Lucrezia Minerva, Antonella Quacchia

con la partecipazione di:

Christian Bonfanti- Laureato in Astrofisica, insegnante di matematica e fisica presso il liceo scientifico R. Steiner Milano

Sandra Conte – Musicista, compositrice, docente di Elementi di Composizione per Didattica della Musica presso il Conservatorio A.Vivaldi di Alessandria

Alberto Figliolia – Autoregiornalista pubblicista

Fabio Peri – Astrofisico e Conservatore del Civico Planetario U. Hoepli di Milano 

Marco Potenza – Professore associato e ricercatore Università degli Studi di Milano – Dip. Fisica

Roberto Rosso – docente di fotografia, Accademia Di Belle Arti di Brera a Milano 

Filippo Silvani – Fisico, specializzato in radiazioni ionizzanti e non ionizzanti

INAUGURAZIONE

Sabato 24 FEBBRAIO 17.00 – 19.00

Orari di apertura:

Domenica 25 FEBBRAIO dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 -19

Venerdì 1 marzo ore 17.30 -19.30

Sabato 2 e domenica 3 MARZO dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 -19

Programma aggiornato: http://www.worldglocal.com/category

Ingresso libero

Con il patrocinio di:

Comune di Cesano Boscone (MI)

Organizzato da: 

odv Pensare Globalmente Agire Localmente – www.worldglocal.com

Sopramaresotto – www.sopramaresotto.it

Con il contributo di: Atlas advanced Technologies srl – Gobbetto srl – Unilock srl

Si ringrazia: CERN – Organizzazione europea per la ricerca nucleare

Infowordlglocal@gmail.com


BIOGRAFIE ARTISTI IN MOSTRA E CONSULENTE SCIENTIFICO

VALERIO GRASSI

Fisico proveniente dal mondo della ricerca accademica, è stato il responsabile di uno dei sistemi

cruciali del detector ATLAS al Large Hadron Collider presso il CERN di Ginevra.

E’ proveniente da una famiglia olivettiana, il padre Giovanni infatti ha collaborato allo sviluppo di

una delle prime applicazioni dell’Olivetti ELEA 9003, il primo computer del mondo completamente

a transistor a semiconduttore.

Dopo una esperienza al CERN come Senior Researcher della State University of New York at Stony

Brook (NY, USA) è tornato in Italia per continuare l’attività accademica come docente a contratto

presso il Dipartimento di Fisica all’Università degli Studi di Milano, ma anche di avviare uno spinoff

per la digitalizzazione delle PMI.

Ha iniziato la sua carriera accademica più che ventennale sviluppando dispositivi a

semiconduttore per l’ambito aerospaziale in collaborazione con il NASA Goddard Space Flight

Center, ha collaborato allo sviluppo della elettronica rivelatore di fluorescenza dell’esperimento

Auger in Argentina, dove la collaborazione di cui ha fatto parte ha scoperto la prima evidenza di

una sorgente extra-galattica di raggi cosmici ad energia ultraelevata, per poi assumere la

responsabilità di uno dei sistemi cruciali del rivelatore ATLAS al Large Hadron Collider presso il

CERN di Ginevra.

Autore e co-autore 490 articoli scientifici su riviste internazionali, è un co-scopritore del bosone

di Higgs, uno degli elementi cardine del nostro Universo. Valerio Grassi è socio della Società

Italiana di Fisica (SIF), dell’ European Physical Society (EPS) e Senior Member IEEE (USA).

Attualmente Valerio Grassi è Innovation Manager certificato dal Ministero dello Sviluppo

Economico e docente a contratto presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano con

abilitazione nazionale nel settore FIS/01 (Fisica sperimentale).

Per la sua attività accademica e di divulgazione scientifica il 27 dicembre 2019 è stato insignito dal

Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della

Repubblica Italiana. Esperto di sistemi elettronici, sensori e reti di comunicazione in fibra ottica.

Recentemente si è avvicinato agli sviluppi di Intelligenza Artificiale rivolta alle applicazioni

industriali.

MINO LONGO

Una vita a ricercare materiali, sperimentare ed esplorare la plasmabilità della resina e le sue infinite possibilità applicative.  Una vita a comunicare le mie emozioni, la mia poliedricità, la mia estetica versatile nel quotidiano con la mia arte.

Non solo astrazione, non solo sculture iconiche ma oggetti e progetti di interior, pattern e finiture dove ogni pezzo è irripetibilmente unico.

