Alcune preziose risposte le abbiamo trovate nel documento โLinee guida per lโeducazione alla pace e alla cittadinanza glocaleโ, frutto del lavoro di un gruppo di 162 insegnanti svoltosi tra il 2015 e il 2017 nel Friuli Venezia Giulia, partendo dal programma dellโAgenda 2030.
โLa pace รจ un valore a cui spesso diamo poca importanzaโ.
โI problemi, per essere risolti, esigono una forte disponibilitร al dialogo, allโinterscambio, alla collaborazione e alla cooperazione a tutti i livelliโ
โScegliere la pace … richiede persone consapevoli e determinate. Per questo, dobbiamo educarci ed educare alla pace facendo crescere nelle nuove generazioni la capacitร di immaginarla, di desiderarla, di comprenderla, di difenderla e di costruirla laddove ancora non cโรจโ
La pace si puรฒ imparare ?
Nel bagaglio di competenze relazionali e risorse che abbiamo a disposizione possiamo attingere ad alcuni ingredienti base come i princรฌpi della comunicazione non violenta, lโintelligenza emotiva e le competenze conflittuali, che, una volta apprese possono supportarci nel manifestare il valore della pace attraverso i nostri comportamenti quotidiani e nellโinterazione con chi ci circonda.
In qualitร di genitori ed educatori, abbiamo unโulteriore responsabilitร in questo senso, non solo verso noi stessi, ma anche nellโambito del percorso educativo con i nostri figli, che acquisiranno a loro volta, attraverso la connessione di qualitร che viene cosรฌ a crearsi con lโadulto di riferimento e il relativo esempio, gli strumenti per affrontare le sfide quotidiane in modo consapevole ed efficace per la loro stessa vita e per il bene collettivo, nel pieno rispetto delle persone, dellโambiente di appartenenza e dei diritti umani.
Considerata la complessitร di tutti gli elementi in gioco, a livello individuale, estesi al sistema familiare e sociale e intrecciati nella fitta trama della realtร fisica e virtuale, la domanda successiva che ci poniamo รจ:
Da dove partire ?
Se lo sintetizziamo in unโimmagine, ne emerge quella di uno specchio, in cui la figura riflessa รจ proprio quella di noi genitori per primi circondati dai nostri figli che rispecchiano naturalmente gli stessi comportamenti che noi adulti mettiamo in atto.
La connessione viene qui spontanea con lโarte di Michelangelo Pistoletto, che, nellโinterrogarsi sulla Pace, introduce il concetto dellโinclusione proprio attraverso le sue opere specchianti e quello del dialogo generativo tra le parti, attraverso il simbolo del Terzo Paradiso.
Un esempio di progetto concreto nella scuola รจ quello realizzato da Giacomo Basmaji, grazie al quale bambini e ragazzi appartenenti a tutte le fasce dโetร , dallโinfanzia alla scuola media, di un istituto comprensivo, hanno partecipato ad un laboratorio sperimentale che ha portato alla rappresentazione finale del simbolo del Terzo Paradiso, in un incontro armonico tra natura e artificio a trasmettere il messaggio di profonda interconnessione tra esseri umani e pianeta terra.ย
Gli stessi temi cui si รจ accennato sopra sono richiamati nella sua mostra La Pace Preventiva, a Palazzo Reale (Milano), dal 23 Marzo al 4 Giugno 2023, dove ciascun visitatore รจ coinvolto in un percorso di partecipazione attiva e di responsabilizzazione individuale verso il ruolo di co-autore, insieme agli altri concittadini, di una societร umana.ย
Insieme a Chiara Crosti e partendo dalla cornice di WorldGlocal e dellโAgenda 2030, abbiamo avuto lโopportunitร di condividere questi spunti di riflessione, lo scorso 16 Marzo, nellโambito di un programma piรน ampio di Educazione alla Pace, articolato in diversi interventi incentrati sui diversi linguaggi attraverso cui si puรฒ promuovere rivolto ai genitori di bambini e bambine di una scuola dellโinfanzia di un istituto comprensivo di Torino, affiancati dalle rispettive docenti, a rappresentare un vero e proprio esempio di comunitร educante che sostiene la crescita di futuri adulti consapevoli, orientati alla creazione di valore e ad uno stile di vita contributivo. Con lโoccasione si รจ anche fatto riferimento ad un altro esempio di progetto realizzato sullo stesso territorio (Il Kilometro Quadrato di San Salvario), di riqualificazione del relativo quartiere, dove la partecipazione degli abitanti e la valorizzazione delle differenze hanno portato alla creazione di una nuova realtร .
In conclusione, a rinforzo di quanto lโeducazione assuma un ruolo cruciale nel necessario cambio di rotta verso un futuro sostenibile, condividiamo questa frase, tratta proprio dalla Proposta di Pace del 2022 inviata allโONU, dal noto educatore e filosofo giapponese Daisaku Ikeda:
โLโessenza dellโeducazione consiste nel piantare pazientemente i semi delle possibilitร nel cuore dei bambini e delle bambine, seguendoli con il massimo impegno affinchรฉ giungano a piena fiorituraโ
Per chi รจ interessato ad ascoltare alcuni estratti del dialogo tenuto con i genitori si possono trovare qui.ย
“Ci attende, se lo vogliamo, un futuro di continuo progresso in termini di felicitร , conoscenza e saggezza”, citava giร nel ’55 Einstein in chiusura al suo manifesto.
Questo stesso appello rivolto a ciascuno di noi per invitarci a ricentrarci nella direzione di un nuovo umanesimo, cosรฌ urgente e cosรฌ importante oggi piรน che mai, per il futuro del Pianeta e, insieme, delle Persone, cosรฌ profondamente interconnessi, รจ uno dei messaggi che ci ha trasmesso la mostra l’Ereditร della Vita – il Clima รจ una Scelta. Salviamo il futuro, allestita presso il Centro Culturale Ikeda per la Pace, di Corsico (MI) e conclusasi domenica scorsa.
