V.I.T.A. NELLO SPAZIO EXTRATERRESTRE

Paolo Nespoli, Michelangelo Pistoletto, Fabio Grimaldi, Fortunato D’Amico

La Val Ferret ospita per il terzo anno consecutivo un incontro speciale dedicato al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Quest’anno, l’evento si concentra sulla connessione tra arte e scienza, con uno specifico interesse per le missioni spaziali. Il futuro dell’astronautica si presenta come un periodo di continuo progresso e sfide interessanti. Le prospettive includono un’ulteriore esplorazione del sistema solare, missioni robotiche e umane su Marte e sulla Luna, ulteriori sviluppi tecnologici per migliorare l’efficienza delle missioni spaziali e l’approfondimento dell’esplorazione oltre il nostro sistema solare. Quali saranno gli impatti sulla sostenibilità, sulla coesione sociale e sull’organizzazione della vita planetaria provocati da questi progressi scientifici e spaziali? Quali  principi  etici ispireranno e  guideranno le missioni spaziali  perché diventino  attività responsabili che tengano conto degli effetti e delle implicazioni a lungo termine?A discutere di questi temi  il 3 Agosto 2024, presso le  Les Maisons de Judith in Val Ferret, saranno: Michelangelo Pistoletto (artista), Paolo Nespoli (astronauta), Fabio Massimo Grimaldi, (Altec). L’incontro,  presentato da Glorianda Cipolla, è moderato da Fortunato D’Amico. Michelangelo Pistoletto e Paolo Nespoli  sono stati i protagonisti nel  2017 della missione Expedition 52/53, destinazione la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Il progetto ha avuto come ispirazione il  Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. La missione, denominata VITA, Vitality, Innovation, Technology,  è stata la terza di lunga durata delle sei che la NASA ha messo a disposizione dell’Agenzia Spaziale Italiana nell’ambito dell’accordo per la consegna dei moduli logistici, Leonardo, Donatello e Raffaello. Protagonista della missione l’astronauta dell’ESA Paolo Nespoli, alla sua terza missione sulla ISS. Tra i simboli rappresentati all’interno del segno formula Terzo Paradiso, assunto come emblema del progetto, vi erano un filamento di DNA per la vita e la scienza, un libro per la cultura e l’istruzione, e la Terra stessa come emblema dell’umanità. A questa missione è stata associata un’altra iniziativa, l’app SPAC3, sviluppata da ESA con RAM Radioartemobile, in collaborazione con ASI e Cittadellarte-Fondazione Pistoletto. L’app era finalizzata a sensibilizzare la salvaguardia della vita sul nostro pianeta, coinvolgendo il pubblico nella creazione di un’opera d’arte sociale. Con SPAC3 era possibile seguire la missione, creare collage artistici con le immagini catturate dalla piattaforma da Paolo Nespoli e partecipare attivamente all’opera collettiva basata sui concetti del Terzo Paradiso. Un’iniziativa che ha permesso di avvicinare lo spazio  extraterrestre alla comunità  planetaria e diffondere i concetti di sostenibilità condividendo messaggi relativi ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, focalizzati sulle questioni globali  relative all’habitat, all’economia, alla prosperitàdel pianeta, al partenariato e alla pace preventiva.

Solo una visione chiara dell’interconnessione tra progresso scientifico, esplorazione spaziale, sostenibilità e doveri etici potrà guidare l’umanità verso un futuro in cui l’espansione nello spazio diventi un’opportunità per crescere in simbiosi con il nostro pianeta e con l’ecosistema cosmico circostante.  Il dialogo interdisciplinare e la cooperazione sono imprescindibili per massimizzare i vantaggi di questo avvincente cammino verso l’ignoto. Scienza e Arte, nelle loro molteplici forme di creare e dialogare con l’ambiente e la società, devono collaborare per contribuire al progresso della cultura, alla realizzazione di progetti di rinascita e innovazione per favorire l’opera di umanizzazione attraverso una pace preventiva.

Laboratorio 2050. La regola del 3

Laboratorio 2050, il podcast ideato da NaturaSì in collaborazione con Hublab. Alessandro Isidoro Re, giornalista e Celeste Righi Ricco, agronoma, raccontano storie e ingredienti della Sostenibilità: un passaggio di conoscenza tra le generazioni, per costruire una fertile alleanza per il futuro.

Una nuova puntata in cui affrontiamo i concetti di “Olismo” con Marco Sartorato e di “Dialettica” con il fisico e filosofo Walter Tocci. Marisa Vernelli racconta la storia dell’omonima Azienda Agricola, ed entreremo poi nei segreti delle Fragole. Infine, una lettura da “L’effetto Farfalla”.