Artista contemporaneo dall’anima rock e libera, con un lungo trascorso come scenografo,Mino Longo carica in modo innato di particolarità le sue lavorazioni spiccatamente ricche, talvolta barocche ma mai volgari, rendendole sintesi elegante di energie estemporanee ed eclettiche.

I lavori di Mino Longo ora nascono come degli “unique”, emanazione del suo estro creativo o realizzati su commissione per i clienti che amano l’esclusività, ora si ritrovano nelle collezioni di aziende importanti che con fare tipicamente italiano, coniugano il concetto di industrial con la manualità e con la forte impronta della personalizzazione.

LUCREZIA MINERVA

Nata a Milano nel 1977 si diploma al Liceo Artistico e s’iscrive al Politecnico di Architettura di Milano.

Frequenta l’Università per due anni per poi, curiosa di sperimentare e apprendere diverse forme espressive artistiche, negli anni successivi si forma in corsi di scenografia, decorazione, fotografia.

La scenografia investe i primi anni lavorativi, dandole la possibilità di operare con diversi materiali e in grande scala. La professione di decoratrice affina le sue competenze pittoriche e di precisione, unendo lo studio tecnico e architettonico, svolto in precedenza, a quello pittorico finora acquisito. La fotografia in bianco e nero e la stampa in camera oscura le permettono, inizialmente, di dare sfogo alla sua esigenza di esprimersi in maniera più intima e personale.

E’ solo dal 2017 che inizia a comporre opere dove tutte le esperienze e gli studi svolti, convergono e si fondono .

Ha partecipato a mostre personali e collettive tra cui : Bi-Box ArtSpace a Biella “Architecture of interior space” a cura di Linea Festival, Spazio Cam a Milano “Istantanea”a cura di Marco de Crescenzo, Spazio Arte Contemporanea a Robecchetto con Induno “L’Anima del Luoghi” a cura di Letizia Fortichiari e Nicoletta Candiani; Castello Sforzesco a Vigevano“Inclusioni” a cura di Edoardo Maffei e Isabella Passadore; Fabbrica del Vapore a Milano“Assonanze,discordanze, forme di libertà di movimento al tempo del nuovo Rinascimento” a cura di ClaudiaMigliore; Palazzo Scroffa a Ferrara “Libro d’artista” a cura di Francesca Mariotti; Palazzo Ferrari a Parabita (Lecce) “Mater Nostra” a cura di Franco Cipriano; Torre Medievale di Corbetta “Oltre il visibile” a cura della galleria Brerauno; Paratissima a Torino; “Inverart” a cura di Francesco Oppi e Accademia di Brera di Milano, Museo Galata di Genova a cura di Gabriele Buratti.

Nel 2018 è stata selezionata “premio Arte”, Cairo editori, rivista ‘Arte’ Mondadori;1° Premio sezione ‘scultura’ della V edizione Fusion Arts;Premio di pittura ‘Tecnica’ per “giovani talenti per Ferrara” dedicato a Michelangelo Antonioni;1°Premio ‘fotografia bianco e nero ‘ per la mostra “chi dice donna” di Vigevano;1° premio fotografia per la Mostra “Dietro l’obiettivo l’occhio di una donna” Pavia.

ANTONELLA QUACCHIA

Antonella Giulia Patini, nata a Gorizia nel 1957, affronta un’infanzia particolare, affidata alla zia in Brasile e successivamente dottata con il cognome Quacchia. Di ritorno in Italia, si laurea in Informatica a Torino. Lavora al CERN (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare), fornendo supporto informatico ai fisici. Successivamente, presso l’ILO (International Labour Organization) a Ginevra, lavora nella comunicazione digitale. Durante numerosi viaggi in Asia, Africa e America, scopre diverse culture e le bellezze del nostro pianeta. A Ginevra, studia arte e sperimenta diverse tecniche pittoriche. Dal 2020, vive e lavora a Vienna e Praga dedicandosi esclusivamente all’arte. Partecipa a numerose mostre in Europa, Asia e Stati Uniti. Tra le sue mostre personali si distaccano, nel 2023, una mostra personale al Palazzo della Cancelleria Vaticana a Roma e la mostra a MyOwnGallery, SuperStudio Più a Milano.  In collaborazione con il curatore Fortunato D’Amico esplora nuove espressioni artistiche realizzando opere a parete e sculture. Con l’Editoriale Giorgio Mondadori presenta una monografia bilingue durante Milano BookCity 2023.


