MESSICO – ITALIA FORUM 2021

Ornamento semantico

Advento: Pensiero e pratica costruttiva nel corpo sociale

Questo progetto consiste nel presentare una mostra legata all’ornamento in senso semantico e identitario, riunendo il lavoro di esempi rappresentativi della cultura messicana e italiana, coinvolgendo designer, artigiani, imprenditori e universitร .
Cosรฌ come l’organizzazione di una mostra, workshop e conferenze organizzate da Advento A.C. e con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura dell’Ambasciata Italiana, il Governo dello Stato di Puebla attraverso la Segreteria della Cultura di Puebla e il Museo d’Arte San Pedro.

IL PROGETTO
Questo progetto mira a rafforzare le relazioni culturali, professionali e commerciali tra Italia e Messico, con l’obiettivo di collegare azienda, designer (artista), mercato e accademia, creando cosรฌ un impatto sull’economia delle aziende che partecipano e che infine rappresentano i rispettivi paesi.
In questo modo siamo interessati a creare alleanze che permettano alle aziende italiane e messicane di costruire ponti di innovazione in diversi settori, sia dal punto di vista commerciale che culturale, aspirando a un futuro possibile e da questa piattaforma creare nuovi mercati.
Il Forum solleva nozioni come identitร , innovazione e globalizzazione.
Per questo motivo, la designer italiana Francesca Valan รจ stata invitata nell’ambito dell’evento a tenere un workshop, oltre a una conferenza intitolata “Semiotica del colore e dell’ornamento”.
Cosรฌ come la partecipazione dell’architetto Michele De Lucchi, che terrร  una serie di conferenze a Cittร  del Messico e Puebla.

PIATTAFORMA PER LA COLLABORAZIONE
La mostra sarร  inaugurata il 22 ottobre 2021 al San Pedro Museo de Arte della cittร  di Puebla.
Il workshop rivolto ad aziende, universitร , professionisti si svolgerร  dal 19 al 23 ottobre.
Organizzato e prodotto in collaborazione con le seguenti istituzioni:

โ€ข ADVENTO A.C.
โ€ข Gobierno del Estado de Puebla
โ€ข Secretarรญa de Cultura y Turismo de Puebla
โ€ข Secretarรญa de Economรญa de Puebla
โ€ข Direcciรณn de Museos Puebla
โ€ข San Pedro Museo de Arte
โ€ข Embajada Italiana en la Ciudad de Mรฉxico
โ€ข Instituto Italiano de Cultura en la Ciudad de Mรฉxico
โ€ข Fundaciรณn Michelangelo Pistoletto, Cittadellarte

Le universitร  partecipanti:

โ€ข Benemรฉrita Universidad Autรณnoma de Puebla – BUAP
โ€ข Universidad Anรกhuac Ciudad de Mรฉxico – Campus Norte
โ€ข Universidad Anรกhuac Campus Puebla
โ€ข Universidad Autรณnoma Metropolitana UAM
โ€ข Universidad del Valle de Mรฉxico UVM
โ€ข Universidad de Monterrey UDEM

SEDI UFFICIALI
Puebla:
Museo d’arte di San Pedro
Cittร  del Messico:
Istituto Italiano di Cultura, Cittร  del Messico
Universidad Anรกhuac Mรฉxico – Campus Norte (conferenze)

PARTECIPAZIONE UNIVERSITARIA
L’intenzione di coinvolgere le universitร  รจ fondamentalmente quella di creare nuove opportunitร  di collaborazione che leghino le istituzioni italiane e messicane in iniziative comuni che permettano lo scambio non solo di esperienze ma anche di idee che possano trasformarsi in progetti reali, sia a livello culturale che commerciale.
La partecipazione delle universitร  sarร  anche presentata in uno spazio curato sotto il concetto di “Quando l’arte del saper fare si incontra / Messico – Italia”, cercando di mostrare attraverso un concetto integrale che le opere esposte sono i principali protagonisti della mostra.
Lo spazio cercherร  di mostrare, museograficamente parlando, un concetto integrale in senso pedagogico come esperienza educativa.
Tutti i disegni esposti sono il prodotto di workshop organizzati da Advento A.C. e tenuti da Raymundo Sesma e Josรฉ Luis Contreras.

IMPATTO SOCIALE
L’evento mira a creare ponti tra i diversi settori economici, accademici e culturali, coinvolgendo obiettivi di innovazione nella creazione di nuovi prodotti che corrispondono a criteri ed estetica contemporanei, rafforzando l’identitร  di questi paesi.
questi paesi. Comprendere la globalizzazione nel senso della differenza e non nell’omologazione delle idee. L’innovazione come prodotto nel rispetto della sostenibilitร  e professionalizzazione. Elementi indispensabili nella creazione e proiezione del futuro negli aspetti estetici, economici e sociali.
Questo legame tra Italia e Messico ha lo scopo di associarci nella creazione responsabile a livello creativo ed economico dove i diversi settori partecipanti come i designer professionisti, gli artigiani e le aziende sono coinvolti in un obiettivo comune.
Dodici aziende parteciperanno dall’Italia e dal Messico*.

ALLEANZE STRATEGICHE
Ambasciata italiana in Messico
Istituto Italiano di Cultura di Cittร  del Messico
Camera di Commercio Italiana in Messico
Ministero degli Affari Esteri
FORBES Messico
Fondazione Cittร dellarte Pistoletto
BUAP- Benemรฉrita Universidad Autรณnoma de Puebla
Universitร  Anรกhuac Campus Puebla
Campus Nord dell’Universitร  di Anรกhuac Mรฉxico
Universitร  Metropolitana Autonoma di Azcapotzalco – UAM
Universitร  di Monterrey UDEM
Arte Artigiano Design di Gabriele Radice
Prof. Ana Marรญa Gonzรกlez Luna
Museo d’arte moderna
Secretarรญa de Cultura, Gobierno del Estado de Puebla (Segretario della Cultura, Governo dello Stato di Puebla)
Direzione dei Musei Puebla
Museo Internazionale del Barocco
Governo municipale della cittร  di Puebla
Galleria Ego Cuore
Parco Fundidora, Monterrey, N.L.
PROGRAMMA
Mostra: Ornamento semantico
Sede: Museo Internazionale del Barocco

Autori di Advento: Raymundo Sesma, Jesรบs Renterรญa, Josรฉ Luis Contreras, Violeta Cervantes, Karla Martinez, Mejรญa Gerardo Cuevas, Raรบl Lรณpez de la Cerda, Gabriela Lรณpez, Sandra Suarez, Arreola Karla Mendoza, Felix Daniel Couttolenc, Ricardo Salas, Rebecca Olmos, Soledad Galicia Argรผello Alejandra Jimรฉnez Palacios German Montalvo Alberto Kalach, Xsamy Vergara
Jesรบs Moctezuma, Alejandro Ramรญrez, Giovanni Troconni, Paula Bello, Sergio Sotelo, Jaime Martinez, Isaรญas Loaiza, Jessica Cabrera, Arturo Verastegui, Ernesto Alva, Alberto Cervantes, Baquรฉ Pablo Banderas, Pablo Kunst, Mariana Silva Mรกrquez, Alejandro Meza, Laura Elvรญra Serratos, Federico Stefanovich, Adriรกn Rosado
Autori italiani: Francesca Valan, Michele De Lucchi, Alessandro Mendini

