Episodio5: Arte sociale, uno strumento di trasformazione, inclusione per costruire nuove visioni e collaborazioni

Oggi parliamo di arte sociale, di come possa essere uno strumento di aggregazione sociale, un legante intergenerazionale e delle innumerevoli possibilitร  che offre per vivere esperienze di trasformazione e inclusione, porgendo spunti e riflessioni che nella condivisione e co-creazione mettono radici in luoghi apparentemente poco fertili fino a far crescere nuove visioni e dar luce a nuove collaborazioni.
Abbiamo invitato una giovane artista, Maria Francesca Rodi, a raccontarci alcuni esempi di progetti che lโ€™hanno vista nel ruolo di artista sociale, per capire meglio come nascono questi progetti e di quali energie e situazioni necessitano in modo da auspicare che prendano forma anche in altri luoghi ed occasioni.
Il punto di partenza รจ sempre lโ€™innesco di collaborazioni e rete tra associazioni, istituzioni e cittadini, come espresso anche nellโ€™Obiettivo17 dellโ€™Agenda 2030.

Arte sociale:strumento di trasformazione, e inclusione

Silvia Vercelli e Chiara Crosti intervistano Maria Francesca Rodi

Oggi parliamo di arte sociale, di come possa essere uno strumento di aggregazione sociale, un legante intergenerazionale e delle innumerevoli possibilitร  che offre per vivere esperienze di trasformazione e inclusione, porgendo spunti e riflessioni che nella condivisione e co-creazione mettono radici in luoghi apparentemente poco fertili, fino a far crescere nuove visioni e dar luce a nuove collaborazioni.

Abbiamo invitato una giovane artista, Maria Francesca Rodi, a raccontarci alcuni esempi di progetti che lโ€™hanno vista nel ruolo di artista sociale, per capire meglio come nascono questi progetti e di quali energie e situazioni necessitano in modo da auspicare che prendano forma anche in altri luoghi ed occasioni.

Il punto di partenza รจ sempre lโ€™innesco di collaborazioni e rete tra associazioni, istituzioni e cittadini, come espresso anche nellโ€™obiettivo17 dellโ€™agenda 2030.

I progetti artistici a cui ha partecipato o ideato, sono saldamente radicati nella realtร  e volti a dare speranza, potrebbero inoltre in ambito educativo dare un contributo ad accompagnare e ispirare la crescita delle future generazioni.

Maria Francesca Rodi รจ legata fin dalla nascita al tema della rigenerazione, infatti, nella sua quotidianitร  si dedica alย Mercatino โ€œTra Noi e Voiโ€, fondato nel 1997 dalla nonna paterna Mariuccia insieme alla mamma Agata; qui si puรฒ trovare un vero e proprio polo di rigenerazione delle risorse, si puรฒ portare ciรฒ che non si usa piรน per far sรฌ che possa riacquistare nuova vita .

Il profondo bisogno di appartenenza e rivitalizzazione della materia sono gli stessi princรฌpi che caratterizzano i progetti artistici di cui ha fatto parte, focalizzati sul lavoro di squadra per non lasciare nessuno indietro, dove ritroviamo anche concetti chiave dellโ€™Agenda 2030 dell’ONU come: i diritti umani, lโ€™amore per lโ€™ambiente, la ricerca di paritร  di genere e del dialogo intergenerazionale.ย 

Nel 2017, in occasione delย Forum Rebirth di Cittadellarte โ€“ Fondazione Pistoletto, organizzato a Milano daย Fortunato Dโ€™Amico, curatore artistico, per creare uno spazio di incontro tra diversi professionisti con obiettivi comuni, Maria Francesca conosce Tina Monaco, inquilina, attiva rappresentante degli abitanti delle torri di Via Russoli a Milano (case A.L.E.R.) e coordinatrice deย โ€œLe Sciureโ€dellโ€™ Associazione Coltivare la Cittร ,ย donne in pensione che contribuiscono al benessere sociale collettivo da trentโ€™anni a questa parte.

Dallโ€™incontro tra queste donne di valore, nasce il Collettivo Artistico: โ€œIL NODO LaChicca&LeSciureโ€ e lโ€™idea di realizzare la prima opera collettiva: Per fare lโ€™albero ci vuole Il Nodo, scultura multicolore realizzata partendo da strisce di tessuto riciclato e annodato. Questo รจ stato il primo seme piantato con il desiderio di dare una seconda vita ad abiti e tessuti dismessi, oggetti vissuti e quasi dimenticati, tramite il lavoro di squadra e la speranza, con materiali di riciclo, dove ogni partecipante ha donato una parte di sรฉ cedendo qualcosa di dismesso, come vecchie stoffe, e laddove non รจ stato possibile, il mercatino โ€œTra Noi e Voiโ€ si รจ impegnato a procurare il necessario. 