PROGRAMMA INCONTRI

Sabato 24 FEBBRAIO    ore 17.00

Inaugurazione con artisti e curatori

MINO LONGO, LUCREZIA MINERVA, ANTONELLA QUACCHIA

Domenica 25 FEBBRAIO  ore 17.00

Fotografare la relazione tra spazio e tempo

con ROBERTO ROSSO

La radioattività e le radiazioni: opportunità e falsi miti

con FILIPPO SILVANI

Venerdì 1 MARZO  ore 21.00

Diario di un astrofisico in Antartide

con MARCO POTENZA 

In mezzo all’universo

Lettura poesie di e con ALBERTO FIGLIOLIA

Sabato 2 MARZO  ore 17.30

Miti e metafore del tempo

con FABIO PERI e FORTUNATO D’AMICO

Domenica 3 MARZO ore 16.30

Il bosone di Higgs, l’architrave del nostro Universo

con VALERIO GRASSI

MicroMacro MateFisica: Dall’infinitesimo all’Universo osservabile

con CHRISTIAN BONFANTI

Micro e Macro universi sonori

Dialoghi al pianoforte con SANDRA CONTE


IL BOSONE DI HIGGS. Tra arte , scienza e trascendenza

Giuseppe Portella – Valerio Grassi

a cura di Chiara Crosti e Fortunato D’Amico

La rivelazione dell’esistenza del Bosone di Higgs, conosciuto anche come la “Particella di Dio”, o la “Particella maledetta”, venne confermata al pubblico dal CERN di Ginevra il 4 luglio del 2012. Da quasi mezzo secolo gli scienziati hanno indagato sulla presenza nel mondo subnucleare di una particella il cui compito è di conferire massa a tutte le altre particelle e che consentisse loro di apparire come entità materiali e quindi di manifestarsi visivamente. Il suo nome è un tributo a Peter Higgs, fisico britannico e Premio Nobel per la fisica nel 2013, che già nel 1964 aveva teorizzato la sua esistenza. La scoperta di questa nuova particella elementare completa un altro tassello della teoria fisica e del Modello Standard.

A più di un decennio dalla scoperta dell’architrave del nostro Universo, questa mostra ha l’intento di evidenziare e trasmettere attraverso linguaggi diversi e un dialogo multidisciplinare, l’importanza di questo traguardo raggiunto dai ricercatori del CERN. 

Partito dal Castello Visconteo Sforzesco di Vigevano lo scorso anno, il viaggio itinerante di questo racconto approda a Trezzano sul Naviglio, grazie alla collaborazione del Comitato del Quartiere Boschetto e dell’amministrazione Comunale; seguiranno altre tappe per condividere con un pubblico più ampio possibile riflessioni e dialoghi.

 È un evento particolare che integra alla visione scientifica quella artistica, rivelando come da punti di vista diversi è possibile allargare il campo delle conoscenze umane sul piano della filosofia, della trascendenza e della capacità di riformulare la progettazione e la gestione di molti aspetti delle attività sociali. 

I protagonisti in mostra con le loro documentazioni e le loro opere sono: Giuseppe Portella, artista da sempre interessato alle relazioni tra arte e scienza; Valerio Grassi, uno scienziato in forza al CERN negli anni della scoperta del Bosone di Higgs e per questo insignito del prestigioso riconoscimento di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. 

Durante il periodo della mostra si alterneranno conferenze, proiezioni audio-video ed eventi performativi presenziati da professionisti di ambiti multidisciplinari come la musica, la scienza e l’arte.

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Orari di apertura

sabato e domenica. dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00

Ingresso libero


In collaborazione con: Comune di Trezzano sul Naviglio

Un evento organizzato da: Comitato Quartiere Boschetto Trezzano sul Naviglio; Pensare Globalmente Agire Localmente; Sopramaresotto

Con il contributo di: Atlas Advanced Technologies srl; Unilock srl

Per informazioni:  comitatoboschetto@gmail.com


PROGRAMMA EVENTI

Sabato 7 ottobre 2023 ore 18.00.  INAUGURAZIONE

Concerto al pianoforte Fisher restaurato (1920) della pianista compositrice SANDRA CONTE

Lunedì 9 ottobre ore 18.00   “L’AVVENTURA DELLA FISICA”

MARCO POTENZA, professore associato dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano.

