Esplorando L’Inquietudine Visiva: La Mostra Fotografica di Roger Ballen e Joel-Peter Witkin a Castel Ivano
Nel suggestivo scenario della cornice medievale di Castel Ivano, in Trentino, ha preso vita una delle prime mostre in Italia del tour internazionale di Roger Ballen e Joel-Peter Witkin. Dal 16 marzo al 13 aprile 2024, l’esposizione “The Uncanny Lens/ La Lente Inquietante” ha aperto le porte agli amanti dell’arte per un viaggio nella mente e nella creativitร di due maestri della fotografia in bianco e nero. Curata da Fortunato D’Amico e organizzata dall’associazione culturale Chirone con la direzione artistica di Fulvio de Pellegrin e Paolo Dolzan, questa mostra unica ha presentato 60 opere fotografiche, 30 per ciascun artista, che abbracciano decenni di carriera eccelsa.
Nel meraviglioso catalogo della mostra curato da Fallone Editore, contributi critici di autori illustri come i filosofi Sergio Fabio Berardini e Alessio Caliandro, il poeta Michelangelo Zizzi, e i critici Fiorenzo Degasperi e Mauro Zanchi hanno arricchito l’esperienza artistica. “The Uncanny Lens/ La Lente Inquietante” si propone di sfidare gli spettatori a esplorare l’inconscio attraverso l’inesauribile potenza della fotografia. Le opere di Witkin e Ballen, con il loro approccio non convenzionale alla condizione umana, alla psiche e al grottesco, aprono le porte a un nuovo mondo di percezioni e interpretazioni. L’aspetto perturbante delle immagini non fa che rinforzare l’impatto delle opere, creando un viaggio visivo e mentale unico e coinvolgente.
Attraverso la mostra, emerge chiaramente il profondo dialogo instaurato negli anni tra due giganti della fotografia. Joel-Peter Witkin, con le sue nature morte straordinarie e grottesche, e Roger Ballen, con il suo vocabolario visivo intriso di elementi decadenti e surreali, offrono uno spaccato unico e affascinante della condizione umana e della creativitร umana. Ballen, con la sua importante carriera iniziata nel campo della fotografia documentaria e evolutasi verso mondi romanzati complessi e suggestivi, si distingue per i suoi “psicodrammi esistenziali” che esplorano il subconscio e le emozioni represse. Witkin, d’altro canto, con le sue tableaux elaborate e provocatorie, sfida costantemente i concetti di bellezza e normalitร , portando l’osservatore in un viaggio nell’inquietante e nell’inaspettato. Il sostegno del Comune di Ivano-Fracena e di vari enti e sponsor ha reso possibile questa straordinaria esposizione che, gemellata con la mostra “Comunicare con l’Invisibile/ Tรจchne, spirito, idea”, si pone come un tassello fondamentale nel panorama artistico contemporaneo.
INVENTARE, INNOVARE, PARTECIPARE: sono queste le azioni che Emma Watson ci suggerisce in questo video per contribuire ad attuare i 17 obiettivi dellโAgenda 2030.
Puรฒ sembrare una missione difficile da raggiungere ma se ognuno di noi si focalizza nell’ agire nel luogo in cui vive, collaborando e coinvolgendo le realtร esistenti nel proprio territorio, le associazioni, le istituzioni e i cittadini, allora il traguardo รจ piรน vicino.
Nella giornata di ieri รจ stato presentato il report “Sviluppo sostenibile”: l’ Italia รจ fuori linea rispetto ai 17 obiettivi da centrare entro il 2030. Per sei obiettivi la situazione รจ addirittura peggiorata, per tre รจ stabile e per otto si registrano miglioramenti contenuti; lo segnala Enrico Giovannini, direttore scientifico dellโAsvis, alla presentazione dellโottavo rapporto Asvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile)โLโItalia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibileโ, lo strumento con cui lโAlleanza analizza annualmente lo stato di avanzamento del Paese verso la realizzazione dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dellโAgenda 2030 delle Nazioni unite.
A Trezzano sul Naviglio, attraverso la mostra interdisciplinare โ Il Bosone di Higgs. Tra arte Scienza e trascendenza” curata da Chiara Crosti e Fortunato D’Amico, allestita presso il Punto Expo, abbiamo provato ad attuare questi principi mettendo in relazione cittadini, associazioni, istituzioni, scuole e aziende.
La mostra si รจ appena conclusa e ha visto una partecipazione di pubblico oltre ad ogni aspettativa; gli incontri in programma sono stati animati da relatori di diversa provenienze e da una sala sempre gremita di visitatori eterogenei sia per etร che per motivazioni per cui si sono trovati che li hanno spinti a raggiungere lo spazio espositivo ai bordi del Naviglio e seguire i dibattiti e gli appuntamenti proposti durante la settimana in cui รจ stata aperta la mostra, scambiandosi riflessioni e proiezioni future.
Questa mostra nasce lo scorso anno a Vigevano, in occasione dell’anniversario della scoperta del bosone di Higgs, esattamente il 4 luglio 2012; attraverso la nostra Associazione Pensare Globalmente e Agire localmente ha preso forma, nella Sotteranea del Castello Sforzesco Visconteo di Vigevano, questo racconto scaturito dall’incontro tra Valerio Grassi, fisico e co-scopritore del bosone di Higgs al CERN e Giuseppe Portella, artista che aveva giร da alcuni anni lavorato attraverso la sua arte, sugli interrogativi proposti dalla mostra: Qual รจ l’origine del nostro universo e quali sono gli archetipi e le dinamiche che ne governano il suo sviluppo futuro?