Autori studenti: Universidad Anรกhuac Puebla:
Abigail Gushiken, Jennifer Mendoza, Michelle Capetillo, Paola Davila, Paulina Debernardi, Silvia Perez, Valeria Lopez, Daniel Garcรญa, Meredith Berber,Paula de la Barrera, Raymundo Liebano
Laboratori: Josรฉ Meza, Studio Tsimani, Laboratorio FAB DESIGN, CONTRERASALEJO, Studio Sesma, SC Design, Laboratorio di Gustavo Tanuz, Raรบl de la Cerda, Laboratorio di ossidiana
Aziende italiane:
Magis, Studio Mendini, Lechler, Cittร dellarte Fondazione Pistoletto, Studio Massimo Zucchi, Studio Francesca Valan, D Casa
Fortuny, Fabio Stramare, Antonio Arrico, Lamborgini, San Lorenzo, Faoflex, Alessi, Kartell, Pierre Cardin x Zanotta, Zanotta, Fornasetti, Missoni, Dondina studio

Aziende Messicane:
Talavera Santa Fe
Talavera Uriarte
Breuer
La Fabriquita
Blas Cernicchiaro Maimone / Integrarte Enigma Diseรฑo
Giflex
MESSICO ITALIA FORUM DIRECTORY
Organizadores: Advento A.C

Talavera Santa Fe
Talavera Uriarte
Breu
La Fabriquita
Blas Cernicchiaro Maimone / Integrarte Enigma Diseรฑo
Giflex

Curatela e direzione artistica Messico: Raymundo Sesma
Curatela e direzione artistica Italia: Francesca Valan Direzione generale: Marcela Lรณpez Enrรญquez
Co-curatore: Gabriele Radice, Fortunato D’Amico
Coordinamento: Josรฉ Luis Contreras, Violeta Cervantes Gianni, Vinciguerra Riccardo Canelli
Stampa: Sopramaresotto, Studio Lofft, Communita, Secretaria de Cultura de Puebla, Galerรญa Heart Ego


13a Florence Biennale. Feminine Eternal Change

La 13ยช Florence Biennale, ospiterร  al Padiglione Cavaniglia dal 23 al 31 ottobre 2021, lo special concept curato da Fortunato Dโ€™Amico, dal titolo Eternal Feminine Eternal Change, che ospiterร  esclusivamente le installazioni di oltre 60 artisti, selezionati dal curatore in chiave interdisciplinare e multiculturale,ย  i quali si sono impegnati a realizzare opereย individuali e collettive,ย sul tema della mostra.ย 

Il Femminino รจ stato inteso come concetto trasversale, interpretato per dare volto a indagini artistiche sensibili alle tematiche sociali, ambientali, economiche,  esplorato da punti di vista differenti,  rilevati nel largo panorama espressivo delle arti. Le proposte elaborate da performer, fotografi, pittori, scultori,  architetti, designer, musicisti, poeti, video maker, sono state selezionate dal curatore, al fine di sollecitare sul pubblico riflessioni urgenti sulla condizione contemporanea della Grande Madre, un pianeta Terra collassato sotto la pressione dellโ€™inquinamento e della cattiva gestione delle risorse, oltre che di una democrazia decadente, in un’epoca caratterizzata da economie ed epidemie globalizzate. Tra le proposte presentate dagli artisti emergono le problematiche legate allโ€™universo femminile alle soglie del terzo millennio, alle differenze culturali e di genere e alla questione LGBTQ+

Il Padiglione Cavaniglia si propone questโ€™anno  come un grande laboratorio attivo per pratiche militanti e cambiamenti responsabili e sostenibili, che  il mondo dellโ€™arte contemporanea deve necessariamente considerare, non solo da un punto di vista Estetico ma anche  Etico.

Lโ€™opera di Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese, La Bandiera del mondo- 1+1=3, che occuperร  lo spazio centrale del padiglione,  e che verra composta attraverso una performance collettiva, รจ il simbolo di questa nuova consapevolezza di responsabilitร ,  esorta a Pensare Globalmente Agire Localmente,  ad Amare le Differenze per salvare il femminino che accoglie tutte le biodiversitร : il pianeta Terra.

ARTISTI IN MOSTRA

Artiglieria – Change for Planet; Yuval Avital; Stefano Benedetti e Carlo Busetti; Marco Bertรฌn; Claudia Cantoni; Silvia Capiluppi – LenzuoliSOSpesi; Maria Cristina Carlini; Max Casacci; Giulio Ceppi; Andrea Cereda; Sara Conforti; Paola Crema; Mario De Leo; Chiara Del Sordo; Massimo Facchinetti; Valentina Facchinetti; Roberto Fallani; Andrea Felice; Manuel Felisi; Anna Ferrari e Piero Cademartori; Elia Festa; Enzo Fiore; Martina Fontana; Duilio Forte; Patrizia Benedetta Fratus; Marcella Gabbiani; Loredana Galante; Piero Gilardi; Rossella Gilli; Giuse Iannello; Pina Inferrera; Lorenzo Lucatelli; Maria Elisabetta Marelli; Max Marra; Marica Moro; Fabio Novembre; Fiammetta Parola e Ermanno Ivone; Daniela Pellegrini; Ercole Pignatelli, Giuliano Sangiorgi e Laura Zeni; Michelangelo Pistoletto e Angelo Savarese; Cristina Pistoletto; Giuseppe Portella; Sonja Quarone e Pablo Stomeo; Alfredo Rapetti Mogol “Cheope”; Giorgio e Silvia Rastelli; Paola Risoli; Paola Rizzi; Maria Francesca Rodi – Collettivo Artistico โ€œiL NODO LaChicca&LeSciureโ€; Massimo Roj; Giovanni Ronzoni; Pierangelo Russo; Ludovica Sitajolo; Mari Terauchi; Oliveiro Toscani; Barbara Uccelli; Emmanuele Villani; Fiamma Zagara.


https://www.florencebiennale.org/

XIII Florence Biennale

23 – 31 ottobre 2021
Fortezza da Basso, Firenze


Info e prenotazione

Tel. +39 055 32 49 173
Dal lunedรฌ al venerdรฌ 10.00-18.00
info@florencebiennale.org


Orario mostra

Sabato 23 – 11:30-20:00
Tutti i giorni 10:00-20.00
Lunedรฌ 25 ottobre – chiuso
Domenica 31 ultimo ingresso ore 18:00

Programma completo


Dove Siamo


Fortezza da Basso
V.le Filippo Strozzi 1
Firenze

CLIMATE CHANGE

Non solo un problema ecologico

di Chiara Crosti

In occasione dellโ€™incontro โ€œCLIMATE CHANGE. Non solo un problema ecologicoโ€, tenutosi Sabato 9 Ottobre, presso l’Auditorium San Dionigi di Vigevano, sono stati invitati a questa prima conferenza di presentazione i relatori: 

Andrea Ballonegiornalista per la Provincia Pavese, lโ€™Araldo, Senza Filtro e Tpi. Gianni Biondilloscrittore, architetto, docente universitario. Chiara Crostiattivista dellโ€™Associazione Pensare Globalmente Agire Localmente ODV . Maria Francesca Rodiartista e attivista. Massimo FacchinettiArchitetto e designer docente del Politecnico di Milano. S.E. Monsignor Maurizio GervasoniVescovo di Vigevano. Ha introdotto e coordinato il dibattito Fortunato Dโ€™Amico.

