EARTHPHONIA. Le voci della terra

di Chiara Crosti

Nel contesto della mostra di Alfredo Rapetti Mogol, abbiamo incontrato Max Casacci, chitarrista italiano, produttore e fondatore dei Subsonica.
Ci presenta il suo libro “Earthphonia. Le voci della terra”, testi accompagnati da brani sonori che si acquisiscono semplicemente attraverso il QRcode a fianco al titolo di ogni capitolo, accompagnando la lettura con composizioni sonore riprodotte direttamente da Spotify oppure al contrario sonoritร  accompagnate da testi che raccontano la provenienza del suono e ne svelano la sua natura, un viaggio verso la sua pura essenza, l’atto creativo dell’autore diviene mezzo con cui indagare la natura per conoscere e riconoscerci.
Un libro multimediale fin dalla copertina che collegandosi al profilo istagram di Max Casacci ci proietta nella dimensione della realtร  aumentata.
Earthphonia รจ il risultato di un percorso di ricerca di suoni prodotti dalla natura, un viaggio alla scoperta di luoghi che conservano un’antica sacralitร  dove esistono pietre che diventano “…unโ€™orchestra preistorica che attendeva di essere suonata”.
Max Casacci dapprima raccoglie suoni provenineti dai mondi che costituiscono i 4 elementi dellโ€™Universo: Acqua , Terra, Fuoco e Aria e li trasforma in strumenti musicali; attraverso un sintetizzatore li campiona e poi compone nuove trame, dando vita a strumenti inediti come il pianoforte costituito dai suoni emessi dalle balene, flauti e batterie e motli altri strumenti che prendono vita ad esempio dal battito delle ali delle api o dal suono di un fiume filtrato dalla geometria di unโ€™opera dโ€™arteโ€ฆun vero alchimista che come Alfredo Rapetti Mogol si pone allโ€™ascolto, lโ€™uno di suoni provenienti dalla natura e l’altro del suono inteso come verbo= parolaโ€ฆdapprima scomponendolo e poi inserendolo in un processo creativo che lo porta a far parte di un racconto, di una canzone, di un suono che si fa racconto, plasmando nuovi mondi e riscoprendo archetipi sonori, riconnettendoci con la natura e rivitalizzando le nostre radici, quelle che ci riportano in relazione con la natura e con il principio di tutto lโ€™Universo che ha generato tutte le forme di vita: il Suono.

Cesare Giardini. A riveder le stelle,sulle strade di Beatrice

a cura di Fortunato Dโ€™Amico

dal 5 al 27 giugno 2021

Inaugurazione Sabato 5 Giugno – Ore 11.30

A riveder le stelle, alla ricerca di Beatrice รจ il titolo della mostra di Cesare Giardini , curata da Fortunato Dโ€™Amico, che sintetizza perfettamente il lavoro sin qui compiuto dallโ€™artista, proiettato in una dimensione della pittura sempre piรน fluttuante in un universo favolistico, dove vita reale e fantasia diventano una cosa sola.
E se a Dante spetta il titolo di poeta โ€œpellegrinoโ€, altrettanta candidatura e onorificenza รจ da attribuire a Cesare Giardini, che attraverso la sua arte ha costantemente elaborato il tema del viaggio, intessendo trame narrative appropriate allโ€™ esplorazione di paesaggi fantastici, immaginati in un dimensione onirica proiettata verso una possibile Terra Promessa.
Come nella Divina Commedia la percezione del viaggiare in luoghi impossibili, surreali ed estremi, si sottrae alla condizione temporale. Lโ€™orizzonte degli eventi รจ sospeso in una immaginaria linea di equilibrio tra passato e futuro e condiziona le movenze dei personaggi rappresentati, non piรน assoggettate alla caducitร  stagionale ma innalzati in una sfera della metafisica per diventare essi stessi il tramite per la comunicazione di messaggi ancestrali nella dimensione umana.
La vita dellโ€™artista stresso รจ il suo percorso sono lo specchio di questa ricerca della Veritร , aggrovigliata nellโ€™intrigo enigmistico dei sui racconti pittorici.
La Donna ideale, la Beatrice dantesca che apre spiragli su universi paradisiaci e infiniti รจ il tema attorno a quale ruota il senso di questa mostra allestita allโ€™interno della Strada Sotterranea del Castello Visconteo Sforzesco di Vigevano. Cesare Giardini rimanda ai sui personaggi femminili, giร  conosciuti in altre occasioni espositive ma che oggi nella loro rilettura, ispirata dalle celebrazioni dantesche e dalle recenti clausure forzate dalla pandemia, acquisiscono unโ€™are piรน ampia di significati inducendo nuove letture. Un omaggio anche alle donne cantate nei testi delle canzoni scritte da Alfredo Rapetti Mogol, raffigurate in un trittico e in dialogo con due nuovi olli su tela che presentano Dante e Beatrice in ambientazioni vigevanesi. Altri quadri storici di Cesare Giardini, come quelli ispirati alla Gilda del Mac Mahon o ad alle protagoniste di canzoni celebri del passato, completano lโ€™universo della femminilitร  sublimata dallโ€™artista e accompagnano il visitatore nel magico modo delle meraviglie illustrato dallโ€™artista anche nelle altre tele in mostra che hanno come tema il viaggio in luoghi dove solo al pensiero fantastico e concesso avvicinarsi.