Gli ospiti che abbiamo chiamato a partecipare a questo dialogo ci hanno dato punti di vista differenti, attraverso linguaggi differenti, in un confronto interdisciplinare, grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale che ha accolto questo progetto presentato dal Comitato di Quartiere Boschetto.
L’inaugurazione della mostra ha avuto come protagonisti, oltre a Valerio Grassi e Giuseppe Portella, la musicista e compositrice Sandra Conte, che ha selezionato ed seguito alcuni brani di Mozart e Bach, costruiti su canoni matematici, ridando voce al pianoforte del 1930 restaurato pochi anni fa e collocato al Punto Expo e commentando ogni brano collegandosi anche alle tematiche del riuso e restauro degli strumenti legato al risparmio delle risorse e a buone pratiche di sotenibilitร ambientale – OBIETTIVO N.11 CITTA’ E COMUNITA’ SOSTENIBILI
Nei giorni seguenti Marco Potenza, professore associato dipartimento di Fisica Universitร degli Studi di Milano, ci ha portato in Antartide dove ha condotto in piรน riprese delle ricerche sulle particelle: attraverso il carotaggio dei ghiacci e l’analisi delle polveri naturalmente depositatesi nel corso dei secoli, ha esaminato la quantitร enormi di informazioni che contengono riguardo le condizioni climatiche dei secoli passati del nostro Pianeta, fornendo dati utili al LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO – OBIETTIVO N. 13 โฆ un’esperienza paragonabile a quella degli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale viste le condizioni estreme in cui si รจ trovato ad operare e il viaggio lungo e complesso per raggiungere il luogo delle sue ricerche.
Antonella Quacchia, che ha ricoperto il ruolo di Director of Digital Communications alla ILO e ha lavorato al CERN nella Divisione del centro di Calcolo invece ci ha descritto dei primi anni ’80 dove ha svolto attivitร di ricerca al centro di calcolo, un punto di vista al femminile in tempi in cui a PARITA’ DI GENERE – OBIETTIVO N.5 era ancora una utopia. Il CERN oggi รจ un luogo in cui uomini e donne lavorano e collaborarono a pari livello e questo grazie anche a chi ha creduto che questo potesse essere possibile, ad evidenziare questo risultato รจ l’attuale carica di direttore del Cern affidata a Fabiola Gianotti e ricoperta con grande professionalitร e competenza tanto da essere stata rinominata giร due volte.
Valerio Grassi e Umberto De Sanctis invece ci hanno accompagnato alla scoperta del mondo delle particelle dell’infinitamente piccolo, con un linguaggio semplice e comprensibile siamo diventati tutti un pรฒ piรน scienziati fino a comprendere i fenomeni che ci permettono di essere vivi, ad avere un corpo che ci contiene. Infine ci hanno parlato di come l’INNOVAZIONE soprattutto tecnologica – OBIETTIVO N.9 abbia permesso di scoprire sempre piรน particelle e accrescere la conoscenza l’indagine dellโinfinitamente piccolo per scoprire lโorigine dellโinfinitamente grande, del nostro Universo, di come si sia generato e quali siano le leggi che governano il suo divenire.
La mostra si รจ conclusa con una panoramica sullโIntelligenza artificiale, raccontata da Umberto Gelati che ha delineato con chiarezza e imparzialitร questo tema ormai cosรฌ presente nelle nostre vite ma ancora per molti non definibile.
Trezzano quindi รจ stato il palcoscenico di invenzioni, innovazioni ma sopratttuto di PARTECIPAZIONE e PARTENRSHIP – OBIETTIVO N.17
Un piccolo comune che va verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, Pensando globalmente e agendo localmente grazie alla partecipazione di tutta la societร civile e dimostrando che c’รจ un grande interesse su questi temi, che esiste un pubblico in cerca di occasioni come queste per confrontarsi e relazionarsi su come costruire un futuro sostenibile per noi e per le prossime generazioni.