Chiara Crosti ha presentato lโ€™associazione “Pensare Globalmente Agire Localmente” e alcuni esempi di azioni concrete intraprese in ambito locale da parte di alcuni membri dellโ€™Associazione, con lโ€™intento di sensibilizzare i presenti sui temi di sostenibilitร  dellโ€™Agenda 2030, far conoscere lโ€™associazione stessa e condividere idee e progetti realizzabili su altri territori.

Di seguito una sintesi dei temi esposti:

“Lโ€™Associazione รจ nata circa due anni fa a Vigevano. I soci sono rappresentati da figure appartenenti a quella che oggi identifichiamo come CITTADINANZA ATTIVA, che operano in diversi contesti sociali e territoriali con la finalitร  condivisa di portare ad attuazione, a livello globale, quelli che sono gli obiettivi indicati dallโ€™Agenda 2030 e, a livello locale, quella di creare una comunitร  partecipativa.

Lโ€™AGENDA 2030 รจ un documento che propone uno sviluppo sostenibile e si differenzia da quelli sottoscritti nel passato  perchรฉ chiama a partecipare al cambiamento direttamente la societร  civile; il concetto di PENSARE GLOBALMENTE E AGIRE LOCALMENTE muove ognuno di noi a portare nel proprio contesto, nel proprio territorio e negli ambiti sociali di cui facciamo parte, progetti, iniziative e trasformazioni con un ruolo attivo, partendo dalla creazione di reti, proprio come indicato nellโ€™obiettivo N.17 dellโ€™Agenda ed attivando altri cittadini, istituzioni, associazioni, comitati, scuole,ecc. alla creazione di progetti condivisi per realizzare gli altri obiettivi.

Diventa quindi un approccio che si amplifica in dimensioni sempre piรนtiere, al proprio paese, cittร , e cosรฌ via creando un modello di crescita basato sui princรฌpi dello sviluppo sostenibile in termini economici, sociali ed ambientali

Lโ€™associazione attraverso il suo blog worldglocal.com raccoglie eventi, progetti, iniziative in modo da proporre testimonianze reali e concrete di come ognuno di noi possa operare in questa trasformazione sociale, economica e ambientale.

Abbiamo avviato una serie di PODCAST per dare spazio ad esperienze in ambiti diversi di cittadinanza attiva in modo da fornire una ispirazione, un punto di partenza per chi ancora non ha preso parte al cambiamento.

Nelle prime tre puntate abbiamo affrontato temi come la salute e il benessere con Roberta Massei, il Social Housing e lโ€™arte come luogo di incontro per far nascere riflessioni ed imparare a progettare insieme il futuro.

Ieri abbiamo registrato la quarta puntata incentrata sullโ€™Obiettivo n.10, โ€œRidurre le Diseguaglianzeโ€con Chiara Mignemi.

Il prossimo progetto relativo ai podcast prevederร  la creazione di connessioni tra i soci dellโ€™associazione stessa, a cui chiederemo nei prossimi mesi di condividere ai nostri microfoni i propri progetti cosรฌ anche da mantenere attiva la relazione tra tutti i componenti dellโ€™associazione.

In questo processo di co-progettazione รจ possibile partire partire da uno o piรน obiettivi e poi collegarsi a tutti gli altri poichรฉ gli obiettivi sono tutti connessi, e tutti sono chiamati a partecipare.

Di seguito alcuni esempi di cittadinanza attiva per meglio spiegare cosa si intende per attuazione dellโ€™Agenda 2030.

Nel corso di questi due anni sono stati numerosissimi gli eventi, workshop, conferenze, dibattiti, manifestazioni artistiche che hanno preso vita nei diversi territori in cui opera lโ€™associazione.

  • A Vigevano, nella strada sotterranea del Castello Sforzesco si sono susseguiti eventi basati sulla interdisciplinarietร  e temi declinati in molteplici linguaggi come il Design, lโ€™Arte, lโ€™Architettura, la Musica, la Danza, la Moda, il Teatro, la Poesia, tutti aventi lโ€™obiettivo di promuovere la partecipazione della comunitร .
  • A Trezzano sul Naviglio ho seguito personalmente diversi progetti, insieme a Silvia Vercelli, attivista dellโ€™associazione che sta lavorando a livello locale insieme a me.

Ispirate da uno dei princรฌpi guida  promossi dallโ€™Agenda 2030 per cui โ€œEโ€™ fondamentale lo sviluppo di nuovi programmi educativi per sostenere la formazione di uomini e donne in grado di diventare agenti di cambiamentoโ€sono stati realizzati:

La rubrica โ€œLa Mamma Secchionaโ€, uno spazio di dialogo, avviato insieme allโ€™Associazione โ€œLo Zainettoโ€ (per genitori e bambini nella fascia della prima infanzia), durante il periodo di lockdown, dove cโ€™รจ stata la possibilitร  di condividere spunti e approfondimenti da parte di esperti sulle differenti tematiche educative, che di volta in volta emergevano come rilevanti da parte dei genitori interessati, creare connessioni con i diversi obiettivi di sostenibilitร , costante bussola nel processo educativo e concludere poi con un invito alla riflessione e domande aperte su quelle aree potenziali di miglioramento su cui lโ€™adulto potesse intervenire nel proprio ambito familiare.

Cavalcando lโ€™onda dellโ€™interesse mostrato dai genitori rispetto a questa prima iniziativa, รจ stata poi avanzata la proposta ad un istituto scolastico del territorio di un programma piรน ampio, dal titolo “Educazione allo sviluppo sostenibile: genitori felici, figli felici, comunitร  felici“, che prevede un ciclo di 6 incontri, con interventi incentrati sulle “5P” intorno a cui ruotano gli obiettivi di sostenibilitร  e che fa leva su 4 elementi chiave:

  • Condivisione di temi di rilevanza globale e di esperienze o progetti in essere
  • Maieutica, come espediente per lโ€™acquisizione di consapevolezza, la generazione di domande nuove e lโ€™apprendimento reciproco.
  • Arte, che viene messa al servizio del sociale, non solo come strumento di trasformazione, ma anche di comunicazione, responsabilitร  sociale e sostenibilitร .
  • Multidisciplinarietร , attraverso lโ€™apprendimento di nuove competenze nelle diverse discipline proposte e la possibilitร  di metterle in relazione a differenti ambiti di applicazione

A Cusago, comune confinante a Trezzano, con altri genitori di bambini frequentanti il nidoscuola 0-6 anni Leonardo Da Vinci, con approccio educativo ispirato al metodo Reggio Children Approach, stiamo lavorando alla creazione di un Comitato di genitori per aprire un tavolo di lavoro con diversi interlocutori come lโ€™amministrazione, la dirigente scolastica e la Fondazione Reggio Children con la finalitร  di costruire insieme un percorso formativo in continuitร  anche con la scuola elementare e che risponda ai requisiti dell’istruzione di qualitร  descritta nell’Obiettivo N.4 dell’Agenda 2030 partendo dalla creazione di una comunitร  educante con caratteristiche specifiche e adatte al territorio di riferimento.