ANTONELLA QUACCHIA, ha ricoperto il ruolo di Director of Digital Communications alla ILO e ha lavorato al CERN nella Divisione del centro di Calcolo.

Moderano: Valerio Grassi e Fortunato D’Amico

Venerdì 13 ottobre ore 18.00.  “LA FISICA DELL’INFINITAMENTE PICCOLO”

UMBERTO DE SANCTIS, professore associato dipartimento di Fisica, Università di Roma Tor Vergata 

VALERIO GRASSI, Higgs boson co- discoverer

Domenica 15 ottobre ore 17.00.  “LE FRONTIERE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE”

UMBERTO GELATI, Comitato Quartiere Boschetto

Modera: Valerio Grassi

MICHELANGELO PISTOLETTO. La Pace Preventiva

a cura di Fortunato D’Amico

Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi

dal 23 marzo 2023 al 4 giugno 2023

Da giovedì 23 marzo a domenica 4 giugno Palazzo reale presenta “La Pace Preventiva”, una mostra – installazione di Michelangelo Pistoletto pensata appositamente per la suggestiva Sala delle Cariatidi.

Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto in collaborazione con Skira, la mostra è curata da Fortunato D’Amico ed è parte di Milano Art Week (11-16 aprile 2023), la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, in collaborazione con miart, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della città che si occupano di arte moderna e contemporanea, con una programmazione dedicata di mostre e attività.

Progettata per estendersi con un movimento ondulatorio sull’intera superficie dello spazio espositivo, l’installazione immerge il visitatore in un ambiente fluido che assume la caratteristica di un labirinto, all’interno del quale si aprono degli spazi che accolgono alcuni tra i più emblematici lavori realizzati da Michelangelo Pistoletto nel percorso della sua attività.

“La Pace Preventiva” non è solo l’esposizione di una serie di opere prodotte in momenti temporali diversi, ma è anche una traccia dell’itinerario di consapevolezza che ha gradualmente consentito all’artista di concepire “l’arte al centro di una trasformazione responsabile della società” espressione che costituisce la mission della sua fondazione, Cittadellarte, attiva come scuola a Biella dagli anni ‘90. Un cambiamento possibile, secondo Michelangelo Pistoletto, solo attraverso una reale pratica della democrazia che coinvolga i cittadini e le loro organizzazioni nei processi di trasformazione sociale responsabile.

Il labirinto è uno dei più antichi archetipi del viaggio e della trasformazione personale. La sua presenza è diffusa nei cinque continenti. Un simbolo ricco di significati criptici dalle molte sfaccettature e interpretazioni, tutte giustificate e coerenti, variabili secondo le epoche e le culture. L’arte lo ha adottato da millenni, dalla preistoria ai giorni nostri.

Michelangelo Pistoletto già nel 1969, progetta il suo primo Labirinto presso il Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam. All’interno dell’installazione tre membri de Lo Zoo, gruppo artistico multidisciplinare fondato dallo stesso Michelangelo Pistoletto l’anno precedente, svolgono azioni performative suonando dei lunghi megafoni utilizzati come fossero trombe. Negli anni seguenti il Labirinto verrà riproposto in occasione di altre mostre, ogni volta adattato all’ambiente che lo ospita.”Il labirinto è un luogo fortemente simbolico. La leggenda del Minotauro sta a indicare il mostro che vive dentro di noi e la possibilità che tutti noi, in un certo momento delle nostre vite private della nostra vita collettiva, saremo costretti ad affrontare noi stessi. Il mio labirinto è fatto di cartone corrugato, un materiale flessibile che gli permette di assumere qualsiasi forma e di adattarsi a qualsiasi spazio. In un certo senso è come lo specchio che accoglie qualsiasi immagine. Si presenta come un elemento fisico che è allo stesso tempo fortemente legato all’immaginazione.” (M. Pistoletto, intervista con G. Celant in Michelangelo Pistoletto. The Mirror of Judgement, catalogo della mostra, Serpentine Gallery, London, 2011).

A Palazzo Reale il visitatore sarà chiamato a compiere un percorso sinuoso e solo apparentemente disorientante, camminando all’interno del Labirinto. In questo “laborioso marchingegno dell’arte” ad ogni bivio del percorso dovrà necessariamente scegliere il tragitto da effettuare per raggiungere le altre opere in esposizione, soffermarsi davanti a esse e riflettere sulla loro esistenza. All’uscita dall’installazione porterà con sé il ricordo di un’esperienza ricca di contenuti immaginifici e di informazioni pratiche, ma anche la consapevolezza di avere completato un esercizio tangibile, efficace per riflettere sulle modalità per uscire dal labirinto della nostra epoca e instaurare La Pace Preventiva.