I 17 obiettivi dell’Agenda 2030 sono tutti collegati e devono essere portati avanti tutti insieme; in questo momento storico richiama la nostra attenzione l’OBIETTIVO n.16 “PACE. Promuovere societร pacifiche e piรน inclusive per uno sviluppo sostenibile” che รจ anche uno dei 5 concetti chiave dello sviluppo sostenibile (le 5 P) sembra essere quello su cui รจ necessario concentrare maggiormente le energie di ognuno di noi per mettere
Il catalogo realizzato in occasione di questa mostra si apre con il commento del Sindaco di Trezzano sul Naviglio, Fabio Bottero e dell’Assessora alla cultura Beatrice Ventacoli:
“Dieci anni dalla scoperta del Bosone di Higgs: un qualcosa che non si vede a occhio nudo, ma lascia traccia, scava solchi, muove idee, scavalca muri per costruire ponti. Ci troviamo davanti alla base concreta del vero senso del nostro esistere? E il tutto in una particella? Lโunitร del molteplice si realizza e si fa materia. Affascinante: la ricerca scientifica, filosofica-esistenziale e religiosa, intesa come ricerca di quel legame che non ci fa essere solo โun pezzo di mondoโ, ma ci fa andare oltre, che crea intrecci, contaminazioni, nuova vita. Siamo onorati di ospitare a Trezzano questa mostra, pensata, allestita e arricchita da menti trezzanesi che hanno vissuto in prima persona questa incredibile scoperta e che ringraziamo di voler condividere con la nostra comunitร la propria avventura. Una mostra che diventa punto di incontro delle domande esistenziali piรน importanti: โQual รจ lโorigine del tutto?โ โDa dove viene il mondo e da dove vengo io? E dove andrรฒ?โ. Che le risposte a tutto questo stiano in una particella โinvisibileโ รจ davvero sorprendente: una beffa del destino, un gioco sadico, quella particella โdannataโ che diventa particella di Dio per dirci magari qualcosa, qualcosa che si sbriciola in dubbi, si aggrega in mistero e si apre in stupore. E in questa continua ricerca ci siamo noi, come esseri umani in prima persona e come partecipanti a una ricerca collettiva, ognuno con i propri strumenti e i propri punti di vista. Ci auguriamo che tante cittadine e cittadini trezzanesi possano visitare questa mostra che, crediamo, richiamerร nella nostra cittร molti visitatori e appassionati di scienza e filosofia, per compiere un sorprendente viaggio in bilico tra origine e futuro, per sentirsi davvero cittadini del mondo, o meglio dellโuniverso e dei suoi misteri.”
Pace: utopia o possibilitร ? Parliamo ancora una volta di pace, di pace vera, auspicando la continua ricerca di dialogo e il disarmo come mezzo di risoluzione dei conflitti. Questa volta lo facciamo con Andrea Sceresini, giornalista freelance, che ha seguito il conflitto in Ucraina per Rai, Sky, Mediaset, il manifesto, il Fatto Quotidiano, l’Espresso, la Stampa, la tv tedesca Rtl e altre testate. Segue le vicende in Ucraina a partire dal suo primo viaggio del 2014 nel Donbass. Nel 2015 รจ stato pubblicato ‘Ucraina. La guerra che non c’รจ.”, scritto insieme al collega reporter Lorenzo Giroffi. Nel 2022, a seguito del susseguirsi di ulteriori e intensificati conflitti, che attirano la costante attenzione dei media su scala nazionale e internazionale, esce il nuovo libro, cosรฌ rivisitato “Ucraina. La guerra che non c’era”, Baldini e Castoldi editore. Andrea รจ costretto a rientrare in Italia nel febbraio 2023, a seguito del ritiro degli accrediti giornalistici da parte del Ministero della Difesa di Kyiv, in quanto ritenuta persona pericolosa per aver raccontato e documentato i fatti. Come reporter Andrea Sceresini ha seguito altre vicende internazionali in Venezuela, Egitto e in Transnistria. Ha pubblicato inoltre altri libri, tra i quali citiamo quelli sulla strage di piazza Fontana (“La maledizione di piazza Fontana”, Chiarelettere), sulla vicenda del truffatore Alessandro Proto (“Io sono l’impostore”, il Saggiatore), sulla Legione Straniera francese (“Mai avere paura”, Chiarelettere). Attualmente lavora per la Rai. Prendendo spunto dalle sue testimonianze, gli studi e i vissuti delle persone che vivono costantemente sotto assedio, rifletteremo sull’importanza di costruire una reale cultura di pace preventiva, fatta di azioni volte alla realizzazione della stessa, per evitare l’insorgere di ulteriori conflitti e per sedare la sete di vendetta che, soprattutto in fase di conflitto, sembrerebbe essere l’unica via possibile. Presentano e dialogano con l’autore: Massimiliano Farrell, Piero Rusconi, Isabella Vierzi. Seguirร un dibattito con la partecipazione del pubblico che vorrร intervenire.
Isabella Vierzi
ANDREA SCERESINI ‘UCRAINA LA GUERRA CHE NON C’ERA’ di Andrea Sceresini e Lorenzo Giroffi, 2022, Baldini & Castoldi editore.
Conquistare una cultura di PACE.