Personalmente ho partecipato insieme al comitato del mio quartiere, il Comitato Boschetto, a diverse iniziative di tipo sostenibile: per lโ€™ambiente attraverso la valorizzazione del parco di quartiere, il Parco dei Sorrisi, cercando di creare luoghi di aggregazione in un paese dove in passato la presenza della malavita รจ stata dominante per decenni ed ha sempre cercato di spezzettare e dividere, facendo perdere il senso di appartenenza dei residenti al proprio territorio dovuta anche alla mancanza di luoghi di incontro dove confrontarsi e creare insieme una realtร  locale che rispecchi le reali esigenze di chi la vive.

Insieme a Legambiente, abbiamo partecipato ad un progetto di piantumazione di 100 tuje nel nostro parco, donate dall’azienda Siapi che ha offerto in questo modo una barriera alla CO2 emessa dal transito continuo dei tir nel confinante centro logistico. Grazie allโ€™attivitร  di censimento e nomenclatura degli alberi presenti nel parco, abbiamo poi avuto occasione di istruire i bambini della vicina scuola elementare sulla biodiversitร ; a beneficio degli stessi bambini, abbiamo creato un orto didattico di discrete dimensioni, in collaborazione con lโ€™Amministrazione comunale ed Amsa che ci ha fornito il terriccio, per sensibilizzare i bambini sui temi dellโ€™agricoltura e delegato poi alle insegnanti ad affrontare questi temi in maniera piรน ampia.

Abbiamo infine partecipato ad un bando per la riqualificazione di aree comuni dismesse o non curate, per creare nuovi spazi di gioco allโ€™aperto per i bambini e percorsi di attivitร  motoria, uniti alla conoscenza dei 17 obiettivi dellโ€™Agenda 2030 attraverso il gioco.

https://comitatoboschetto.wordpress.com/

In seguito a queste esperienze io stessa ho preso consapevolezza di vivere il mio territorio con molteplici ruoli da cui mi รจ possibile attivare iniziative a favore dello sviluppo sostenibile: come residente, genitore, membro del comitato di quartiere, ho attivato iniziative per la comunitร  e come titolare di unโ€™azienda dello stesso quartiere ho partecipato ad un tavolo di lavoro di trasformazione urbanistica proposto dall’amministrazione comunale di Trezzano, finanziato dal Ministero dellโ€™Ambiente e con principale partner il Politecnico di Milano. La proposta progettuale ha previsto la creazione di una inedita rete tra le aziende trezzanesi per co-progettare proposte in sinergia con la variante del PGT, sulle linee guida dei 17 obiettivi dellโ€™Agenda 2030. Un esempio di tavolo di lavoro e modalitร  di lavoro che sarร  poi utilizzato come progetto pilota per essere applicato in altri contesti territoriali.

AP+A

In conclusione, una riflessione sul fatto che tutti gli esempi citati sopra costituiscono una prova concreta di come il processo di trasformazione abbia inizio innanzitutto con la condivisione, motivo per cui sono qui oggi a farvi questo racconto, attivando cosรฌ altri interlocutori per progettare nuovi contesti e contribuire a migliorare la propria comunitร  a livello locale e di conseguenza contribuire anche allโ€™attuazione dellโ€™AGENDA 2030 a livello globale.โ€

CLIMATE CHANGE. Non solo un problema ecologico

Auditorium San Dionigi | Fondazione di Piacenza e Vigevano 

Piazzetta Martiri della Libertร , Vigevano – PV 

Sabato 9 ottobre ore 18.00 

CLIMATE CHANGE. Non solo un problema ecologico

Pensieri, comportamenti, progetti per realizzare una vera trasformazione sostenibile

Lโ€™incontro รจ dedicato al tema della Transizione ecologica e intende spiegare ai cittadini vigevanesi quali sono oggi le urgenze e i compiti a cui รจ necessario adempiere in tempi brevi per equilibrare le sorti di un pianeta giunto ad un punto di collasso e di non ritorno ecologico. 

Milano, dal 28 settembre al 2 ottobre 2021, ha ospitato il meeting Pre-COP, preparatorio della 26^ Conferenza delle Parti, Cop26, inscritta nella Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che questโ€™anno si terrร  nel mese di novembre a Glasgow. 

La Pre-COP ha riunito un gruppo di 50 ministri dell’Ambiente ministri del clima e dellโ€™energia di un gruppo di Paesi selezionati per discutere gli aspetti politici fondamentali dei negoziati che saranno affrontati alla COP26. 

Nelle stesse giornate si รจ tenuto a Milano la Youth4Climate, il summit ufficiale dei giovani, dal titolo โ€œDriving Ambitionโ€ al quale hanno partecipato 400 giovani provenienti da tutto il mondo. Come รจ stato sottolineato da tutti gli osservatori siamo molto in ritardo rispetto agli obiettivi stabiliti dallโ€™accordo di Parigi, che prevedono un contenimento dellโ€™innalzamento della temperatura non oltre 1,5ยฐC. Ora si parla giร  di innalzare lโ€™asticella del contenimento della temperatura a 2ยฐC, visti i rallentamenti che il programma di cambiamento sostenibile sta incontrando in quasi tutto il mondo. Ma questa decisione sarebbe davvero inopportuna e certamente non si riuscirebbe a sanare la disastrosa situazione ecologica in atto. Si avvicendano in questi giorni in Italia e nel mondo i meeting di specialisti e ed esperti per proporre soluzioni tecniche utili a marginare la situazione. Ma queste soluzioni sono giร  da qualche decennio largamente conosciute dalla comunitร  internazionale, e questi dibattiti non fanno altro che generare situazioni di greenwashing, una nuova strategia di marketing per una nuova immagine accomodante che nasconde la veritร  su quello che realmente sarebbe necessario fare. 

Che non รจ solo una questione ambientale, ma anche sociale, economica, culturale, tecnologica e piรน in generale di modelli e di stili di vita che dovranno radicalmente essere modificati, lo sottolineano tutti i programmi e gli accordi sul cambiamento climatico che sono stati redatti dalla Comunitร  Europea, dalle Nazioni Unite con gli Accordi di Parigi e lโ€™Agenda 2030, ma anche la Chiesa di Papa Francesco che ha pubblicato lโ€™enciclica Laudato siโ€™

I nuovi scenari della sostenibilitร  passano inevitabilmente dalla profonda revisione delle abitudini, dalla riconfigurazione strutturale delle cittร  e dei territori. Il mondo del costruito, dallโ€™architettura al design, al paesaggio, insieme al mondo produttivo dovrร  necessariamente e velocemente cogliere le opportunitร  di rigenerazione per raggiungere gli obiettivi di rimodellazione e di profonda revisione delle abitudini per il raggiungimento dei traguardi prefissati. 