Strada Sotterranea del Castello Visconteo – Sforzesco di Vigevano
dal 5 al 27 giugno 2021
Inaugurazione Sabato 5 Giugno – Ore 11.30

CESARE GIARDINI

A RIVEDER LE STELLE,
SULLE STRADE DI BEATRICE

a cura di Fortunato Dโ€™Amico

Orari
Da Martedรฌ al Venerdรฌ ore 11.15-12.30 | 17.15-19.30
Sabato e Domenica ore 10.30-12.45| 15.15-19.30
email: art@cesaregiardini.com




Marcella Gabbiani a Dynamic Culture

Rubrica DYNAMIC CULTURE: Fortunato Dโ€™Amico incontra Marcella Gabbiani, con il Patrocinio del Comune di Milano RICOSTRUIRE SENZA SOSTA LA SPERANZA – Neruda @LibreriaBocca1775 CANALE YOUTUBE – oltre 650 incontri con la CULTURA #socialtvlboccaโ€‹ 2021

Laboratorio 2050. La regola del 3

Laboratorio 2050, il podcast ideato daย NaturaSรฌย in collaborazione con Hublab. Alessandro Isidoro Re, giornalista e Celeste Righi Ricco, agronoma, raccontano storie e ingredienti della Sostenibilitร : un passaggio di conoscenza tra le generazioni, per costruire una fertile alleanza per il futuro.

Una nuova puntata in cui affrontiamo i concetti di โ€œOlismoโ€ con Marco Sartorato e di โ€œDialetticaโ€ con il fisico e filosofo Walter Tocci. Marisa Vernelli racconta la storia dellโ€™omonima Azienda Agricola, ed entreremo poi nei segreti delle Fragole. Infine, una lettura da โ€œLโ€™effetto Farfallaโ€.

La Bandiera del Mondo 1+1=3 di Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese a Reggio Emilia.

Intervista di Giacomo Bassmaji in collaborazione con Tommaso Cabassi
SOMMARIO: Arte, Architettura, Multiculturalitร , intervista a Luca Vecchi Sindaco della Cittร  del Tricolore

Buongiorno a tutti. Sono Giacomo Bassmaji, curatore dellโ€™istallazione collaborativa โ€œBandiera del Mondo 1 + 1 = 3โ€ di Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese allโ€™interno di Rigenera – Festival dellโ€™Architettura. Sono con Luca Vecchi, Sindaco di Reggio Emilia per parlare di Arte, Architettura e Multiculturalitร .

Giacomo Bassmaji – Buongiorno Luca Vecchi, esattamente 6 mesi fa a Reggio Emilia รจ stata realizzata la performance โ€œBandiera del Mondo 1 + 1 = 3โ€ cosa ha significato per la cittร , che rapporto si รจ instaurato tra la Cittร  del Tricolore e questo simbolo, questโ€™opera dโ€™arte?

Luca Vecchi – Buongiorno a tutte e a tutti, credo sia stata un’iniziativa molto importante, con grande partecipazione, che porta con sรฉ un significato culturale e valoriale davvero forte. Molto emozionante il modo in cui รจ stata collocata nel contesto di questo luogo, nei chiostri benedettini, di San Pietro a Reggio Emilia. รˆ stata una performance molto coerente con lโ€™identitร  contemporanea, la storia stessa di questa cittร , il sistema dei valori di questa comunitร .
Una performance e un’istallazione che attraverso l’arte e la cultura manda allโ€™Italia e al mondo un messaggio molto potente.