Presentano: Massimiliano Farrell, Piero Rusconi, Isabella Vierzi. 21 Luglio 2023 ore 18.30 c/o area feste fraz. Piccolini, Via Gravellona 167 โ Vigevano (PV). Contatti: parlapace.pv@gmail.com
Lโevento rientra in un piรน articolato programma di promozione della โPace Preventivaโ, in difesa dellโambiente,ย parte dallโAgenda 2030 delle Nazioni Unite. โ IL PLOGGING: รจ un nuovo sport Outdoor ad alta consapevolezza civica ed ambientale che unisce alla tradizionale impostazione del Trekking in ambienti naturali anche la salvaguardia ecologica attraverso un percorso di Running con raccolta di rifiuti sul tracciato di gara predefinito. Il primo raduno dei partecipanti si รจ svolto presso la Bocciofila Madonna del Pilone, a Torino, accanto alla casa storica di Emilio Salgari e alla confluenza del Rio di Reaglie con il Po , sabato 10 giugno. Qui i โPloggerโ sono stati divisi in squadre di tre componenti, e dotati ognuno di guanti e sacchi per spazzatura numeratiย per la raccolta differenziata (uno perย il non recuperabile, uno per vetro e lattine e uno per la plastica). Dalla riva del Po, con partenza collettiva, hanno risalito il Rio lungo lโalveo per raggiungere la sorgente (sul confine tra Torino e Pino dopo circa 4 chilometri), impegnandosi a raccogliere sul greto la maggiore quantitร di rifiuti e a differenziarli. Sono stati coordinati, guidati e assistiti sul percorso da esperti Operatori e Istruttori della Federazione Italiana Survival Sportivo e Sperimentale. Al Salgari Campus, i sacchi sono stati pesati e ordinati secondo lo schema del โTerzo Paradisoโ, di MichelangeloPistoletto, curato dalle Artenaute del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, Paola Zanini e Anna Pironti. La loro presenza nella cura e nella direzione della performance che ha consentito la realizzazione del segno trinamico, ha ampliato nei partecipanti la consapevolezza di quanto sia importante operare insieme per coordinare e svolgere azioni congiunte indirizzate alla salvaguardia del pianeta. Al termine della performance รจ stato elargito un premio speciale di carattere sportivo Outdoor alla squadra che, rispettando il tempo massimo di arrivo, รจ riuscita a raccogliere piรน spazzatura correttamente differenziata e valutata a peso. Lโevento รจ sostenuto dagli amici dellaย Decathlon Vercelliย che come sempre supporta le iniziative eco-sportive. Il percorso del Contest รจ stato testato dagli istruttori FISSS (Federazione Italiana Sopravvivenza Sportiva Sperimentale) lungo un tratto del Rio di Reaglie sino al Salgari Campus, con una importante partecipazione di squadre composte dai ragazzi dellaย Polo Universitario Uni-Astissย e delย LICEO EINSTEIN TORINO.
Tra i partecipanti anche l’artista Richi Ferrero e il curatore Fortunato D’Amico. La manifestazione, allโinsegna dello sport per lโambiente รจ stata la prima di tre eventi programmati questโanno che cercheranno di coinvolgere il maggior numero di persone possibili nella cura e salvaguardia del nostro territorio.
Alcune preziose risposte le abbiamo trovate nel documento โLinee guida per lโeducazione alla pace e alla cittadinanza glocaleโ, frutto del lavoro di un gruppo di 162 insegnanti svoltosi tra il 2015 e il 2017 nel Friuli Venezia Giulia, partendo dal programma dellโAgenda 2030.
โLa pace รจ un valore a cui spesso diamo poca importanzaโ.
โI problemi, per essere risolti, esigono una forte disponibilitร al dialogo, allโinterscambio, alla collaborazione e alla cooperazione a tutti i livelliโ
โScegliere la pace … richiede persone consapevoli e determinate. Per questo, dobbiamo educarci ed educare alla pace facendo crescere nelle nuove generazioni la capacitร di immaginarla, di desiderarla, di comprenderla, di difenderla e di costruirla laddove ancora non cโรจโ
La pace si puรฒ imparare ?
Nel bagaglio di competenze relazionali e risorse che abbiamo a disposizione possiamo attingere ad alcuni ingredienti base come i princรฌpi della comunicazione non violenta, lโintelligenza emotiva e le competenze conflittuali, che, una volta apprese possono supportarci nel manifestare il valore della pace attraverso i nostri comportamenti quotidiani e nellโinterazione con chi ci circonda.
In qualitร di genitori ed educatori, abbiamo unโulteriore responsabilitร in questo senso, non solo verso noi stessi, ma anche nellโambito del percorso educativo con i nostri figli, che acquisiranno a loro volta, attraverso la connessione di qualitร che viene cosรฌ a crearsi con lโadulto di riferimento e il relativo esempio, gli strumenti per affrontare le sfide quotidiane in modo consapevole ed efficace per la loro stessa vita e per il bene collettivo, nel pieno rispetto delle persone, dellโambiente di appartenenza e dei diritti umani.
Considerata la complessitร di tutti gli elementi in gioco, a livello individuale, estesi al sistema familiare e sociale e intrecciati nella fitta trama della realtร fisica e virtuale, la domanda successiva che ci poniamo รจ:
Da dove partire ?
Se lo sintetizziamo in unโimmagine, ne emerge quella di uno specchio, in cui la figura riflessa รจ proprio quella di noi genitori per primi circondati dai nostri figli che rispecchiano naturalmente gli stessi comportamenti che noi adulti mettiamo in atto.
La connessione viene qui spontanea con lโarte di Michelangelo Pistoletto, che, nellโinterrogarsi sulla Pace, introduce il concetto dellโinclusione proprio attraverso le sue opere specchianti e quello del dialogo generativo tra le parti, attraverso il simbolo del Terzo Paradiso.