Attraverso questa prima esperienza con Le Sciure, Maria Francesca percepisce il loro spirito combattivo e proattivo che le sostiene da sempre nonostante le situazioni prevalentemente precarie in cui vivono. Giร  da tempo, infatti, quando il lavoro di squadra o lโ€™integrazione non assumeva ancora il valore di oggi, avevano spontaneamente costituito un gruppo dinamico e affiatato per portare avanti insieme diversi tipi di attivitร , dalla ginnastica allโ€™apprendimento di una nuova lingua, alla danza o terapia. 

A questo primo progetto di arte sociale, sono poi seguite altre iniziative, sempre accomunate dal desiderio di creare la squadra e fare insieme. Al collettivo artistico รจ stato dato il nome Il Nodo, a simboleggiare ciรฒ che sancisce i rapporti e le relazioni, dove ciascuno contribuisce per la propria parte. Da cinque, sei persone si รจ arrivati, attraverso il passaparola, ad ingrandire la squadra, fino a raggiungere trenta membri. E a ingrandire anche lo spazio, di conseguenza: dalla sede della biblioteca condominiale, di via Russoli 18 ci si รจ spostati alla nuova sede de Il Nodo, di via Russoli 14, ex studio medico, sempre su concessione di A.L.E.R.  

Un paio di anni dopo, le stesse persone si uniscono in una performance in Piazza Duomo, a realizzare il simbolo de Il Nodo,un cerchio caleidoscopico composto da strisce di tessuto recuperato e annodato, in scala 1:1. rendendo partecipi della performance anche i passanti facendo passare di mano in mano dei gomitoli di stoffa annodata in precedenza che venivano passati di mano in mano creando nuove trame e narrazioni; lโ€™evento ha suscitato anche lโ€™interesse dei  media televisivi che hanno mandato in onda il relativo servizio, proprio lโ€™8 marzo, 2020. Data significativa in cui vengono rese protagoniste proprio quelle donne che hanno vissuto quando la paritร  di genere non esisteva e la gestione dellโ€™economia familiare pur essendo lasciata nelle mani delle donne non veniva resa visibile o valorizzata.

In sintonia con gli stessi valori, lโ€™operaย Cuore di Mamme, nata per celebrare la giornata dedicata alle stesse, coinvolge tutte in un lavoro manuale di squadra, nellโ€™atto creativo di tagliare e annodare. Tutte, anche chi non รจ mamma fisicamente, perchรจ non cโ€™รจ bisogno di essere mamma per creare qualcosa.ย Questa opera รจ esposta presso Orto Cucito in Via Italo Svevo 3 a Milano, terreno confiscato alla mafia e rigenerato grazie a Opera in Fiore.

Alla squadra delle Sciure, si uniscono in seguito i ragazzi delย progetto ReAct di WeWorld, un progetto doposcuola volto allโ€™ integrazione, protagonisti giovani figli di stranieri nati in Italia.

Due generazioni accomunate dalla sfida della ricostruzione, dopo la guerra la prima e verso un mondo sostenibile la seconda: una vera e propria esperienza di dialogo intergenerazionale e interculturale. 

Grazie allโ€™incontro tra le donne e i ragazzi, sono state realizzate due opere significative nel 2020:  un Calendario Sociale dedicato allโ€™arte al femminile, ogni mese dedicato ad unโ€™opera di unโ€™artista donna dove Le Sciure hanno posato come modelle insieme ai ragazzi, e la Bandiera della Speranza, un grande telaio umano con tanto di trama e ordito, due squadre di persone, e la spola, di mano in mano, a turno avanti e indietro, su e giรน, a passare un gomitolo multicolore, in un percorso che parte dal nero fino a giungere alla luce attraverso uno spettro di colori, a simboleggiare il passaggio di un pensiero attraverso la speranza e alla creazione di nuove possibilitร . Questa performance รจ stata realizzata al Parco Spezia, in una struttura anchโ€™essa recuperata da EXPO 2015 e destinata ad un nuovo uso. 

Per concludere, altra opera significativa, che lancia un messaggio sulla profonda interconnessione di ciascuno di noi con la natura: Albero Siamo Tutti , incentrata sul tema dellโ€™importanza di rigenerare, realizzata con scarti di tessuti canapa e lino, insieme ai valori del passato, appartenenti alle generazioni passate perchรจ non vadano persi nel tempo. Dai colori piรน cupi si passa ad una scala sempre piรน luminosa fino a giungere al verde chiaro, che esplode in questo respiro di foglie sospese. Un bisogno di ritornare a respirare che riguarda tutti: noi e la natura


Come nasce lโ€™idea del progetto โ€œIl Nodoโ€? E perchรฉ questo nome?

Il Nodo รจ il primo importante frutto di INSIEMEproject, un progetto nato per creare connessioni virtuose tra le persone attraverso la collaborazione e  lโ€™arte etica.

Il nodo nasce come gesto istintivo durante Arte al Centro 2016 presso Cittadellarte Fondazione Pistoletto a Biella, dove con altre due artiste sono stata invitata a dare forma ad una performance estemporanea attraverso tessuti di scarto. Il nodo รจ ciรฒ che sancisce i rapporti, gli eventi e le cose.