Un percorso articolato in 18 pannelli, che, dopo averci aperto gli occhi sugli effetti attuali dell’emergenza climatica sull’ambiente, sulla salute e sulla nostra stessa vita, ci accompagna a prendere consapevolezza su tutte le risorse che abbiamo a disposizione, per scegliere quali azioni mettere in campo, individualmente e insieme, partendo dal nostro “qui e ora” e facendo leva sulle nostre capacitร , andando cosรฌ ad attivare un vero e proprio risveglio al nostro potenziale innato.
Uno spazio in cui spontaneamente prende vita il dialogo, ispirato dalle storie di quei personaggi illuminati e lungimiranti, quali Rachel Carson, Aurelio Peccei, Muhammad Yunus, Wangari Maathai, che avevano anticipato a suo tempo i potenziali effetti di quelle azioni unicamente guidate dall’aviditร e dal mero orientamento al profitto, e, pur non essendo adeguatamente ascoltati, ci hanno dato un grande esempio di perseveranza, dedicando le loro vite a lasciare preziose e ancora attuali tracce, a farci da bussola per un cambio di rotta verso una transizione giusta, sostenibile e anche innovativa (!), che vede l’economia in equilibrio con l’ambiente e la societร , senza lasciare nessuno indietro.
Un’occasione anche per imparare a chiamare le cose con il loro nome e ad attingere a fonti di informazione attendibili per sviluppare quello spirito critico e quella capacitร di discernimento che sono tra le competenze chiave oggi per influenzare l’ambiente e darci la spinta a ricercare quegli esempi positivi e quella bellezza che ci circonda, ma che non รจ cosรฌ facilmente accessibile, come le testimonianze delle persone comuni, anch’esse raccolte all’interno dei pannelli, che, partendo da una scintilla nel loro cuore hanno dato vita a ondate di cambiamento nelle loro comunitร .
E l’ambiente ? L’ambiente ha risposto con gioia, attraverso la voce orgogliosa del bimbo che leggeva ai grandi gli esempi di abitudini quotidiane che ciascuno di noi puรฒ acquisire, l’entusiamo della bambina che ha alzato la mano dicendo che in casa sua le lampadine LED giร le utilizzano, l’emozione della giovane docente che ha trovato degli spunti da condividere con i propri ragazzi nella sua scuola, dove lo stesso tema veniva trattato con angoscia e senza alcuna speranza, gli occhi lucidi della donna che nella scatola con i biglietti delle azioni ha pescato proprio quello con su scritto “fai della gentilezza il tuo stile di vita” a rinforzo dell’impegno che aveva giร preso con sรฉ stessa, la lampadina che si accesa nello sguardo del piรน scettico, il cuore gonfio dei giovani che conoscono l’agenda 2030 e beneficiano qui di quel’iniezione di fiducia di cui c’รจ tanta necessitร . lo sguardo perplesso del coniglio che ci osservava dal prato sottostante e tante tante altre immagini di cui faccio tesoro e che terrรฒ presenti a me stessa quando mi pongo ogni mattina la domanda di Makiguchi: “Come voglio stare al mondo ?”
La stessa mostra รจ itinerante in Italia. Grazie di cuore a tutte le persone che l’hanno visitata e per chi non fosse riuscito ci saranno altre occasioni a breve. Intanto si puรฒ dare un occhio qui Mostra / L’ereditร della vita (ereditadellavita.it)
“Noi tutti ci differenziamo gli uni dagli altri non per i nostri sensi, ma nell’uso che ne facciamo, nell’immaginazione e nel coraggio con cui cerchiamo la conoscenza al di lร dei sensi” [Helen Keller, the five sensed world]
Agenda 2030 e Obiettivo Numero 4 โ Istruzione di Qualitร : abbiamo avuto modo di affrontare il tema in articoli precedenti e raccontare alcune delle iniziative intraprese da WorldGlocal al riguardo.
Oggi, ci focalizziamo su un target in particolare, altrettanto importante, il 4.7:
โEntro il 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra lโaltro, lโeducazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, lโuguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversitร culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibileโ
Quali sono queste โconoscenze e competenze necessarieโ che รจ importante acquisire?
Una cornice immediata che fornisce un orientamento in tal senso รจ quella proposta dal Joint Research Centre, definita GreenComp โ The European Sustainability Competence Framework.
Fonte: Joint Research Centre, GreenComp โ The European Sustainability Competence Framework.
ร articolata in 12 competenze chiave, da coltivare per promuovere lo sviluppo sostenibile, a partire dallโinfanzia; le stesse sono suddivise in quattro aree tematiche, tra loro interrelate, in una trama interdisciplinare, dove il pensiero sistemico e lโalfabetizzazione al futuro, assumono valore, se interconnesse ai valori di sostenibilitร . E dove la capacitร di agire diventa determinante a completare il quadro complessivo.
Come metterle in pratica ?
Il materiale per approfondire questi concetti e per ispirarsi a proposte di realizzazione pratica, รจ disponibile per la comunitร educante, attraverso diverse fonti istituzionali e grazie a diversi enti e gruppi di lavoro preposti; a titolo di esempio, il Manuale per lโEducazione allo Sviluppo Sostenibile dellโUnesco, il Quaderno dedicato da ASVIS lo scorso ottobre (Target 4.7. Educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale),o il materiale accessibile dal portale del MIUR.
Siamo consapevoli tuttavia, come ci ricorda lโObiettivo 17 dellโAgenda 2030, dellโimportanza di creare delle reti di interazione reciproca e azione condivisa, per arrivare a realizzare concretamente traguardi predefiniti e cambiamenti durevoli, piuttosto che apprendere e agire individualmente nel proprio ambito quotidiano.