Un esempio di progetto concreto nella scuola รจ quello realizzato da Giacomo Basmaji, grazie al quale bambini e ragazzi appartenenti a tutte le fasce dโetร , dallโinfanzia alla scuola media, di un istituto comprensivo, hanno partecipato ad un laboratorio sperimentale che ha portato alla rappresentazione finale del simbolo del Terzo Paradiso, in un incontro armonico tra natura e artificio a trasmettere il messaggio di profonda interconnessione tra esseri umani e pianeta terra.ย
Gli stessi temi cui si รจ accennato sopra sono richiamati nella sua mostra La Pace Preventiva, a Palazzo Reale (Milano), dal 23 Marzo al 4 Giugno 2023, dove ciascun visitatore รจ coinvolto in un percorso di partecipazione attiva e di responsabilizzazione individuale verso il ruolo di co-autore, insieme agli altri concittadini, di una societร umana.ย
Insieme a Chiara Crosti e partendo dalla cornice di WorldGlocal e dellโAgenda 2030, abbiamo avuto lโopportunitร di condividere questi spunti di riflessione, lo scorso 16 Marzo, nellโambito di un programma piรน ampio di Educazione alla Pace, articolato in diversi interventi incentrati sui diversi linguaggi attraverso cui si puรฒ promuovere rivolto ai genitori di bambini e bambine di una scuola dellโinfanzia di un istituto comprensivo di Torino, affiancati dalle rispettive docenti, a rappresentare un vero e proprio esempio di comunitร educante che sostiene la crescita di futuri adulti consapevoli, orientati alla creazione di valore e ad uno stile di vita contributivo. Con lโoccasione si รจ anche fatto riferimento ad un altro esempio di progetto realizzato sullo stesso territorio (Il Kilometro Quadrato di San Salvario), di riqualificazione del relativo quartiere, dove la partecipazione degli abitanti e la valorizzazione delle differenze hanno portato alla creazione di una nuova realtร .
In conclusione, a rinforzo di quanto lโeducazione assuma un ruolo cruciale nel necessario cambio di rotta verso un futuro sostenibile, condividiamo questa frase, tratta proprio dalla Proposta di Pace del 2022 inviata allโONU, dal noto educatore e filosofo giapponese Daisaku Ikeda:
โLโessenza dellโeducazione consiste nel piantare pazientemente i semi delle possibilitร nel cuore dei bambini e delle bambine, seguendoli con il massimo impegno affinchรฉ giungano a piena fiorituraโ
Per chi รจ interessato ad ascoltare alcuni estratti del dialogo tenuto con i genitori si possono trovare qui.ย
Da giovedรฌ 23 marzo a domenica 4 giugno Palazzo reale presenta โLa Pace Preventivaโ, una mostra โ installazione di Michelangelo Pistoletto pensata appositamente per la suggestiva Sala delle Cariatidi.
Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale, Cittadellarte โ Fondazione Pistoletto in collaborazione con Skira, la mostra รจ curata da Fortunato DโAmico ed รจ parte di Milano Art Week (11-16 aprile 2023), la manifestazione diffusa coordinata dallโAssessorato alla Cultura del Comune di Milano, in collaborazione con miart, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e le fondazioni private della cittร che si occupano di arte moderna e contemporanea, con una programmazione dedicata di mostre e attivitร .
Progettata per estendersi con un movimento ondulatorio sullโintera superficie dello spazio espositivo, lโinstallazione immerge il visitatore in un ambiente fluido che assume la caratteristica di un labirinto, allโinterno del quale si aprono degli spazi che accolgono alcuni tra i piรน emblematici lavori realizzati da Michelangelo Pistoletto nel percorso della sua attivitร .
โLa Pace Preventivaโ non รจ solo lโesposizione di una serie di opere prodotte in momenti temporali diversi, ma รจ anche una traccia dellโitinerario di consapevolezza che ha gradualmente consentito allโartista di concepire โlโarte al centro di una trasformazione responsabile della societร โ espressione che costituisce la mission della sua fondazione, Cittadellarte, attiva come scuola a Biella dagli anni โ90. Un cambiamento possibile, secondo Michelangelo Pistoletto, solo attraverso una reale pratica della democrazia che coinvolga i cittadini e le loro organizzazioni nei processi di trasformazione sociale responsabile.
Il labirinto รจ uno dei piรน antichi archetipi del viaggio e della trasformazione personale. La sua presenza รจ diffusa nei cinque continenti. Un simbolo ricco di significati criptici dalle molte sfaccettature e interpretazioni, tutte giustificate e coerenti, variabili secondo le epoche e le culture. Lโarte lo ha adottato da millenni, dalla preistoria ai giorni nostri.
Michelangelo Pistoletto giร nel 1969, progetta il suo primo Labirinto presso il Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam. Allโinterno dellโinstallazione tre membri de Lo Zoo, gruppo artistico multidisciplinare fondato dallo stesso Michelangelo Pistoletto lโanno precedente, svolgono azioni performative suonando dei lunghi megafoni utilizzati come fossero trombe. Negli anni seguenti il Labirinto verrร riproposto in occasione di altre mostre, ogni volta adattato allโambiente che lo ospita.”Il labirinto รจ un luogo fortemente simbolico. La leggenda del Minotauro sta a indicare il mostro che vive dentro di noi e la possibilitร che tutti noi, in un certo momento delle nostre vite private della nostra vita collettiva, saremo costretti ad affrontare noi stessi. Il mio labirinto รจ fatto di cartone corrugato, un materiale flessibile che gli permette di assumere qualsiasi forma e di adattarsi a qualsiasi spazio. In un certo senso รจ come lo specchio che accoglie qualsiasi immagine. Si presenta come un elemento fisico che รจ allo stesso tempo fortemente legato all’immaginazione.” (M. Pistoletto, intervista con G. Celant in Michelangelo Pistoletto. The Mirror of Judgement, catalogo della mostra, Serpentine Gallery, London, 2011).