Un aneddoto curioso รจ che in realtร  i nodi sono tra le primissime cose che ho creato ancor prima di venire alla luce, nel grembo di mia madre devo essermi divertita in grandi evoluzioni annodando il cordone ombelicale ripetute volte โ€ฆsarei stata curiosa di vedere quella mia primissima opera!

Il nodo รจ unione. Attraverso la fusione di due discipline: arte e moda ho voluto creare coesione tra le persone. Lโ€™ anagramma della parola nodo รจ dono, il mio sogno รจ quello di portare speranza attraverso progetti artistici, lโ€™ arte del fare, dove ognuno possa essere attivo protagonista attraverso un gesto semplice come il nodo.

Attraverso lโ€™arte, abbiamo raggiunto lโ€™importante obiettivo di portare la periferia in centro, dare spazio al potenziale creativo delle Sciure e far luce sulla situazione in cui vivono, cercando un equilibrio tra ciรฒ che รจ stato e ciรฒ che potrร  essere.

Ci sono state delle difficoltร  nel creare squadra tra persone e generazioni molto diverse tra loro, sia per etร  che per esperienze di vita? 

La squadra รจ nata spontaneamente dallโ€™unione di individui che avevano gli stessi valori e obiettivi, il passaparola funziona sempre. LeSciure appartengono a una generazione speciale, quella della rinascita dopo la guerra, abituata a rialzarsi e andare avanti, a vivere la vita perchรจ bella. Ho ritrovato in loro un entusiasmo per la vita che non sempre vedo nei miei coetanei.ย  Nellโ€™ultimo anno, pre-covid, la squadra si รจ allargata con lโ€™ arrivo dei ragazzi del progetto ReAct, insieme abbiamo lavorato ad opere scultoree, installazioni, performance. La cosa piรน emozionante รจ stata veder nascere il tipico rapporto nonni-nipoti tra persone estranee, ognuno ha avuto la possibilitร  di donare una piccola parte di sรฉ, sia materialmente come la merenda o vecchi abiti per le opere, che i propri saperi e valori. Le difficoltร  in realtร  le abbiamo trovate allโ€™esterno della squadra. Da fuori lโ€™arte sociale, infatti, non รจ sempre riconosciuta e valorizzata come tale. Nonostante qualche spiraglio che ci ha aperto questo periodo di pandemia in cui si รจ percepita la profonda interconnessione che ci lega. Oggi lโ€™arte sociale puรฒ essere un potente strumento per creare spazi, occasioni e un nuovo modo di stare insieme costruttivo, dove i talenti e le esperienze di ciascuno possono essere condivisi. Il lato piรน creativo e sensibile di ognuno di noi ci da lโ€™opportunitร  di cogliere dellโ€™arte lโ€™aspetto piรน nobile, che รจ quello di prendersi cura della collettivitร  e camminare insieme su tematiche globali. Siamo felici e grate di espandere la nostra visione e i nostri progetti attraverso sempre nuove collaborazioni che portano al confronto, elemento fondamentale di crescita.

Come mi ha insegnato il maestro Michelangelo Pistoletto, lโ€™artista non รจ solo colui che crea le opere dโ€™arte, ma il suo ruolo si realizza proprio nel portare il cambiamento attraverso azioni concrete, colgo lโ€™occasione per ringraziarlo della nomina ad ambasciatrice del Terzo Paradiso.

Quando mi chiedono cosa faccio, io rispondo che mi occupo di rigenerazione quasi a 360 gradi, tra lโ€™ attivitร  del Mercatino di famiglia e i progetti di arte sociale, il comune denominatore รจ la rigenerazione delle risorse, della materia, degli animi, delle possibilitร . In questโ€™ottica fondamentale รจ ricordarsi che siamo tutti collegati col tutto, SOLO INSIEME SI CREA Lโ€™UNIVERSO.

Proprio la scorsa estate ero in Calabria, nostra terra dโ€™origine, dove ho assistito aimรจ a diversi episodi di incendi dolosi. La prima riflessione รจ stata: โ€œI nostri nonni non si sarebbero mai sognati di dare fuoco ad un albero, ritenuto sacro, ciรฒ che dava sostentamento, vita al paese. Comโ€™รจ possibile che questo rapporto di armonia sia andato perdutoโ€. Da questa riflessione, รจ nata lโ€™opera โ€œALBERO SIAMO TUTTIโ€. 

Che rilevanza potrebbero avere questi stessi princรฌpi in ambito educativo?  

Quando mi chiedono cosโ€™รจ lโ€™ arte per me, rispondo che lโ€™ARTE รจ MAGIA, perchรฉ porta il cambiamento, attraverso lโ€™arte siamo in grado di cambiare le cose, la vita. Lโ€™attivitร  creativa ha la sensibilitร  di illuminare le risorse ancestrali che ognuno di noi ha giร  dentro di sรฉ, la pratica attraverso il lavoro di squadra puรฒ portare allo sviluppo delle stesse, ricordandoci di essere tutti parte di unโ€™unica grande opera collettiva.

Ogni scarto puรฒ essere risorsa, da cui possono nascere  fiori, rose, nodiโ€ฆ


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