A questo proposito, abbiamo avuto modo di conoscere un esempio di iniziativa che propone un programma formativo completo in tal senso: la Scuola della Felicitร , nata a Ottobre 2020, dallโilluminazione e per opera di due docenti, unitesi in seguito nellโAssociazione Educazione Creativa, che hanno messo a punto un ciclo di incontri a tema, reiterato attraverso successive edizioni e rivolto, principalmente, a tutti i docenti di ogni ordine di scuola, di tutte le regioni italiane.
Come richiama il titolo stesso, lโobiettivo ultimo del programma รจ la felicitร , intesa come realizzazione dellโindividuo e, insieme, la contribuzione al benessere della societร .
Il โsottotitoloโ รจ: Competenze sulla Pedagogia e Creazione di Valore, a indicare il punto di partenza, ispirato al pensiero dellโeducatore T. Makiguchi, vissuto negli anni โ30, nel quale si ritrovano gli stessi princรฌpi relativi alle attuali teorie di apprendimento per uno sviluppo sostenibile e connessioni con altri educatori contemporanei Dewey, Montessori e Makarenko.
Citando Makiguchi:
ยซQual รจ dunque lo scopo dellโeducazione nazionale? Piuttosto che individuare complesse interpretazioni teoriche, sarebbe meglio iniziare osservando il bambino che vi siede sulle ginocchia e chiedersi: come posso far sรฌ che questo bambino conduca una vita veramente felice?ยป
Ed ecco cosรฌ, oltre ai princรฌpi di cui sopra, nella Scuola della Felicitร , sivanno poi a toccare di volta in volta temi di varia natura, ma tutti incentrati su unโeducazione di qualitร , o meglio sulla qualitร dellโeducazione, con il suo ruolo crucialenel promuovere valori e atteggiamenti di cittadinanza responsabile e mirati a coltivare uno sviluppo creativo ed emotivo.
Educazione finalizzata sรฌ alla felicitร di bambini e ragazzi, ma che non puรฒ prescindere dallโattraversare quella degli adulti di riferimento: dallโAgenda 2030 e Carta della Terra, lโEmpatia corporea, la psicologia quantistica, alla pace e la cittadinanza globale; i partecipanti, attraverso questo percorso, sono stimolati allโautoriflessione e alla co-creazione di proposte di fattibilitร e laboratori concreti, grazie agli interventi di diversi professionisti, coordinati con un approccio maieutico e multidisciplinare, in unโottica trasformativa e generativa.
Si tratta di una proposta innovativa e accessibile a tutti.
Innovativa, perchรจ si rivolge alla scuola stessa e prepara il terreno per unโ educazione โtrasformativaโ, mettendo i partecipanti in condizione di diventare essi stessi agenti di cambiamento nei loro ambiti di azione quotidiani.
Accessibile a tutti, perchรจ aperta, oltre che al personale scolastico, anche ad altre figure educative come i genitori o operanti in ambito sociale; un vero e proprio, programma di educazione non formale grazie al quale si possono sviluppare le competenze trasversali sia allโinterno che al di fuori del contesto dโistruzione formale, attraverso un approccio olistico e partecipativo. ร inoltre gratuito e comodamente accessibile su piattaforma interattiva.
Senza lasciare nessuno indietro, in risonanza con i princรฌpi di sostenibilitร .
Nel tempo, attraverso le diverse edizioni e grazie a diversi partecipanti, รจ nata una vera e propria comunitร di pratica, a cui ciascuno puรฒ attingere per un confronto collettivo e per poi sviluppare attivitร laboratoriali e multidisciplinari nel proprio ambito educativo. Andando cosรฌ a facilitare quella rigenerazione nelle conoscenze e nei comportamenti che diventa oggi indispensabile per stare al passo con i tempi e intraprendere azioni orientate verso la direzione che va a beneficio dei singoli e della collettivitร .
Considerati i valori condivisi di creazione di valore, competizione umanitaria e attenzione alla comunitร locale e la forte connessione degli stessi con lโapproccio di WorldGlocal, insieme a Chiara Crosti, abbiamo accolto con gioia la proposta di condividere nellโambito del programma della Scuola della Felicitร la nostra testimonianza come militanti nel favorire la conoscenza e intraprendere azioni condivise in linea con gli stessi temi, nelle nostra comunitร e nellโambito lavorativo. Nel nostro intervento, dal titolo โSostenibilitร e Condivisione โ un punto di vista internazionaleโ raccontiamo, come, attingendo alla rete di risorse di WorldGlocal, siano riuscite a dare vita nel tempo, ciascuna nel proprio ambiente di appartenenza, a progetti in ambito per lo piรน educativo, rivolti ai bambini e agli adulti.
La prossima edizione della Scuola della Felicitร avrร luogo a Gennaio 2023, con possibilitร di iscriversi fino a metร dicembre 2022.
Per chi fosse interessato ad avere piรน dettagli e consultare il programma, lasciamo i contatti qui:
In occasione della Giornata della Terra, vi vogliamo raccontare della nostra partecipazione alla Giornata dellโOrto e del Riciclo, svoltasi sabato 9 Aprile e organizzata dal Comitato Quartiere Boschetto, di Trezzano sul Naviglio, presso il Parco dei Sorrisi: un percorso per scuole e famiglie finalizzato alla presa di consapevolezza, da parte di ciascuno, delle potenziali azioni concrete, individuali e collettive, per salvaguardare il benessere di tutti noi e delle nuove generazioni.
La risposta da parte del Pianeta รจ stata caratterizzata da un sole alto e splendente, ma anche da un forte vento. Forse a voler mettere alla prova la determinazione di organizzatori, ospiti e partecipanti o forse a ricordare a tutti lโesistenza di potenti fonti di energia rinnovabile.
Vento che non ha perรฒ impedito agli alunni della scuola elementare IC Roberto Franceschi, insieme alle loro maestre, di mettersi allโopera, sotto la guida degli esperti ranger del Comitato, per far rivivere lโorto didattico, grazie allโattivitร di semina di ben 4 tipi di insalate e prezzemolo e di messa a dimora di piantine di insalata, pomodori, peperoncini piccanti, arrivando cosรฌ a completare due aiuole su tre. Il resto sarร portato avanti e curato, a rotazione, da tutti gli alunni della stessa scuola, attraverso un programma di incontri che si snoda fino alla fine dellโanno scolastico.