A Palazzo Reale il visitatore sarร chiamato a compiere un percorso sinuoso e solo apparentemente disorientante, camminando all’interno del Labirinto. In questo โlaborioso marchingegno dellโarteโ ad ogni bivio del percorso dovrร necessariamente scegliere il tragitto da effettuare per raggiungere le altre opere in esposizione, soffermarsi davanti a esse e riflettere sulla loro esistenza. Allโuscita dallโinstallazione porterร con sรฉ il ricordo di unโesperienza ricca di contenuti immaginifici e di informazioni pratiche, ma anche la consapevolezza di avere completato un esercizio tangibile, efficace per riflettere sulle modalitร per uscire dal labirinto della nostra epoca e instaurare La Pace Preventiva.
La Sala delle Cariatidi accoglie la voce di Cittadellarte attraverso i QR codes che attivano video testimonianze di tutte le attivitร di questa scuola di interazione tra lโarte e i diversi settori della societร , dallโeducazione allโalimentazione, dallโarchitettura alla moda, dalla spiritualitร alla politica.
La mostra si estende con tre installazioni nei Musei scientifici del Comune di Milano, Museo di Storia Naturale, Planetario e Acquario Civico, che ospiteranno una serie di incontri di approfondimento nei mesi di apertura della mostra stessa. La Pace diventa cosรฌ il fil il rouge di un piano culturale svolto allโinterno del labirinto sociale, che aiuta a evitare le incertezze davanti al bivio delle decisioni e imboccare la strada dellโarmonia invece di quella che porta sulla via del contrasto e della conflittualitร .
La mostra di Michelangelo Pistoletto รจ anche un duplice omaggio a Pablo Picasso.
Settant’anni fa, nel 1953, proprio nella Sala delle Cariatidi ancora gravata dai segni del conflitto bellico provocati della seconda guerra mondiale, Pablo Picasso esponeva uno dei suoi piรน importanti e significativi lavori pittorici: Guernica. Osservando con lo sguardo attento la grande tela il pubblico poteva immaginare di sentire le urla devastanti delle vittime del bombardamento terroristico compiuto sulla cittadina basca di Guernica e vedere insieme ai corpi dilaniati dalle armi, emergere la testa del Minotauro, il mostro che domina la scena del labirinto.
Per creare lโimmagine-logo de La Pace Preventiva inoltre, Pistoletto assume il disegno di Manish Paul, alunno della Scuola Secondaria di Vinci che ha sostituito il ramoscello di olivo della colomba di Picasso con il segno del Terzo Paradiso, aggiudicandosi il premio โEducare alla pace: Leonardo, Picasso, Pistolettoโ nellโanno scolastico 2014-2015.
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Nel 1962 realizza i Quadri specchianti, con i quali raggiunge in breve riconoscimento internazionale. ร considerato uno dei precursori e protagonisti dellโArte Povera con i suoi Oggetti in meno (1965-1966) e la Venere degli stracci (1967). A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che costituiscono le prime manifestazioni di quella โcollaborazione creativaโ che svilupperร nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre piรน ampi della societร . Negli anni Novanta fonda Cittadellarte a Biella, ponendo lโarte in relazione con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della societร . Ha ricevuto innumerevoli premi internazionali, tra cui nel 2003 il Leone dโoro alla carriera della Biennale di Venezia e nel 2007 il Wolf Foundation Prize in Arts โper la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d’arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondoโ. Nel 2013 il Museo del Louvre di Parigi ospita la sua mostra personale Michelangelo Pistoletto, Annรฉe un – le paradis sur terre. In questo stesso anno riceve a Tokyo il Praemium Imperiale per la pittura. Nel2022 esce il suo ultimo libro La Formula della Creazione edito da Cittadellarte Edizioni. Sue opere sono presenti nei maggiori musei dโarte contemporanea.
Sito ufficiale: www.pistoletto.it
Michelangelo Pistoletto โLa Pace Preventivaโ
Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi, Milano
apertura al pubblico dal 23 marzo al 4 giugno 2023
conferenza stampa mercoledรฌ 22 marzo, ore 11.00 โ Sala Conferenze
inaugurazione 22 marzo ore 18.30 (su invito)
Orari
Palazzo Reale
da martedรฌ a domenica ore 10.00 – 19.30
giovedรฌ ore 10.00 – 22.30
ultimo ingresso unโora prima della chiusura della mostra
Biglietti intero โฌ 8 ridotto โฌ 6 ragazzi dai 6 ai 26 anni e over 65 anni gratuito fino a 5 anni
“Ci attende, se lo vogliamo, un futuro di continuo progresso in termini di felicitร , conoscenza e saggezza”, citava giร nel ’55 Einstein in chiusura al suo manifesto.
Questo stesso appello rivolto a ciascuno di noi per invitarci a ricentrarci nella direzione di un nuovo umanesimo, cosรฌ urgente e cosรฌ importante oggi piรน che mai, per il futuro del Pianeta e, insieme, delle Persone, cosรฌ profondamente interconnessi, รจ uno dei messaggi che ci ha trasmesso la mostra l’Ereditร della Vita – il Clima รจ una Scelta. Salviamo il futuro, allestita presso il Centro Culturale Ikeda per la Pace, di Corsico (MI) e conclusasi domenica scorsa.
Un percorso articolato in 18 pannelli, che, dopo averci aperto gli occhi sugli effetti attuali dell’emergenza climatica sull’ambiente, sulla salute e sulla nostra stessa vita, ci accompagna a prendere consapevolezza su tutte le risorse che abbiamo a disposizione, per scegliere quali azioni mettere in campo, individualmente e insieme, partendo dal nostro “qui e ora” e facendo leva sulle nostre capacitร , andando cosรฌ ad attivare un vero e proprio risveglio al nostro potenziale innato.