GB – L’arte del Maestro Pistoletto riesce a mandare messaggi etici. Qual รจ il ruolo, dell’arte contemporanea, in una cittร  di medie dimensioni com’รจ Reggio Emilia?

LV โ€“ La risposta รจ inequivocabile, la cultura รจ creativitร , รจ espressione di sapere, รจ pensiero critico, รจ dialogo ed รจ anche capacitร  di stimolare una discussione pubblica all’interno di una comunitร . Quindi รจ del tutto evidente che quando i luoghi di una cittร  riescono a nutrirsi di arte e di cultura, a beneficiarne non รจ soltanto la bellezza che giร  in sรฉ รจ un elemento fondamentale, nel contesto a volte di una societร  che rischia di declinare verso dinamiche anche un po’ di degrado, ma soprattutto perchรฉ generativo di un processo di crescita civile di una comunitร . Credo quindi che da questo punto di vista questa iniziativa รจ un ulteriore passo in avanti, per una cittร  che ha sempre pensato che l’arte e la cultura debbano rappresentare un po’ una sorta di driver del proprio modello di sviluppo.

GB – Parlando di opera dโ€™arte, Bandiera del Mondo e nell’infisso 1 + 1 = 3 vuole trasmettere lโ€™importanza del sistema collaborativo tra persone. Il messaggio dei due artisti รจ espressione di dialogo interculturale, rompe realmente i confini geografici e culturali.

LV – Dallโ€™opera di Pistoletto e Savarese credo valga lo sforzo di raccogliere il messaggio che vuole trasmettere, cioรจ che l’incontro tra le diversitร  genera una ricchezza e non invece timori e divisioni. Lโ€™Opera a mio avviso, ha un significato potente perchรฉ trasmette non soltanto un messaggio interculturale e interreligioso, ma fa incontrare le tante diversitร  del mondo e soprattutto un messaggio di pace. Questo perchรฉ noi viviamo in un mondo in cui le diversitร  sono ogni giorno rappresentate molto piรน nella loro dinamica di competizione e di contrapposizione. Di rado il mondo riesce a trasmettere unโ€™immagine unitaria della propria diversitร , acquisisce ancor piรน valore questa performance come elemento di coesione, e quindi come messaggio di fratellanza e di pace.

GB โ€“ Come Sindaco della Cittร  del Tricolore hai posizionato l’ultima bandiera, quella italiana, insieme a me che ho messo la bandiera di un popolo in guerra, quella siriana. Ciรฒ che dici ha ancora piรน valore, infatti la cittร  di Reggio Emilia รจ sempre stata un modello di accoglienza. Il distanziamento fisico che stiamo vivendo puรฒ nuocere a questa peculiaritร  della nostra comunitร ?

LV – Io credo che al di lร  del distanziamento tra le persone In questa epoca di Covid, il distanziamento รจ un fenomeno molto attuale. Quando riflettiamo sulla relazione tra Reggio Emilia e la sua storia e le politiche di dialogo interculturali e tra religioni, io credo che dobbiamo allargare lโ€™orizzonte per ripercorrere la storia, per certi versi anche recente, di una cittร  che negli ultimi 25 anni ha attraversato un processo di cambiamento socio-demografico. Mi riferisco al fenomeno dellโ€™immigrazione, che nellโ€™ultimo quarto di secolo รจ arrivata a circa il 17% della popolazione residente nella nostra cittร  e che al suo interno include quasi 100 nazionalitร . In questo percorso penso che la cittร  poteva esplodere nei presupposti fondamentali della sua coesione sociale e civile. La nostra comunitร  invece arriva nel 2021 alla fine di un percorso iniziato negli anni 90 del secolo scorso, potendosi presentare al mondo come una cittร  che ha trovato le ragioni della propria unitร  anche a partire dai concetti di diversitร . Recentemente il Consiglio Europeo ci ha inserito in un gruppo di 10 cittร  europee del dialogo interculturale.
Questo vuol dire che la sua dimensione valoriale ha saputo essere virtuosa. Questa รจ stata lโ€™epoca in cui, dal secondo dopoguerra, lโ€™Europa si รจ trovata a misurarsi con il concetto di diversitร  vissuta in modo conflittuale, vissuta come generazione di muri. Questa รจ lโ€™epoca della cultura sovranista e dell’approccio populista. In questo contesto Reggio Emilia รจ riuscita a fare argine contro questo tipo di penetrazione culturale e ha saputo diventare sempre piรน la cittร  dei diritti della persona, i diritti civili e piรน in generale dei diritti umani, favorendo un dialogo interculturale e interreligioso.