I piรน resilienti si sono poi uniti, a turno, insieme ad altri avventurieri, al gioco sul tema del riciclo: indossando collane a tema, realizzate creativamente per lโoccasione, hanno interpretato con grande spirito competitivo il ruolo delle principali tipologie di rifiuti โ plastica, carta e umido e sperimentato in prima persona il beneficio della raccolta differenziata. Al suono della trombetta a indicare, inesorabile, la fine gioco, righelli e calendari eco – sostenibili a disposizione per tutti.
Per poi passare allโangolo lettura, dove poter riflettere e disquisire su quali effetti puรฒ produrre sul nostro ambiente, un gesto superficiale come quello di gettare un rifiuto dal finestrino di unโauto, rispetto a quelli di azioni dal significato piรน profondo e consapevole, come quella intrapresa da Wangari Maathai, ad esempio, che, ispirata dal desiderio di risanare la sua terra e sensibilizzare le persone della sua comunitร , ha dato vita al movimento โGreen Beltโ, grazie al quale sono stati piantati, nel tempo, ben oltre 51 milioni di alberi ! E qui gli occhi dei bimbi si sono illuminati al pensiero di cosa potesse nascere dalla loro semina della giornata. Ci teniamo a ringraziare la Biblioteca delle Storie Infinite di Trezzano, per i suggerimenti e le indicazioni sui testi consigliati per la lettura, per le diverse fasce dโetร .
E i genitori ? Lo spazio predisposto per la condivisione e il confronto sui 17 obiettivi di sostenibilitร ha risentito della potenza del vento, che ne sosteneva la danza in giro per il parco. Un sentito grazie a chi ha contribuito a raccoglierli ! Anche lโintervento previsto da parte di AMSA non รจ stato possibile. Come ringraziamento finale per la partecipazione e messaggio da portare a casa con sรฉ e condividere con gli amici, il relatore, ha perรฒ potuto consegnare ai bimbi la borraccia con su scritto โSiamo fatti di acqua, e non di plasticaโ.
Nonostante gli impedimenti, siamo stati felici di constatare che, chi ha partecipato รจ tornato a casa facendo tesoro dei preziosi semi della giornata. Noi comprese, con la mente proiettata verso la prossima occasione per agire localmente, pensando globalmente e con lโaugurio che venga data continuitร a quanto avviato.
“Stai sempre vicino a qualcosa che cresce. Che sia un bambino, un progetto, unโidea, o un nuovo giorno. Senza mai dimenticare la terra, la cura di una pianta. Lโincanto, di un fiore che sboccia.“
Silvia Vercelli e Chiara Crosti intervistano Maria Francesca Rodi
Oggi parliamo di arte sociale, di come possa essere uno strumento di aggregazione sociale, un legante intergenerazionale e delle innumerevoli possibilitร che offre per vivere esperienze di trasformazione e inclusione, porgendo spunti e riflessioni che nella condivisione e co-creazione mettono radici in luoghi apparentemente poco fertili, fino a far crescere nuove visioni e dar luce a nuove collaborazioni.
Abbiamo invitato una giovane artista, Maria Francesca Rodi, a raccontarci alcuni esempi di progetti che lโhanno vista nel ruolo di artista sociale, per capire meglio come nascono questi progetti e di quali energie e situazioni necessitano in modo da auspicare che prendano forma anche in altri luoghi ed occasioni.
Il punto di partenza รจ sempre lโinnesco di collaborazioni e rete tra associazioni, istituzioni e cittadini, come espresso anche nellโobiettivo17 dellโagenda 2030.
I progetti artistici a cui ha partecipato o ideato, sono saldamente radicati nella realtร e volti a dare speranza, potrebbero inoltre in ambito educativo dare un contributo ad accompagnare e ispirare la crescita delle future generazioni.
Maria Francesca Rodi รจ legata fin dalla nascita al tema della rigenerazione, infatti, nella sua quotidianitร si dedica alย Mercatino โTra Noi e Voiโ, fondato nel 1997 dalla nonna paterna Mariuccia insieme alla mamma Agata; qui si puรฒ trovare un vero e proprio polo di rigenerazione delle risorse, si puรฒ portare ciรฒ che non si usa piรน per far sรฌ che possa riacquistare nuova vita .
Il profondo bisogno di appartenenza e rivitalizzazione della materia sono gli stessi princรฌpi che caratterizzano i progetti artistici di cui ha fatto parte, focalizzati sul lavoro di squadra per non lasciare nessuno indietro, dove ritroviamo anche concetti chiave dellโAgenda 2030 dell’ONU come: i diritti umani, lโamore per lโambiente, la ricerca di paritร di genere e del dialogo intergenerazionale.ย
Nel 2017, in occasione delย Forum Rebirth di Cittadellarte โ Fondazione Pistoletto, organizzato a Milano daย Fortunato DโAmico, curatore artistico, per creare uno spazio di incontro tra diversi professionisti con obiettivi comuni, Maria Francesca conosce Tina Monaco, inquilina, attiva rappresentante degli abitanti delle torri di Via Russoli a Milano (case A.L.E.R.) e coordinatrice deย โLe Sciureโdellโ Associazione Coltivare la Cittร ,ย donne in pensione che contribuiscono al benessere sociale collettivo da trentโanni a questa parte.