Uno spazio in cui spontaneamente prende vita il dialogo, ispirato dalle storie di quei personaggi illuminati e lungimiranti, quali Rachel Carson, Aurelio Peccei, Muhammad Yunus, Wangari Maathai, che avevano anticipato a suo tempo i potenziali effetti di quelle azioni unicamente guidate dall’aviditร e dal mero orientamento al profitto, e, pur non essendo adeguatamente ascoltati, ci hanno dato un grande esempio di perseveranza, dedicando le loro vite a lasciare preziose e ancora attuali tracce, a farci da bussola per un cambio di rotta verso una transizione giusta, sostenibile e anche innovativa (!), che vede l’economia in equilibrio con l’ambiente e la societร , senza lasciare nessuno indietro.
Un’occasione anche per imparare a chiamare le cose con il loro nome e ad attingere a fonti di informazione attendibili per sviluppare quello spirito critico e quella capacitร di discernimento che sono tra le competenze chiave oggi per influenzare l’ambiente e darci la spinta a ricercare quegli esempi positivi e quella bellezza che ci circonda, ma che non รจ cosรฌ facilmente accessibile, come le testimonianze delle persone comuni, anch’esse raccolte all’interno dei pannelli, che, partendo da una scintilla nel loro cuore hanno dato vita a ondate di cambiamento nelle loro comunitร .
E l’ambiente ? L’ambiente ha risposto con gioia, attraverso la voce orgogliosa del bimbo che leggeva ai grandi gli esempi di abitudini quotidiane che ciascuno di noi puรฒ acquisire, l’entusiamo della bambina che ha alzato la mano dicendo che in casa sua le lampadine LED giร le utilizzano, l’emozione della giovane docente che ha trovato degli spunti da condividere con i propri ragazzi nella sua scuola, dove lo stesso tema veniva trattato con angoscia e senza alcuna speranza, gli occhi lucidi della donna che nella scatola con i biglietti delle azioni ha pescato proprio quello con su scritto “fai della gentilezza il tuo stile di vita” a rinforzo dell’impegno che aveva giร preso con sรฉ stessa, la lampadina che si accesa nello sguardo del piรน scettico, il cuore gonfio dei giovani che conoscono l’agenda 2030 e beneficiano qui di quel’iniezione di fiducia di cui c’รจ tanta necessitร . lo sguardo perplesso del coniglio che ci osservava dal prato sottostante e tante tante altre immagini di cui faccio tesoro e che terrรฒ presenti a me stessa quando mi pongo ogni mattina la domanda di Makiguchi: “Come voglio stare al mondo ?”
La stessa mostra รจ itinerante in Italia. Grazie di cuore a tutte le persone che l’hanno visitata e per chi non fosse riuscito ci saranno altre occasioni a breve. Intanto si puรฒ dare un occhio qui Mostra / L’ereditร della vita (ereditadellavita.it)
“Noi tutti ci differenziamo gli uni dagli altri non per i nostri sensi, ma nell’uso che ne facciamo, nell’immaginazione e nel coraggio con cui cerchiamo la conoscenza al di lร dei sensi” [Helen Keller, the five sensed world]
LโUNIVERSO FEMMINEO NELLA CULTURAALLโ EPOCA DI LUDOVICO IL MORO E NELLโERA DIGITALE
TONYย HASSLERย ย eย SILVIAย RASTELLI
A CURA DI FORTUNATO DโAMICO
Inaugurazione 18 febbraio 2023 ore 16.00
Strada Sotterranea del Castello di Vigevano
18 FEBBRAIO – 5 MARZO 2023
A 570 anni dalla nascita di Ludovico Sforza detto il Moro, Duca di Milano, un personaggio chiave nella storia del Rinascimento italiano e lombardo, due artisti, TONY HASSLER e SILVIA RASTELLI, allestiscono con le loro opere la mostra โEntromura. Lโuniverso femmineo nella cultura, allโ epoca di Ludovico il Moro e nellโera digitaleโ allโinterno degli spazi della Strada Sotterranea del Castello di Vigevano.
Lโevento, curato da Fortunato DโAmico, รจ un momento di riflessione storica sulle modalitร di rappresentazione iconografica, sui flussi culturali tra passato e presente e sulle vicende umane.
Grazie ai celebri profili della cortigiana Cecilia Gallerani, della sposa Beatrice dโEste, dellโamante Lucrezia Crivelli e delle altre donne, non solo quelle presenti alla corte di Ludovico il Moro, lโarte della pittura offre uno spaccato della vita rinascimentale e invita noi contemporanei a confrontarla con le abitudini, i modelli di narrazione e di comunicazione del terzo millennio.
La mostra non vuol essere un manifesto politico, ma un omaggio allโessere donna, allโidentitร del femmineo, nelle sue vecchie e nuove accezioni.
Il Rinascimento segna uno dei primi importanti passi verso lโemancipazione della figura femminile e dellโuniverso femmineo, che come tutti sappiamo rimane ancora oggi unโargomento di grande attualitร . Cosa significa essere donna?