Campus Party con Celeste Righi Ricco

” Campus Party, la più grande esperienza di innovazione e creatività al mondo per under 30, lancia Campus Party Spotlight, un format globale e totalmente digital incentrato su circolarità, sostenibilità, climate action ed energia pulita. Sul Main stage ci saranno decine di speaker internazionali, tra cui giovani leader che parleranno del ruolo che i giovani ricoprono nell’ assicurare una transizione sostenibile all’insegna dell’innovazione. Celeste Righi Ricco parteciperà all’evento come co-fondatrice e rappresentante dell’associazione Pensare Globalmente Agire Localmente, affiancata da Irene Ghaleb, vice presidente di Change For Planet, e Davide Paturno, presidente di Social Innovators. Seguiteci il 28 Gennaio dalle 19 alle 20 pm. ” Link:  https://spotlight.campus-party.org/agenda/

Celeste Righi Ricco: il clima cambia, e noi?

Trieste. Museo della Bora. Giulia Massolino intervista Celeste Righi Ricco, giovane attivista per l’ambiente. Al Museo della Bora temporaneo siamo stati contenti di affrontare anche il tema dei cambiamenti climatici, perché i musei ci tengono al mondo intorno a loro.

I segreti dell’Antartide

Celeste Righi Ricco, Responsabile Relazioni Internazionali di Pensare Globalmente Agire Localmente, intervista la giovane chimica Giuditta Celli.
Un viaggio in Antartide raccontato da una giovane ricercatrice, che ci svela i segreti che i ghiacci hanno racchiuso dentro di sé per millenni. I cambiamenti climatici sono reali, ed in parte, noi umani ne siamo responsabili

RIFIUTI CLIMA E SOSTENIBILITA’: E’ TEMPO DI AGIRE

invito


Nell’aula magna di via Ravasi, presso l’Università dell’Insubria, si è tenuta la conferenza “Rifiuti, clima e sostenibilità: è tempo di agire”, organizzata dall’Università di Varese assieme ad altre associazioni ed istituzioni nazionali e internazionali. In collegamento streaming con la sede di Como, al mattino il professor Ruggieri ha aperto il dibattito presentando il progetto Green School, promosso da Agenda21 Laghi, ormai da un decennio, in tutte le scuole della provincia di Varese e della Lombardia. L’idea è quella di “rilasciare alle scuole partecipanti una certificazione di scuola ecologica” ha spiegato Paolo Sacchiero, del comitato scientifico del progetto, attraverso la promozione di un apprendimento attivo in seguito affiancato da una fase operativa.
Nel pomeriggio gli interventi delle attiviste climatiche Celeste Righi Rocco e Roberta Bonacossa che hanno portato alla conoscenza del pubblico le loro esperienze internazionali maturate in diverse associazioni come LCOY (Local Conference of Youth). Tra queste anche il progetto di training ambientale 24hoursofreality, promosso dall’ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore. Celeste Righi Rocco, attivista e biologa, ha partecipato in maniera attiva anche allo Agenda21tenutosi di recente a Brasilia. Il docente di scienze teoriche e applicate, Fabio Conti, ha incitato il pubblico ad occuparsi personalmente del problema dei rifiuti perché questo è il primo passo per cominciare realmente a ridurne l’impatto devastante nell’ambiente. L’intervento di Fortunato D’Amico, presidente dell’associazione Pensare Globalmente Agire Localmente, ha indagato il problema delle Ecomafie, ormai sempre più evidente sui tutti i territori i italiani e in particolare, come dimostrano le statistiche di Legambiente e dei Carabinieri, in Lombardia. Lo smaltimento dei rifiuti è diventato un affare di milioni di euro e quindi assolutamente capace di attirare tutte quelle organizzazioni criminali che agiscono nei settori dell’economia dove ancora è possibile costruire pratiche o illecite. «Pensare che il cambiamento sia impossibile è il primo passo per perdere queste battaglie». Le proposte di Giulia Pesaro, docente presso l’Università dell’Insubria e il Politecnico di Milano, sono state rivolte alla necessità di incrementare l’economia circolare, la resilienza e lo sviluppo territoriale, attraverso la pratica virtuosa dell’inclusione. Bisogna ridurre lo spreco e consentire ai materiali non più utilizzabili di ritornare in circolo evitando che questi vadano ad aumentare la massa dei rifiuti destinati ad espandere la superficie di quelle enormi isole di plastica che ormai caratterizzano tutti mari del pianeta.