Dallโincontro tra queste donne di valore, nasce il Collettivo Artistico: โIL NODO LaChicca&LeSciureโ e lโidea di realizzare la prima opera collettiva: Per fare lโalbero ci vuole Il Nodo, scultura multicolore realizzata partendo da strisce di tessuto riciclato e annodato. Questo รจ stato il primo seme piantato con il desiderio di dare una seconda vita ad abiti e tessuti dismessi, oggetti vissuti e quasi dimenticati, tramite il lavoro di squadra e la speranza, con materiali di riciclo, dove ogni partecipante ha donato una parte di sรฉ cedendo qualcosa di dismesso, come vecchie stoffe, e laddove non รจ stato possibile, il mercatino โTra Noi e Voiโ si รจ impegnato a procurare il necessario.
Attraverso questa prima esperienza con Le Sciure, Maria Francesca percepisce il loro spirito combattivo e proattivo che le sostiene da sempre nonostante le situazioni prevalentemente precarie in cui vivono. Giร da tempo, infatti, quando il lavoro di squadra o lโintegrazione non assumeva ancora il valore di oggi, avevano spontaneamente costituito un gruppo dinamico e affiatato per portare avanti insieme diversi tipi di attivitร , dalla ginnastica allโapprendimento di una nuova lingua, alla danza o terapia.
A questo primo progetto di arte sociale, sono poi seguite altre iniziative, sempre accomunate dal desiderio di creare la squadra e fare insieme. Al collettivo artistico รจ stato dato il nome Il Nodo, a simboleggiare ciรฒ che sancisce i rapporti e le relazioni, dove ciascuno contribuisce per la propria parte. Da cinque, sei persone si รจ arrivati, attraverso il passaparola, ad ingrandire la squadra, fino a raggiungere trenta membri. E a ingrandire anche lo spazio, di conseguenza: dalla sede della biblioteca condominiale, di via Russoli 18 ci si รจ spostati alla nuova sede de Il Nodo, di via Russoli 14, ex studio medico, sempre su concessione di A.L.E.R.
Un paio di anni dopo, le stesse persone si uniscono in una performance in Piazza Duomo, a realizzare il simbolo de Il Nodo,un cerchio caleidoscopico composto da strisce di tessuto recuperato e annodato, in scala 1:1. rendendo partecipi della performance anche i passanti facendo passare di mano in mano dei gomitoli di stoffa annodata in precedenza che venivano passati di mano in mano creando nuove trame e narrazioni; lโevento ha suscitato anche lโinteresse dei media televisivi che hanno mandato in onda il relativo servizio, proprio lโ8 marzo, 2020. Data significativa in cui vengono rese protagoniste proprio quelle donne che hanno vissuto quando la paritร di genere non esisteva e la gestione dellโeconomia familiare pur essendo lasciata nelle mani delle donne non veniva resa visibile o valorizzata.
In sintonia con gli stessi valori, lโoperaย Cuore di Mamme, nata per celebrare la giornata dedicata alle stesse, coinvolge tutte in un lavoro manuale di squadra, nellโatto creativo di tagliare e annodare. Tutte, anche chi non รจ mamma fisicamente, perchรจ non cโรจ bisogno di essere mamma per creare qualcosa.ย Questa opera รจ esposta presso Orto Cucito in Via Italo Svevo 3 a Milano, terreno confiscato alla mafia e rigenerato grazie a Opera in Fiore.
Alla squadra delle Sciure, si uniscono in seguito i ragazzi delย progetto ReAct di WeWorld, un progetto doposcuola volto allโ integrazione, protagonisti giovani figli di stranieri nati in Italia.
Due generazioni accomunate dalla sfida della ricostruzione, dopo la guerra la prima e verso un mondo sostenibile la seconda: una vera e propria esperienza di dialogo intergenerazionale e interculturale.
Grazie allโincontro tra le donne e i ragazzi, sono state realizzate due opere significative nel 2020: un Calendario Sociale dedicato allโarte al femminile, ogni mese dedicato ad unโopera di unโartista donna dove Le Sciure hanno posato come modelle insieme ai ragazzi, e la Bandiera della Speranza, un grande telaio umano con tanto di trama e ordito, due squadre di persone, e la spola, di mano in mano, a turno avanti e indietro, su e giรน, a passare un gomitolo multicolore, in un percorso che parte dal nero fino a giungere alla luce attraverso uno spettro di colori, a simboleggiare il passaggio di un pensiero attraverso la speranza e alla creazione di nuove possibilitร . Questa performance รจ stata realizzata al Parco Spezia, in una struttura anchโessa recuperata da EXPO 2015 e destinata ad un nuovo uso.
Per concludere, altra opera significativa, che lancia un messaggio sulla profonda interconnessione di ciascuno di noi con la natura: Albero Siamo Tutti , incentrata sul tema dellโimportanza di rigenerare, realizzata con scarti di tessuti canapa e lino, insieme ai valori del passato, appartenenti alle generazioni passate perchรจ non vadano persi nel tempo. Dai colori piรน cupi si passa ad una scala sempre piรน luminosa fino a giungere al verde chiaro, che esplode in questo respiro di foglie sospese. Un bisogno di ritornare a respirare che riguarda tutti: noi e la natura.
Come nasce lโidea del progetto โIl Nodoโ? E perchรฉ questo nome?
Il Nodo รจ il primo importante frutto di INSIEMEproject, un progetto nato per creare connessioni virtuose tra le persone attraverso la collaborazione e lโarte etica.
Il nodo nasce come gesto istintivo durante Arte al Centro 2016 presso Cittadellarte Fondazione Pistoletto a Biella, dove con altre due artiste sono stata invitata a dare forma ad una performance estemporanea attraverso tessuti di scarto. Il nodo รจ ciรฒ che sancisce i rapporti, gli eventi e le cose.
Un aneddoto curioso รจ che in realtร i nodi sono tra le primissime cose che ho creato ancor prima di venire alla luce, nel grembo di mia madre devo essermi divertita in grandi evoluzioni annodando il cordone ombelicale ripetute volte โฆsarei stata curiosa di vedere quella mia primissima opera!
Il nodo รจ unione. Attraverso la fusione di due discipline: arte e moda ho voluto creare coesione tra le persone. Lโ anagramma della parola nodo รจ dono, il mio sogno รจ quello di portare speranza attraverso progetti artistici, lโ arte del fare, dove ognuno possa essere attivo protagonista attraverso un gesto semplice come il nodo.