Sono stati invitati a questa prima conferenza di presentazione i relatori: 

Andrea Ballone, giornalista per la Provincia Pavese, l’Araldo, Senza Filtro e Tpi. Si occupa di lavoro e ambiente in prevalenza 

Gianni Biondillo, scrittore, architetto, docente universitario 

Chiara Crosti, attivista dellโ€™Associazione Pensare Globalmente Agire Localmente ODV 

Maria Francesca Rodi, artista e attivista 

Massimo Facchinetti, Architetto e designer docente del Politecnico di Milano 

S.E. Monsignor Maurizio Gervasoni, Vescovo di Vigevano 

Coordina: Fortunato Dโ€™Amico, Presidente di Pensare Globalmente Agire Localmente ODV 


INGRESSO GRATUITO PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA 

inviando una mail a Silviavige@libero.it 

Per assistere all’evento รจ obbligatorio essere in possesso del Green Pass in corso di validitร  e l’uso della mascherina. I posti sono numerati distanziaศ›i 

http://www.worldglocal.com

Centosettantaperottanta | What comes first? Progetto di ricerca artistica di Sara Conforti

Testo di Fortunato D’Amico

Centosettantaperottanta | What comes first? รจ un progetto di ricerca artistica di Sara Conforti.
Nato dalla collaborazione con Moleskine Foundation e ispirato dal tema del progetto educativo AtWork 2022, questo lavoro รจ diventato un installazione site e context specific, a cura di Fortunato D’Amico, ora in esposizione al VI Festival dellโ€™Outsider Art e dellโ€™Arte Irregolare, in corso a Palazzo Barolo di Torino dal 1 al 14 ottobre 2021.
Sara Conforti concepisce il lavoro artistico come momento di interpolazione e di intreccio tra la dimensione etica e quella estetica. La sua attivitร  creativa รจ strettamente connessa ad un operativitร  relazionale e ad unโ€™arte che potremmo definire di psicoanalisi interpersonale, motivata dal desiderio di portare un reale contributo al cambiamento sociale, spirituale, finalizzata al raggiungimento di una felicitร  da condividere senza sensi di colpa. Il campo di azione artistica su cui si muove Sara Conforti รจ ampio e articolato, difficile da circoscrivere nelle stereotipate visioni dellโ€™arte da salotto del Secolo breve. Il campo di indagine su cui ha scelto di approfondire le sue esperienze artistiche nellโ€™ultimo decennio transita nel misterioso mondo della fashion-sfashion a quello dellโ€™universo femminile,
spesso vittima di ingiustizie e soprusi. Anche in questo progetto di ricerca artistica, Centosettantaperottanta | What comes first?, di fatto realizzato durante lโ€™emergenza pandemica, sono state coinvolte diverse associazioni e Comunitร , attivate attraverso i workshop che si sono
tenuti sia in modalitร  remota che in presenza, e hanno visto la partecipazione di ben 70 persone.


Eโ€™ stato un serio impegno di militanza artistica messo in atto per mezzo di pratiche condivise, utili a districare la matassa dei nodi e dei sentimenti attorno ai quali si addensano i blocchi annodati dei fili, intesi anche come feelings, che se non sono slegati e liberati impediscono agli stati emozionali inibitori del benessere interiore di dissolversi, annullarsi o trasformarsi in pratiche di guarigione.
Insieme allโ€™impianto strutturale sopra descritto, su cui si fondano le pratiche artistiche di Sara Conforti, convive, in modo altrettanto sistematico, anche quello piรน prettamente semantico, con una decisa predisposizione verso lโ€™aspetto, poetico, magico-simbolico, mitologico. Cosรฌ, nella sua modalitร  installativa di porsi al pubblico, Centosettantaperottanta | What comes first? si presenta come
unโ€™ulteriore occasione per indagare un mondo parallelo a quello dellโ€™apparenza, ed esplorare universi di conoscenze eteree, spesso tralasciati dalla prassi artistica contemporanea. A seguito di poche e semplici regole il pubblico potrร  interagire con le opere, i ricami rilegati nel libro di fortuna ed i taccuini realizzati dalle partecipanti ai workshop, tirando a sorte un numero da un insieme di piccoli sassi cifrati. Lโ€™utente potrร  cosรฌ rivolgere verso sรฉ stesso la domanda what comes first? Cosa viene prima? Verrร  cosรฌ incoraggiato ad aprire il libro ed a scoprire una possibile risposta da approfondire accedendo alla lettura del taccuino cifrato e realizzato da una delle protagoniste verso la quale รจ stato inevitabilmente trascinato dalla sorte. Egli dovrร  entrare in empatia con una storia scritta e istoriata da una sconosciuta e dovrร  trarne auspici riferendoli ad una situazione di vita che gli appartiene.

Sara Conforti giocando con le regole della sorte richiama ai cosiddetti Libri della Fortuna in gran voga nel periodo del Rinascimento, compilati per gli aristocratici per i personaggi dellโ€™allora nascente borghesie, da parte di studiosi, docenti universitari, filosofi. Quello che ora puรฒ sembrare eccentrico ed esoterico รจ stato invece propedeutico alla formazione di una cultura umanistica interdisciplinare nel periodo della rinascita, per la capacitร  di trovare analogie e produrre visioni di conoscenza e di rielaborazione inaspettate. Nel Rinascimento, infatti si assiste al fiorire di un rinovato interesse per il Mito, lโ€™Astrologia, la Cabala, la Geometria, lโ€™Alchimia, i Tarocchi. La diffusione della stampa consentรฌ una larga diffusione della cultura filosofica in generale di quella scientifica e analitica. Questo fu possibile, in unโ€™epoca in cui la fotografia era ancora la protagonista della produzione libraria, grazie alle arti grafiche, che ebbero grande sviluppo proprio in questo periodo. Utilizzando tecniche in gran parte artigianali, gli editori, insieme agli autori e ai grafici, riuscirono a dare corpo e visione a teoremi, a volte difficili da comprendere, espressi dal contenuto dalle parole scritte e facilitati dallโ€™uso delle immagini.

E questo senza ricorrere alla tecnica pittorica tradizionale, ideale per l’istorizzazione delle parte architettoniche, ma certo non compatibili con la produzione editoriale di tipo seriale. Insieme ai filosofi classici e agli scienziati del passato, Platone, Aristotele, Pitagora, Plutarco, Euclide, Torquato Severino Boezio, e tanti altri, emergono anche i nomi degli autori contemporanei del rinascimento, tra i quali quelli di Leonardo, Fibonacci, Leon Battista Alberti, Giovanni Pico della Mirandola. In questo periodo scienza, filosofia e arte incrociano i loro percorsi in chiave multiculturale nelle produzioni editoriali delle prime case editrici, come Aldo Manunzio a Venezia, che tra le altre cose pubblicherร  il Triompho di Fortuna di Sigismondo Fanti nel 1526, di recente riscoperto da Renucio Boscolo, in cui insieme le quartine profetiche sono accompagnate dallโ€™immagine di unโ€™oroscopo realizzato su base quadrata. Eโ€™ un anticipo straordinario, e anche piรน completo rispetto alle quartine o alle sestine, del libro di profezie piรน famoso dal mondo, Le Centurie di Nostradamus, pubblicate anni dopo, nel 1555, ma, senza lโ€™ausilio di immagini a commento del testo. Il libro di sorte che anticipa entrambe le pubblicazioni e di Lorenzo Gualtieri detto Spirito, scritto nel 1482; il libro fu miniato solo nel primo decennio del XVI secolo, da artisti umbri provenienti dalla scuola del Perugino e del Raffaello.