La Sala delle Cariatidi accoglie la voce di Cittadellarte attraverso i QR codes che attivano video testimonianze di tutte le attività di questa scuola di interazione tra l’arte e i diversi settori della società, dall’educazione all’alimentazione, dall’architettura alla moda, dalla spiritualità alla politica.

La mostra si estende con tre installazioni nei Musei scientifici del Comune di Milano, Museo di Storia Naturale, Planetario e Acquario Civico, che ospiteranno una serie di incontri di approfondimento nei mesi di apertura della mostra stessa. La Pace diventa così il fil il rouge di un piano culturale svolto all’interno del labirinto sociale, che aiuta a evitare le incertezze davanti al bivio delle decisioni e imboccare la strada dell’armonia invece di quella che porta sulla via del contrasto e della conflittualità.

La mostra di Michelangelo Pistoletto è anche un duplice omaggio a Pablo Picasso.

Settant’anni fa, nel 1953, proprio nella Sala delle Cariatidi ancora gravata dai segni del conflitto bellico provocati della seconda guerra mondiale, Pablo Picasso esponeva uno dei suoi più importanti e significativi lavori pittorici: Guernica. Osservando con lo sguardo attento la grande tela il pubblico poteva immaginare di sentire le urla devastanti delle vittime del bombardamento terroristico compiuto sulla cittadina basca di Guernica e vedere insieme ai corpi dilaniati dalle armi, emergere la testa del Minotauro, il mostro che domina la scena del labirinto.

Per creare l’immagine-logo de La Pace Preventiva inoltre, Pistoletto assume il disegno di Manish Paul,  alunno della Scuola Secondaria di Vinci che ha sostituito il ramoscello di olivo della colomba di Picasso con il segno del Terzo Paradiso, aggiudicandosi il premio “Educare alla pace: Leonardo, Picasso, Pistoletto” nell’anno scolastico 2014-2015.


Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Nel 1962 realizza i Quadri specchianti, con i quali raggiunge in breve riconoscimento internazionale. È considerato uno dei precursori e protagonisti dell’Arte Povera con i suoi Oggetti in meno (1965-1966) e la Venere degli stracci (1967). A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che costituiscono le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. Negli anni Novanta fonda Cittadellarte a Biella, ponendo l’arte in relazione con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Ha ricevuto innumerevoli premi internazionali, tra cui nel 2003 il Leone d’oro alla carriera della Biennale di Venezia e nel 2007 il Wolf Foundation Prize in Arts “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d’arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. Nel 2013 il Museo del Louvre di Parigi ospita la sua mostra personale Michelangelo Pistoletto, Année un – le paradis sur terre. In questo stesso anno riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura. Nel 2022 esce il suo ultimo libro La Formula della Creazione edito da Cittadellarte EdizioniSue opere sono presenti nei maggiori musei d’arte contemporanea.

Sito ufficiale:  www.pistoletto.it


Michelangelo Pistoletto “La Pace Preventiva”

Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi, Milano

apertura al pubblico dal 23 marzo al 4 giugno 2023

conferenza stampa mercoledì 22 marzo, ore 11.00 – Sala Conferenze

inaugurazione 22 marzo ore 18.30 (su invito)

Orari

Palazzo Reale

da martedì a domenica ore 10.00 – 19.30

giovedì ore 10.00 – 22.30

ultimo ingresso un’ora prima della chiusura della mostra

Biglietti
intero € 8
ridotto € 6 ragazzi dai 6 ai 26 anni  e over 65 anni 
gratuito fino a 5 anni

Uffici stampa

IBC Irma Bianchi Communication

Tel. +39 02 8940 4694 – mob. + 39 328 5910857 – info@irmabianchi.it

testi e immagini scaricabili da www.irmabianchi.it

Cittadellarte – Fondazione Pistoletto
Margherita Cugini
m.cugini@cittadellarte.it – t +39 3496031888

Comune di Milano
Elena Conenna
elenamaria.conenna@comune.milano.it

Catalogo

Skira editore

Siti internet

www.palazzorealemilano.it
www.cittadellarte.it