Attraverso lโarte, abbiamo raggiunto lโimportante obiettivo di portare la periferia in centro, dare spazio al potenziale creativo delle Sciure e far luce sulla situazione in cui vivono, cercando un equilibrio tra ciรฒ che รจ stato e ciรฒ che potrร essere.
Ci sono state delle difficoltร nel creare squadra tra persone e generazioni molto diverse tra loro, sia per etร che per esperienze di vita?
La squadra รจ nata spontaneamente dallโunione di individui che avevano gli stessi valori e obiettivi, il passaparola funziona sempre. LeSciure appartengono a una generazione speciale, quella della rinascita dopo la guerra, abituata a rialzarsi e andare avanti, a vivere la vita perchรจ bella. Ho ritrovato in loro un entusiasmo per la vita che non sempre vedo nei miei coetanei.ย Nellโultimo anno, pre-covid, la squadra si รจ allargata con lโ arrivo dei ragazzi del progetto ReAct, insieme abbiamo lavorato ad opere scultoree, installazioni, performance. La cosa piรน emozionante รจ stata veder nascere il tipico rapporto nonni-nipoti tra persone estranee, ognuno ha avuto la possibilitร di donare una piccola parte di sรฉ, sia materialmente come la merenda o vecchi abiti per le opere, che i propri saperi e valori. Le difficoltร in realtร le abbiamo trovate allโesterno della squadra. Da fuori lโarte sociale, infatti, non รจ sempre riconosciuta e valorizzata come tale. Nonostante qualche spiraglio che ci ha aperto questo periodo di pandemia in cui si รจ percepita la profonda interconnessione che ci lega. Oggi lโarte sociale puรฒ essere un potente strumento per creare spazi, occasioni e un nuovo modo di stare insieme costruttivo, dove i talenti e le esperienze di ciascuno possono essere condivisi. Il lato piรน creativo e sensibile di ognuno di noi ci da lโopportunitร di cogliere dellโarte lโaspetto piรน nobile, che รจ quello di prendersi cura della collettivitร e camminare insieme su tematiche globali. Siamo felici e grate di espandere la nostra visione e i nostri progetti attraverso sempre nuove collaborazioni che portano al confronto, elemento fondamentale di crescita.
Come mi ha insegnato il maestro Michelangelo Pistoletto, lโartista non รจ solo colui che crea le opere dโarte, ma il suo ruolo si realizza proprio nel portare il cambiamento attraverso azioni concrete, colgo lโoccasione per ringraziarlo della nomina ad ambasciatrice del Terzo Paradiso.
Quando mi chiedono cosa faccio, io rispondo che mi occupo di rigenerazione quasi a 360 gradi, tra lโ attivitร del Mercatino di famiglia e i progetti di arte sociale, il comune denominatore รจ la rigenerazione delle risorse, della materia, degli animi, delle possibilitร . In questโottica fondamentale รจ ricordarsi che siamo tutti collegati col tutto, SOLO INSIEME SI CREA LโUNIVERSO.
Proprio la scorsa estate ero in Calabria, nostra terra dโorigine, dove ho assistito aimรจ a diversi episodi di incendi dolosi. La prima riflessione รจ stata: โI nostri nonni non si sarebbero mai sognati di dare fuoco ad un albero, ritenuto sacro, ciรฒ che dava sostentamento, vita al paese. Comโรจ possibile che questo rapporto di armonia sia andato perdutoโ. Da questa riflessione, รจ nata lโopera โALBERO SIAMO TUTTIโ.
Che rilevanza potrebbero avere questi stessi princรฌpi in ambito educativo?
Quando mi chiedono cosโรจ lโ arte per me, rispondo che lโARTE รจ MAGIA, perchรฉ porta il cambiamento, attraverso lโarte siamo in grado di cambiare le cose, la vita. Lโattivitร creativa ha la sensibilitร di illuminare le risorse ancestrali che ognuno di noi ha giร dentro di sรฉ, la pratica attraverso il lavoro di squadra puรฒ portare allo sviluppo delle stesse, ricordandoci di essere tutti parte di unโunica grande opera collettiva.
Ogni scarto puรฒ essere risorsa, da cui possono nascere fiori, rose, nodiโฆ
Ascolta l’intervista sul nostro Podcast nella rubrica “Madre terra”
Chiara Crosti e Silvia Vercelli intervistano Chiara Mignemi
โVoglio essere unโanziana feliceโ รจ lโispirazione che guida Chiara Mignemi, 30 anni, fondatrice di Kuroko s.n.c. e ideatrice del progetto Memorabilia, insieme al socio Riccardo Micheloni.
โE voglio che lo siano anche tutti gli altriโ aggiunge.
Da un bisogno individuale di rassicurazione e aspettativa di un futuro sereno per sรฉ e per i propri familiari, nasce cosรฌ unโimpresa sociale operante nel terzo settore e per il bene dellโintera comunitร .
Dedicata, nello specifico, a chi appartiene alla fascia della terza e quarta etร , una fase della vita in cui le persone, libere da impellenze lavorative e dotate di un prezioso bagaglio di esperienza, possono beneficiare di una maggiore quantitร di tempo a disposizione. Tempo che, se non accompagnato da strumenti e fattori ambientali favorevoli, puรฒ diventare perรฒ un grande limite, in cui si rischia addirittura di rimanere intrappolati, per poi ritrovarsi in situazioni di isolamento e solitudine.
Diverse sono le iniziative proposte attraverso il progetto multidisciplinare โMemorabiliaโ, che ci racconta Chiara in questo podcast, replicabili in diversi contesti e territori.