Ne seguiranno molti altri, ma qui non รจ possibile recensirli tutti, ma ci รจ utile ricordare che i Libri di Sorte o di Fortuna sono caratterizzati dalla formulazione di una domanda e dalla ricerca di una conseguente risposta che possa chiarire le trame e i fili del destino. Allora come non collocare Centosettantaperottanta | What comes first?, e l’esperienza artistica di Sara Conforti nel file rouge di una cultura artistica umanistica che tesse e disfa tele, rigenera il mito dei viaggi di conoscenza mistica, straordinari voli che ci guidano verso la comprensione del Sรจ e dellโ€™Universo in cui galleggiano i destini umani? Lโ€™augurio non puรฒ che essere, per tutti i curiosi e gli intrepidi che decideranno di affrontare il viaggi di ventura insieme a Sara Conforti e alla sua arte combinatoria, che uno solo: Buona Fortuna.


Sara Conforti (Torino – 1973)
Sara Conforti รจ unโ€™artista militante – attivista. La sua pratica esplora le complessitร  del tessuto sociale e di genere unitamente a tematiche sociali, politiche e ambientali. Autrice di progetti performativi, di ricerca artistica e di scultura sociale che hanno come focus lโ€™abito che da oggetto-simbolo della nostra vorace societร  del consumo, diventa soggetto-perno capace di stimolare riflessioni profonde intorno all’identitร  individuale e collettiva grazie alla riattivazione del processo di reminiscenza. Una pratica per la costruzione di processualitร  condivise, mnemoniche e manuali che passano dalla dimensione biografica e confluiscono in opere corali per la generazione di nuovi rituali e legami. Per guardare insieme gli ingranaggi di questo tempo di mezzo che non riesce piรน a sopportare nulla che duri e
rappresentato cosรฌ minutamente dal rapporto spaziale e temporale con i nostri indumenti. Un impegno morale e politico che Sara Conforti persegue grazie alla funzione salvifica di quell’arte che si lega alla comunitร  e che si pone al centro di luoghi e momenti in cui il gruppo si riconosce e costruisce relazioni. Una necessitร  che si rivolge alle contingenze del tempo presente con profonde riflessioni e mappature che coinvolgono habitus e abito nel terreno dellโ€™arte antropologica. Lโ€™indumento si fa totem e diventa cosรฌ elemento privilegiato di una ricerca nel sociale e per il sociale volta alla raccolta di tasselli per la rilettura di quellโ€™eterna ricerca di armonia tra lโ€™umanitร  e la disumanitร  dei gesti quotidiani. Uno dei tanti รจ il feroce acquisto compulsivo contemporaneo. Per questo, da quasi un ventennio, Sara persegue i suoi studi volti alla comprensione del complesso sistema moda, dei suoi impatti sociali, sanitari, ambientali e psicologici per generare un prisma di conoscenze che definisce la sua pratica artistica indirizzata alla ricerca di forme di preservazione dei valori e dei diritti umani. Per Sara Conforti i nostri abiti sono metafore, sintomi o motori di scelte – di identitร  perdute o ritrovate – testimoni di luoghi, rappresentanti ufficiali di stereotipi, di traumi, di gioie. La sua pratica – la sua poetica – si articola intorno al centro vuoto del sistema moda attraverso un’esplorazione sulla semantica della vestizione come fenomeno che caratterizza una societร  contemporanea alla ricerca di identitร . Conduce la sua indagine attraverso il progetto Centosettantaperottanta inaugurato negli spazi del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea nel 2012. Titolo che deriva dalla misurazione di una camicia โ€œda uomoโ€, ma che identifica uno spazio di esplorazione dedicato allโ€™ universo femminile dove il valore pubblico e privato della memoria e del vissuto incontra la possibilitร  di svelarsi. Centosettantaperottanta รจ una prassi tassonomica che declina e moltiplica i diversi capitoli di una ricerca che scava nei guardaroba per cercare e condividere risposte. Diretta conseguenza delle indagini di Centosettantaperottanta รจ infatti il progetto performativo 13600HZ Concert for sewing machines che dal 2013 lโ€™artista costruisce attorno al suono delle macchine per cucire. Ogni volta un Tableau Vivant site specific focalizzato sul tema della ricerca genera una nuova costruzione scenica. Un lavoro corale in cui le partecipanti ai workshop vengono ulteriormente coinvolte nellโ€™espressione corporea e drammaturgica per elaborare i contenuti delle proprie indagini personali che confluiscono nellโ€™atto performativo. Lโ€™agire e la spettacolarizzazione delle riflessioni diventano gesto politico e di consapevole denuncia rivolta alle distorsioni produttive del fashion system che fagocita identitร . Per colmare il gap informativo rispetto agli impatti ambientali, sociali del turbo sistema moda Sara Conforti nel 2011, fonda hรฒferlab ass. cult. Piattaforma multidisciplinare per connettere la cultura della moda etica con il sistema sociale, artistico e produttivo; per stimolare il dibattito sui principali driver di innovazione sostenibile portandoli allโ€™attenzione di unโ€™opinione pubblica sempre piรน consapevole delle criticitร  ambientali e sociali del sistema globale della moda. Con un lavoro in networking con importanti stakeholder della cultura, dellโ€™istruzione e della produzione presenti sul territorio regionale e nazionale hรฒferlab ass. cult. organizza workshop, corsi di formazione, incontri, seminari, convegni e rassegne periodiche per stimolare un cambiamento nello stile di vita, consumo e produzione a favore di modelli piรน responsabili e rispettosi dei diritti umani e dellโ€™ambiente. Il volano per una diretta azione educativa itinerante รจ il progetto ร nticasartoriaerrante laboratori nomadi per una moda sostenibile dedicato al circular-design e allโ€™auto produzione. Un network al femminile per aprire un โ€œdiscutereโ€ critico attraverso un fare artistico e manuale per amplificare il protagonismo femminile nelle scuole, nel cuore dei quartieri cittadini, nelle periferie, nelle piazze, nei luoghi di aggregazione, ma anche nei luoghi di cura e di marginalitร  dove il perseguimento del riscatto di genere si esprime con forza e coraggio travolgenti: centri di accoglienza, centri psichiatrici, carceri, centri oncologici, comunitร  terapeutiche. Quelle cittร  invisibili dove รจ fondamentale saper praticare il passo di fianco e dove lโ€™approccio arte e welfare entra nella
relazione dโ€™aiuto per rispondere allโ€™urgenza. Nel 2017 Sara Conforti fonda Lalร geatelier – Dispositivi Vestimentari. Un progetto per la ricollocazione sociale e professionale dedicato a donne in stato di fragilitร  che coniuga arte, moda e produzione, didattica e cura, territorio, responsabilitร  sociale d’impresa ed economia circolare per la produzione di Capsule Collection in Upcycling. Realizzato in cooperazione con Fragole Celesti – Comunitร  doppia diagnosi femminile per la cura di abusi, maltrattamenti e violenze e Fermata dโ€™Autobus onlus beneficia del patrocinio dellโ€™associazione Tessile e Salute e del coinvolgimento delle aziende tessili dellโ€™eccellenza biellese certificate.
http://www.saraconforti.net