GB โ€“ La cittร  di Reggio Emilia ha voluto rigenerare i Chiostri di San Pietro in cui convivono attivitร  sociali e culturali. Lโ€™architettura, come puรฒ investire per creare nuovi spazi fisici e digitali, per favorire rapporti sociali e culturali?

LV – Oltre quello che abbiamo detto pocโ€™anzi, un altro dei percorsi importanti che la cittร  ha fatto negli ultimi 15 anni, รจ il modo di ripensare e di rigenerare tanti luoghi e tanti spazi, soprattutto pubblici. รˆ stato fatto sรฌ che la rigenerazione di questi spazi fosse anche una grande occasione di rigenerazione dei legami sociali, nel senso stesso di appartenenza a una comunitร .
Per citare alcuni esempi di rigenerazione recente, pensiamo alle tante piazze riqualificate in questa cittร  nell’ultimi 10 anni, pensiamo a luoghi importanti come i Chiostri di San Pietro, o piuttosto a luoghi come la Reggia di Rivalta, di imminente riqualificazione. Luogo importante per la costruzione del modello economico di questo territorio, sono state le ex Officine Reggiane, dove si sta facendo un grande parco dellโ€™innovazione. Ma anche luoghi apparentemente meno noti, come il Binario 49 nella zona stazione. Ne potrei citare tanti altri e potremmo andare ulteriormente piรน indietro, pensando per esempio quando lโ€™ex fonderia diventa il luogo e la sede della fondazione nazionale della danza o quando invece allโ€™inizio degli anni 2000 i locali dellโ€™ex Locatelli diventano quello che oggi รจ il centro internazionale Loris Malaguzzi.

Se noi mettiamo in fila tutti questi interventi, vediamo una cittร  che si รจ trasformata e che ha saputo cambiare grazie anche alla rigenerazione di questi luoghi, portando con sรฉ sempre la ricostruzione dei legami sociali, rafforzando il senso di appartenenza alla cittร . I Chiostri di San Pietro credo che ne siano anche un poโ€™ il paradigma. Pensiamo al fatto che fino al 2005 questo luogo era un portone chiuso. Un giorno quel portone รจ stato aperto ed รจ stato restituito alla cittร . Da lรฌ รจ partito un percorso di recupero e di valorizzazione, insieme a tante iniziative culturali e sociali che lo rendono oggi probabilmente uno dei luoghi piรน belli della cittร . Se mettiamo insieme il percorso sul dialogo interculturale da un lato e dall’altro il grande percorso sulla rigenerazione urbana dello spazio pubblico che questa cittร  ha compiuto negli ultimi anni, capiamo molto del modo in cui Reggio Emilia ha saputo concretizzare una propria originale e autonoma idea di innovazione dentro la contemporaneitร .

GB โ€“ La guida Michelin in lingua francese indica Reggio Emilia come la cittร  dell’architettura contemporanea all’interno di un sistema emiliano romagnolo. Gli investimenti citati nella rigenerazione urbana, hanno forse aiutato a portare in cittร  una festa dellโ€™architettura come รจ stata Rigenera. Questa manifestazione si รจ voluta anche per ridefinire la funzione e la figura dellโ€™architetto, allโ€™interno di un sistema sociale e cittadino, cosa ha portato alla cittร  questa festa?

LV – Rigenera รจ stato un festival importante, ricco di iniziative di grande valore e qualitร , peraltro organizzato in unโ€™epoca difficilissima. Penso davvero che si debbano fare i complimenti agli organizzatori per essere riusciti a mettere insieme questo festival. Rigenera รจ stata poi occasione di incontro, ha avuto momenti di interesse collettivo, con molta partecipazione. Credo quindi che meriti un grande riconoscimento, non soltanto locale.

GB โ€“ Essendo uno degli organizzatori, confermo la difficoltร , ma al contempo le soddisfazioni sono state doppie. Credo che Andrea Rinaldi, il Presidente dellโ€™Ordine degli architetti, colui che ha portato sulle spalle tutta la responsabilitร  dellโ€™organizzazione, sarร  molto contento di sentire queste parole. Potrebbe diventare Rigenera un appuntamento annuale o biennale a Reggio Emilia?