โLa tua vita da leggereโ โ unโoccasione di contatto tra chi desidera raccontare il proprio vissuto e persone capaci di accoglierlo ed elaborarlo in forma narrativa, dove lโidea di delegare il dialogo a qualcuno che non sia un familiare permette di creare uno spazio di spontaneitร , in cui si esce dagli schemi imposti dai ruoli per lasciar emergere la vera identitร della persona, in tutta la sua complessitร , dando cosรฌ modo di creare anche relazioni piรน autentiche con gli stessi familiari.
Operazione che assume un valore ancor piรน grande se rivolta alle donne comuni, nate in una certโepoca, a cui lโespressione femminile dellโanzianitร รจ stata difficilmente concessa.
Lo stesso tipo servizio, dal nome โUna storia tira lโaltraโ si declina anche in forma laboratoriale, per RSA e centri diurni, con livelli di maggiore o minore stimolazione cognitiva e utilizzo di strumenti che portano ad attivare le memorie.
In un percorso che va al di lร del prodotto artistico finale, lasciando dietro di sรฉ un tesoro inestimabile, dal punto vista sociale e storico, mettendo sempre la persona al centro, nel totale rispetto della sua intimitร e privacy.
โMashup Generazionale / Disegnare Alternativeโ – proposta per le scuole medie e superiori, volta, a partire da un semplice esercizio di proiezione identitaria (un elaborato dal titolo โQuando avrรฒ ottantโanniโ), a stimolare la riflessione su sรฉ stessi in unโaltra fascia dโetร , partendo da una fase, quella adolescenziale, in cui la senilitร รจ qualcosa di ancora inesplorato, pur presentando diversi punti in comune con la stessa, quali anche i sentimenti di solitudine e incomprensione.
Una sperimentazione che porta esiti interessanti e costruttivi come le conclusioni sulla necessitร di una societร piรน inclusiva per gli anziani e lโattivazione di un dialogo intergenerazionale libero da preconcetti.
โTi passo a prendereโ โ servizio, con accompagnamento, in collaborazione con una rete di teatri di Milano per favorire la socializzazione e lโincontro con la cultura, che diventa cosรฌ espediente di condivisione di vedute e interessi nonchรฉ punto di partenza per una conversazione piacevole e avvio di potenziali relazioni di amicizia e sostegno reciproco.
Un insieme di iniziative accomunate da una fantasia rivoluzionaria, che si innesta su un lavoro sociale costante, fatto per piccoli passi, tra ostacoli burocratici da una parte e forte determinazione e solide competenze dallโaltra.
Proprio come i kuroko, quelle figure che nel teatro tradizionale giapponese, operano sulla scena vestiti completamente di nero e come ombre sistemano le cose.
Non รจ un caso che lo stesso nome sia stato scelto per lโimpresa sociale.
Chiara, nel suo racconto ha citato e trasmesso piรน volte i concetti di dignitร e inclusione, entrambi correlati ad un principio imprescindibile nellโambito degli obiettivi di sostenibilitร dellโAgenda 2030: โNon lasciare indietro nessunoโ
Nello specifico vediamo una connessione con lโObiettivo 10 (Ridurre le Disuguaglianze), lโObiettivo 3 (Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le etร ), pensando ai benefici sul benessere della persona derivanti dalla riconquista della propria autonomia e dalla possibilitร di nutrire la propria mente con nuovo cibo rispetto al rapporto passivo che puรฒ crearsi di fronte a un freddo schermo televisivo.
E non ultimo, lโObiettivo 17 (Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale).
ร soprattutto attraverso questโultimo che un progetto come questo puรฒ diventare sostenibile, a tutti gli effetti, ovvero accessibile a tutti, indipendentemente dalle possibilitร economiche, attraverso una solida rete di associazioni e istituzioni a supporto. Ci auguriamo pertanto che da questi sforzi quotidiani compiuti nellโombra si possano raccogliere presto i frutti per unโopera collettiva di cui possa beneficiare tutta la comunitร nel suo insieme.
Per chi volesse saperne di piรน e contattare direttamente Chiara, ecco il sito di riferimento https://progettomemorabilia.it/
โVoglio essere unโanziana feliceโ รจ lโispirazione che guida Chiara Mignemi, 30 anni, fondatrice di Kuroko s.n.c. e ideatrice del progetto Memorabilia, insieme al socio Riccardo Micheloni. โE voglio che lo siano anche tutti gli altriโ aggiunge.ย
Da un bisogno individuale di rassicurazione e aspettativa di un futuro sereno per sรฉ e per i propri familiari, nasce cosรฌ unโimpresa sociale operante nel terzo settore e per il bene dellโintera comunitร .
Chiara, nel suo racconto ha citato e trasmesso piรน volte i concetti di dignitร e inclusione, entrambi correlati ad un principio imprescindibile nellโambito degli obiettivi di sostenibilitร dellโAgenda 2030: โNon lasciare indietro nessunoโ, nello specifico vediamo una connessione con lโObiettivo 10 (Ridurre le Disuguaglianze), lโObiettivo 3 (Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le etร ), e non ultimo, lโObiettivo 17 (Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale).
NellโAzienda multinazionale presso cui lavoro, insieme ad altri colleghi e alla Direzione, abbiamo contribuito adideare ed avviare la creazione di uno spazio virtuale, su un portale interno, finalizzato alla condivisione di conoscenze e strumenti che, oltre allโapprendimento reciproco, possano allo stesso tempo favorire la costruzione di un network informale e mantenere viva lโinterazione tra le persone, soprattutto in questo periodo in cui non cโรจ la possibilitร di vedersi con continuitร .
Ad oggi si tratta di unโiniziativa limitata a livello locale, che coinvolge i dipendenti delle sedi distribuite in Italia e la redazione รจ costituita, oltre a me, da altri quattro colleghi, che, nellโatto di proporre contenuti in base alle competenze e passioni personali, cercano di volta in volta di rendere protagonisti anche altri. Attraverso la condivisione di articoli, podcast, video, sessioni live con professionisti esterni, etc., sostenuti dalla Direzione delle rispettive funzioni.