ALDO PALLANZA. Movimenti dinamici e altri astrattismi



Aldo Pallanza nasce in una famiglia di calzolai a Vigevano, ma giร  da bambino mostra un grande talento per il disegno e in generale per i lavori artistici. Nelle vacanze estive va ad aiutare i decoratori locali dai quali acquisisce le tecniche e capacitร  lavorative. Si diploma con il professor Luigi Barni, allโ€™Istituto Arti e Mestieri Roncalli vincendo anche un premio, che gli avrebbe garantito lโ€™accesso allโ€™Accademia di Brera che perรฒ non frequenterร  perchรฉ il padre gli impone di iniziare a lavorare nellโ€™azienda di famiglia. In breve diventerร  un apprezzatissimo โ€œdesignerโ€ della calzatura, anche se nellโ€™Italia di allora alla sua professione si attribuiva il titolo di โ€œmodellistaโ€. Lavorerร  per decenni alla creazione di scarpe che verranno indossate da milioni di donne in tutto il mondo.

Dallโ€™universo femminile estrapola โ€œlโ€™anima del sentireโ€ e dellโ€™emozione; questo gli permetterร  di stabilire un dialogo profondo con quelle sensibilitร  del gusto che altri non sono mai riusciti a eguagliare. La trasposizione di questโ€™abilitร  รจ evidente anche nel suo percorso artistico, completamente connesso allโ€™universo di conoscenze tecniche e creative di cui รจ stato portatore. Una caratteristica che lo ha reso esigente e anche diverso dagli altri artisti che hanno operato in Lomellina negli anni in cui decide di confrontarsi con loro e di proporsi per oltre un decennio in alcune mostre collettive. Sarร  determinante in questo senso la sua amicizia con Fulvio Belmontesi, artista marchigiano, uno dei protagonisti dellโ€™arte geometrica lombarda che gravitava attorno alla Galleria Sincron di Brescia, anche lui residente a Vigevano per la sua lunga collaborazione con lโ€™industria della calzatura, che lo spingerร  a estremizzare le ricerche sullโ€™arte astratta. Unโ€™amicizia che sfocerร  in un contenzioso che avrebbe portato allโ€™abbandono da parte di Aldo Pallanza di ogni esibizione pubblica. Deluso da questa vicenda, dalle attivitร  espositive e dalla necessitร  di confrontarsi con altri artisti, decide di continuare a sperimentare da solo.


ALDO PALLANZA

Aldo Pallanza non era un โ€œmodaiolo dellโ€™arteโ€ anche se il suo mestiere di designer induce a considerarlo tale. Potremmo dire invece che era unโ€™inventore di โ€œmodaโ€ e con le sue calzature ha certamente influenzato il gusto estetico di quegli anni che a partire dalla scarpa contagiava il resto dellโ€™abbigliamento, le tappezzerie di casa, lo stile di vita e con esso lโ€™immaginario su cui ci siamo formati noi cittadini di questo millennio.

Nel 1989 vince il 3ยฐTrofeo Sacro Cuore, concorso nazionale di Pittura e Grafica presso la chiesa Sacro Cuore di Vigevano: inaugura la stagione della sua presenza agli eventi artistici.

Numerose sono state negli anni le partecipazioni a mostre collettive, tra le personali da ricordare le piรน importanti: nel 1994, 1995 e 1996 alla Galleria Sincron di Brescia; nel 1996, la mostra antologica presso palazzo Roncalli di Vigevano, le mostre allo studio dโ€™arte La Corte di Abbiategrasso, al Palazzo Del Moro di Mortara, alla Sala delle Colonne di Corbetta, allo studio Web Agency Area51Lab di Milano e nella chiesa delle Sacramentine di Vigevano.

Nel 2006, la personale รจ stata ospitata nella Sala dellโ€™Affresco del Castello di Vigevano, durante la manifestazione Elementi Musicali.

Le sue opere sono esposte negli Emirati Arabi presso lo Sharjah Art Museum, a New York al Museum of Modern Art, e a Caracas presso la Galleria Graphica.

La sua carriera, iniziata con le prime tempere nel 1930, si conclude con le sua ultima serie di opere nel 2014.

(Rita Viarenghi)


ALDO PALLANZA. MOVIMENTI DINAMICI E ALTRI ASTRATTISMI

a cura di Fortunato Dโ€™Amico

Strada Sotterranea del Castello Visconteo e SforzescoPortone di via XX Settembre

dal 4 al 22 settembre 2021

Patrocinio: Comune di Vigevano

Catalogo: Editoriale Giorgio Mondadori

Inaugurazione: Sabato 4 settembre ore 17.00

Orari di apertura: sabato e domenica ore 10.00 – 12.30 e 15.00 – 19.00

Ingresso libero


NON C’E’ DUE SENZA TRE

Sabato 31 luglio 2021, alle ore 18.30,ย all’interno dell’affascinante cornice delย Castello Visconteo Sforzesco di Vigevanoย si terrร , nella Strada Sotterranea – finalmente in presenza, e con la partecipazione speciale diย Fortunato D’Amicoย eย Alfredo Rapetti Mogolย โ€“ la presentazione della Season 03 del progetto curatorialeย Abbi cura di te, concepito daย ย Giulia Muraย eย Maddalena d’Alfonsoย durante il primissimo lockdown, nella primavera 2020,ย ย come strumento creativo per affrontare le difficoltร  dell’isolamento coatto.ย 

Lo spazio domestico, infatti, col passare dei mesi e il comparto culturale completamente congelato, รจ divenuto scenografia di nuove ritualitร , private ma soprattutto pubbliche. Lo spazio dove dare sfogo alla creativitร , dove inventare, riscoprire, riflettere, dare vita ad esperimenti, imposti dal nuovo passo lento globale. Un modo per continuare a nutrire lo spirito a fronte delle tante privazioni, in primis sociali e culturali, intessendo relazioni differenti con l’intorno: se le mostre non possono svolgersi ed essere visitate nei loro luoghi deputati, allora, valeva la pena trovare il modo per farle uguale, ma in autonomia. 

Prodotto in sinergia tra Mdโ€™A Design Agency (Milano) e Superficial Studio (Roma),  Abbi cura di te โ€“ che finora ha pubblicato, sul suo profilo Instagram @abbicuradite_2020, 60 contributi, nazionali e internazionali – rappresenta una riflessione sul ruolo della creativitร  diffusa scaturita dalle curiositร  e competenze delle diverse agenzie, quella romana e quella milanese. 