LV – รˆ una valutazione che devono fare gli organizzatori primariamente, posso dire che lโ€™amministrazione e la comunitร , accoglierebbe positivamente la continuitร  annuale o biennale di questa esperienza. Il mio auspicio รจ che questo momento, fatto di iniziative e di incontri che hanno messo al centro il tema della cittร  contemporanea con la rigenerazione urbana e gli aspetti valoriali rilevanti come il dialogo interculturale e la performance artistica Bandiera del Mondo, possa continuare a esserlo anche in futuro.


Il mio augurio รจ rivolto anche a unโ€™altra cosa, che l’ambizione del progetto sia anche quella di riuscire a partire, come sempre in tutti i festival, dal mondo dei professionisti, degli stakeholder di riferimento, da una comunitร  riflessiva e consapevole su questi temi. Questo per riuscire a essere sempre piรน capace di coinvolgere la cittร  nel suo insieme per discutere sui temi di attualitร . Questa si รจ veramente una sfida del futuro, perchรฉ quando si innova in una cittร , non รจ affatto scontato che tutti i cittadini comprendano che riqualificare uno spazio pubblico urbano, sia un presupposto fondamentale per la rigenerazione di un sistema di relazioni. Il fatto che l’architettura parta dei propri temi per cercare di arricchire la societร  e di farla crescere, รจ un elemento che puรฒ trovare in Reggio Emilia un grande fondamento. Il mio auspicio e il mio incoraggiamento รจ che gli organizzatori pensino seriamente a proseguire questa esperienza e che possa essere integrato con le caratteristiche della quotidianitร  della nostra cittร .

GB – Ringrazio il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi per la sua disponibilitร , ringraziamo la cittร  intera perchรฉ sa essere una cittร  accogliente non solo con le persone che arrivano da fuori ma anche con i propri cittadini, e gli permette di organizzare eventi e occasioni di dialogo e di dibattito. Io come organizzatore di Bandiere del Mondo, sono stato molto contento di portare un simbolo e un’opera d’arte che sa mettere insieme tutti i popoli del mondo con le loro bandiere, proprio nella Cittร  del Primo Tricolore.

Intervista di Giacomo Bassmaji in collaborazione con Tommaso Cabassi.
Credits immagini:
Tommaso Cabassi, Chiara Nizzoli, Emiliano Paolucci e David Rubil.

In viaggio con Fabio Morotti… nelle terre dello Spirito e del sangue

Rubrica DYNAMIC CULTURE: Fortunato Dโ€™Amico incontra Fabio Morotti con il Patrocinio del Comune di Milano #socialtvlboccaโ€‹ 2021… oltre
600 motivi per SEGUICI on YouTube: LibreriaBocca1775 ISCRIVITI/ARCHIVIO La #socialtvlboccaโ€‹ 2021 da unโ€™idea di Giorgio Lodetti: Le Rubriche che ti terranno compagnia tutto il 2021, appuntamenti quotidiani con la Culturaโ€ฆ 5 incontri alla settimana fissi + TANTI EVENTI GIORNALIERI FUORI PROGRAMMA con la CULTURA Lunedรฌ ore 17.00 FB Libreria Bocca dal 1775 Rubrica DYNAMIC CULTURE: Fortunato Dโ€™Amico da sempre interessato a navigare nella multidisciplinarietร  e multiculturalitร  dei linguaggi, transitando dai territori dellโ€™arte, del design e dellโ€™architettura, coniugati con la filosofia, la scienza, lโ€™astronomia, i sistemi di vita Martedรฌ ore 17.00 FB Libreria Bocca dal 1775

DYNAMIC CULTURE: Fortunato D’Amico incontra Stefano Boldorini con Elena D’Incerti

Rubrica DYNAMIC CULTURE: Fortunato D’Amico incontra Stefano Boldorini con il Patrocinio del Comune di Milano #socialtvlboccaโ€‹ 2021โ€ฆ
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Stefano Boldorini, Elena D’Incerti, Fortunato D’Amico
Partner: Sopramaresotto, Pensare Globalmente Agire Localmente, Festival delle Trasformazioni – Rete Cultura Vigevano

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La costruzione dell’immaginario

Linda Massetti, Elio De Grandi, Fortunato D’Amico

LIbreria Bocca 1775 – Rubrica DYNAMIC CULTURE: Linda Massetti Psichiatra e psicoterapeuta: responsabile ASL DI Torino e Elio De Grandi Alexander (illusionista) psicoterapeuta