Confrontandomi con chi segue il canale โMondo Esternoโ,ho avuto lโoccasione di accennare ai temi dellโAgenda 2030ed entrambi siamo arrivati alla conclusione che questo tipo di spazio potrebbe costituire terreno fertile per iniziare a sensibilizzare il singolo cittadino che รจ rappresentato da ciascun dipendente e avviare cosรฌ un confronto generativo e continuativo sugli obiettivi di sostenibilitร , senza dover necessariamente aspettare che sia lโAzienda, come istituzione, a mettere in campo iniziative di questo tipo.
Come diceva Hannah Arendt, per quanto siamo colpiti dalle cose del mondo, per quanto profondamente possano scuoterci e stimolarci, esse diventano umane per noi solo quando possiamo discuterne con i nostri compagni, colleghi e amici.
Abbiamo cosรฌ registrato e pubblicato sullo stesso canale, nel mese di luglio, un primo dialogo introduttivo tra noi due per far conoscere lโAgenda 2030, il concetto di sviluppo sostenibile, le 5 P, e abbiamo iniziato ad approfondire gli obiettivi legati al Pianeta, essendo quelli che arrivano piรน facilmente a toccare le vite di tutti. Impostando la conversazione dal globale al locale, dallโideale al pratico, siamo cosรฌ arrivati a lanciare una prima sfida.
Utilizzando lโespediente della โGuida per Salvare il Mondo per Persone Pigreโ, il mio collega ha invitato ciascuno a portarci un esempio, una proposta, un gesto quotidiano che ha giร intrapreso in questo senso o che puรฒ avviare da oggi stesso.
Cosรฌ da poter condividere il tutto insieme, in una sessione live, al rientro dalla pausa estiva, per una nuova ripartenza.
ร stata allo stesso tempo unโoccasione per me, per accennare a WorldGlocal e per trasmettere lโimportanza di far parte di una rete di persone che si uniscono per un obiettivo comune, al fine di sostenersi e arricchirsi reciprocamente attingendo ai contributi di ciascuno, nonostante non ci si conosca direttamente.
Come motivo ispiratore, in chiusura, un estratto de โIl Terzo Paradisoโ dei Subsonica, che ben si presta ad accompagnare questo nostro spazio, una sorta di terzo cerchio, in cui ciascuno รจ chiamato a contribuire e co-creare nella direzione della sostenibilitร .
Questo dialogo ci รจ sembrato un buon primo passo, che ha richiesto una piccola dose di coraggio, considerando la complessitร del contesto e del momento storico in cui รจ stato compiuto e che non sappiamo che tipo di risposta ci porterร . Il solo fatto di averlo intrapreso ci ha perรฒ permesso di sprigionare unโulteriore ondata di energia e fiducia per il futuro.
ยซSe ci chiediamo quale fu lโorigine del monte Sumeru โ scriveva Nichiren Daishonin โ troviamo che esso ha avuto origine da un singolo granello di polvere, cosรฌ come il vasto mare si รจ originato da una sola goccia di rugiadaยป.Ecco, tutto sta nel coraggio di fare il primo passo. E poi un altro e un altro ancora. Perchรฉ la distanza tra zero e uno รจ molto piรน grande di quella tra uno e cento, e anche un viaggio di mille miglia inizia da un primo passo. – D. Ikeda โ
Per chi fosse interessato ad ascoltare la registrazione del primo passo, la trova a questo link https://youtu.be/dPRNzjotrZM
Dove ci porta la strada sotterranea del Castello Sforzesco di Vigevano nel mese di luglio? Ci accompagna, attraverso la mostra โLe Mie Paroleโ, di Alfredo Rapetti Mogol, in un percorso creativo tra tele e isole letterarie, che lโosservatore stesso puรฒ ricomporre immergendosi cosรฌ in un processo di interiorizzazione piรน profondo che lo porterร ad elaborare le proprie risposte nel tempo.
Arte che non รจ solo trasformazione, ma anche comunicazione. Lโevento, infatti, come gli altri proposti in precedenza, รจ fruibile a tutti, al di lร dei confini sociali ed economici, proprio per offrire la possibilitร anche a chi non ne รจ alla ricerca, di entrare in contatto con realtร e riflessioni nuove.
Unโiniziativa locale, volta a favorire reti inclusive, dove le persone sono al centro, in linea con gli obiettivi di sostenibilitร , in particolare, il numero 17 โ Partnership per gli Obiettivi dell’Agenda 2030
E in questo podcast, diverse voci, tra cui quella dellโartista stesso, Sandra Beccaro e Valentina Facchinetti, si sono unite per raccontarci qualcosa di piรน.
โIl tempo รจ il bene piรน prezioso che abbiamoโ, ci ricorda Alessandra F., docente di Lingue Straniere, e, in quanto tale, va condiviso.Insieme agli spazi e alle competenze che ciascuno di noi possiede e puรฒ mettere a disposizione degli altri.E in questo podcast, Alessandra, ci dedica il suo tempo per raccontarci la sua esperienza sul tema dellโhousing sociale, come fenomeno sostenibile a tutti gli effetti, andando a toccare le tre dimensioni di societร , economia e ambiente, senza lasciare indietro nessuno, in linea con lโobiettivo n.10 dellโagenda 2030 (โRidurre le Diseguaglianzeโ).ย Da โDie grรผne witweโ a โDie grรผne familieโ, da una realtร artificiale pensata per donne e animali che attendono il rientro della figura maschile dal lavoro, ad una piรน centrata sul rispetto del sรฉ e degli altri, che ci invita ad un ritorno alla natura, alle radici, alla terra e alla condivisione.ร solo grazie a questo passaggio che noi si potrร vincere e i nostri figli potranno salvare il pianeta.Il tutto coordinato e gestito attraverso lโutilizzo di un APP e adottando un modello definito ad hoc e replicabile anche su altri format giร esistenti.Come quello del condominio, prima forma di comunitร , dopo il nucleo familiare.