I venti contributi della Season 03 aggiungono un ulteriore tassello di valore al progetto, che nel tempo sempre di piรน ha rappresentato una vera e propria mappatura di resilienza, coraggio e creativitร , mettendo in luce una community trasversale, diffusa e molto sensibile. 

La  disclosure dei contributi prosegue progressivamente a blocchetti di venti lavori per stagione. La quarta partirร  a settembre e sarร  rivolta a temi nuovi, come l’internazionalitร , l’inclusivitร  e la gender equality. A curarla, insieme al team originario, anche Farah Piriye,  curatrice london based. 

/ CONTRIBUTORS (until now)

STUDIO ALGORITMO, GIACOMO ARDESIO, NAZANIN BEHROOZIAN, FRANCESCA BRIZZI, EMANUELE CAPPELLI, VALERIA CARULLO, ROSSELLA CARUSO, DANUSA CASTRO, STAVROS CHRAS, VINCENZO CORVINO, SAMUEL COLLE DOMINGUEZ MALDONADO, ERNESTO D’ALFONSO, FORTUNATO D’AMICO, LORENZO DEGLI ESPOSTI , ENRICO DELITALA, MARCO DOLERA, ELENA DONAGGIO, ALICE FALCO, NAZIN FARAHBOD, ALFONSO FEMIA, MARZIA FERRARI, IMMACOLATA CONCEZIONE FORINO, MARIA FRATELLI, JACOPO GALLI, LUCA GAROFALO, JUAN ALONSO GORDOA, MARICA GUCCINI, JEAN HILGERSOM, DINULLAH IBRAHIM, MARCO INTROINI, IOCOSE PREMIUM, BEGUM KADIOGLU, ALESSANDRO KRAUS, JACQUES LEENHARDT, CRISTIANO LEONE,  FRANCESCA LIBERATORE, ELENA LO PRESTI, LUCA LUPO, ROBERTO MALFATTI, YURI MASTROMATTEI, COLLETTIVO METADIAPASON, MARCO MILIA, MARCO MINOJA, ARUN MIRCHANDANI, MYP CREATTIVI PROJECT, PAOLA MULAZZANI, AZALEA NAZEMI, RATNA ODATA, INGRID PAOLETTI, CLAUDIA PIGNATALE, FARAH PIRIYE, LORENZO PIAZZI, LUIGI PRESTINENZA PUGLISI, RADMEHR RADZAGHI, ANDREA RUSSO, PINO SCAGLIONE, TILLY SLIGHT, GIORGIO TARTARO, RAFFAELLA TROCCHIANESI, ELIZABETH ZHIVKOVA.

/ PARTNERS : ICAMT (International Committee for Architecture and Museum Techniques) / ICOM ITALIA ( International Council of Museums) / FARM CULTURAL PARK / VENTO & ASSOCIATI / MARIOTTI FULGET / ALLESTIMENTI PORTA NUOVA / YOURSTORY / CHIRALE / EASY HOLIDAYS

/ MEDIA PARTNER : ARTRIBUNE

Contatti

info@abbicuradite2020.com

www.abbicuradite2020.com

EARTHPHONIA. Le voci della terra

di Chiara Crosti

Nel contesto della mostra di Alfredo Rapetti Mogol, abbiamo incontrato Max Casacci, chitarrista italiano, produttore e fondatore dei Subsonica.
Ci presenta il suo libro “Earthphonia. Le voci della terra”, testi accompagnati da brani sonori che si acquisiscono semplicemente attraverso il QRcode a fianco al titolo di ogni capitolo, accompagnando la lettura con composizioni sonore riprodotte direttamente da Spotify oppure al contrario sonoritร  accompagnate da testi che raccontano la provenienza del suono e ne svelano la sua natura, un viaggio verso la sua pura essenza, l’atto creativo dell’autore diviene mezzo con cui indagare la natura per conoscere e riconoscerci.
Un libro multimediale fin dalla copertina che collegandosi al profilo istagram di Max Casacci ci proietta nella dimensione della realtร  aumentata.
Earthphonia รจ il risultato di un percorso di ricerca di suoni prodotti dalla natura, un viaggio alla scoperta di luoghi che conservano un’antica sacralitร  dove esistono pietre che diventano “…unโ€™orchestra preistorica che attendeva di essere suonata”.
Max Casacci dapprima raccoglie suoni provenineti dai mondi che costituiscono i 4 elementi dellโ€™Universo: Acqua , Terra, Fuoco e Aria e li trasforma in strumenti musicali; attraverso un sintetizzatore li campiona e poi compone nuove trame, dando vita a strumenti inediti come il pianoforte costituito dai suoni emessi dalle balene, flauti e batterie e motli altri strumenti che prendono vita ad esempio dal battito delle ali delle api o dal suono di un fiume filtrato dalla geometria di unโ€™opera dโ€™arteโ€ฆun vero alchimista che come Alfredo Rapetti Mogol si pone allโ€™ascolto, lโ€™uno di suoni provenienti dalla natura e l’altro del suono inteso come verbo= parolaโ€ฆdapprima scomponendolo e poi inserendolo in un processo creativo che lo porta a far parte di un racconto, di una canzone, di un suono che si fa racconto, plasmando nuovi mondi e riscoprendo archetipi sonori, riconnettendoci con la natura e rivitalizzando le nostre radici, quelle che ci riportano in relazione con la natura e con il principio di tutto lโ€™Universo che ha generato tutte le forme di vita: il Suono.

ALFREDO RAPETTI MOGOL. LE MIE PAROLE

di Valentina Facchinetti

Alfredo Rapetti Mogol, in arte Cheope, noto autore di testi musicati, pittore e scultore italiano espone al castello sforzesco di Vigevano in provincia di Pavia, alcune delle sue opere riunite in una mostra curata da Fortunato Dโ€™Amico.
La mostra intitolata โ€œLe Mie Paroleโ€ espone le sue opere contraddistinte dal tema di scomposizione alfabetica, lasciando allโ€™osservatore il compito di ricomporre la frase e comprenderla.
Lโ€™obiettivo principale, come ha raccontato lui stesso allโ€™inaugurazione della mostra รจ quello di dare un nuovo senso a frasi semplici, che conosciamo tutti, sia dal punto di vista estetico che concettuale, dividendole in isole letterarie in modo che trascendano lo spazio e il tempo attuale.
Data la sua prolifera carriera di autore risulta naturale che le sue opere rimangano nellโ€™ambito del linguaggio e del suono. Una scomposizione alfabetica, la sua, che a tratti lascia trasparire un ritmo e una musicalitร  visiva che ricorda la metrica della poesia.
Come racconta lui stesso durante il workshop introduttivo Scrivere una canzone, nella sua vita lโ€™arte gioca un ruolo di mantra e ispirazione; se normalmente in musica si ritrova a collaborare con altri artisti, lo spazio creativo del suo studio diventa un momento individuale, dove si ritrova con se stesso e le sue creazioni pittoriche.