โEntromuraโ รจ un dialogo tra generazioni e sessi differenti, espresso in un variopinto linguaggio multimediale tra danza, pittura, fotografia e tanto altro. La collaborazione tra i due artisti, il fotografo Tony Hassler e la pittrice e performer Silvia Rastelli, promuove un indagine comparativa sullโuniverso femmineo, mettendo in parallelo le loro opere fotografiche e pittoriche con i ritratti realizzati dai pittori rinascimentali, al fine di scoprire le differenze e le analogie con il presente.
Il paragone tra fenomeni attinenti, appartenenti a zone spaziali o temporali distinte e distanti tra loro, รจ parte del metodo scientifico. Consente lโinterpretazione la comprensione dei contesti e delle predisposizioni culturali del passato e ci rende consapevoli di ciรฒ che di essi รจ giunto sino ai giorni nostri, ma anche di come questo patrimonio conoscitivo venga elaborato e re-interpretato quotidianamente.
Il visitatore avrร cosรฌ modo di raffrontare i linguaggi utilizzati dallโarte di ieri e di oggi attraverso i suoi strumenti di rappresentazione per raccontare la mutevolezza della vita, esaminata scrutando i dettagli delle acconciature, i tessuti, i profili di quei personaggi immortalati dagli artisti che raccontano la mascolinitร , la femminilitร , i pregi e le virtรน delle vezzositร umane.
Tony Hasslerย
ร nato a Milano nel 1962 e fin dai primi anni di vita ha cercato di trasformare i suoi interessi e le sue passioni – estetica, arte e comunicazione – in opportunitร professionali.
La passione per la fotografia nasce da adolescente, nel 1980 il suo primo reportage fotografico sul terremoto in Irpinia, pochi mesi dopo il primo viaggio in India. Da allora รจ diventato un instancabile scopritore e l’entusiasmo e la curiositร di esplorare non lo hanno mai abbandonato; nei suoi scatti trasmette emozioni dinamiche, frutto della ricerca del gusto della vita a un’altra velocitร .
I suoi lavori, pubblicati in numerose riviste, raccontano le storie delle terre e delle persone del mondo.
Prima di diventare professionista, ha esplorato carriere alternative che gli hanno permesso di cogliere prospettive insolite e di avvicinarsi ai suoi soggetti con un’innata empatia, frutto di una filosofia vissuta ancor prima che pensata.
Ha praticato sport estremi e coltivato la passione per l’arte, il design e la musica jazz, fondendo i suoi stimoli in elementi fotografici che non hanno mai ceduto al disincanto di un professionista.
Etichettarlo come “fotografo” รจ un eufemismo: spirito libero dall’anima cosmopolita, Tony ha saputo coniugare il gusto della scoperta con uno stile prettamente metropolitano.
Si dedica anche all’insegnamento per la diffusione del linguaggio fotografico. Durante le lezioni e le discussioni, riesce a trarre spunti creativi inediti dal rapporto con i suoi studenti e con il pubblico. Alla costante ricerca di nuovi stimoli, Tony non ha trascurato le tecniche di post-produzione, realizzando proficue collaborazioni con colleghi professionisti e con artisti visivi, che hanno creato opere d’arte sulla base dei suoi scatti.
Quest’arte che genera arte รจ, forse, la sua piรน grande soddisfazione!
Le collaborazioni includono:
Rizzoli, Mondadori, Universo Cairo, De Agostini, Condรจ Nast, Repubblica, Style, Maxim, Corriere Della Sera, Gulliver, Dove, Specchio, Anna, Tutto, Marie Claire, Gentleman, Club 3, Io Donna, Tutto, Newton, Fox, GQ, Alp, V&S, Red Bull, Airone, Il Sole 24 Ore, Grazia.
Ritratti:
Antonio Albanese, Giandomenico Basso, Heinz Beck, Ross Brawn, Ferdinando Caraceni, Alessandro Cattelan, Massimo Coppola, Carlo Cracco, Cesare Cremonini, Antonio Di Natale, Shirin Ebadi, Giovanni Gastel, Michele Giuttari, Enus Mariani, Manfred Moelgg, Davide Oldani, Miloud Oukili, Mattia Poggi, DJ Ringo, Sergio Rubini, Giuliano Sangiorgi, Nadia Santini, Dejan Stankovic, Thierri Stern, Romano Tamani, Giovanni Veronesi.
Silvia Rastelli
ร nata nel 1983 a Piacenza. Nel 2002 inizia a studiare con il maestro Gianni Zari (giร ballerino e coreografo al Teatro La Scala di Milano) con il quale lavora per svariati anni danzando nel ruolo di solista.
Crea, nel 2003, le scenografie dellโoperetta โNo No Nanetteโ di Corrado Abbati al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia. Ancora giovanissima partecipa alla collettiva
โLaboratorio Breraโ nel Castello di Monticelli dโOngina e allestisce una mostra personale nel Castello di Zavattarello (Pavia). Inizia in questi anni unโintensa attivitร espositiva.
Nel 2007 si la laurea in Pittura col massimo dei voti. 2008: recita nel cortometraggio โLโAstronautaโ diretto da Maurizio Losi prodotto da Exen Media. Nel 2009, si laurea con la lode nel biennio di โArti VisiveโallโAccademia di Brera di Milano.
Prosegue lโattivitร espositiva e quella performativa. Da ricordare, nel 2010 la mostra nella galleria โRivoli 59โ di Parigi (Francia), nella galleria Laboratorio delle Arti in โArte per Loroโ (Piacenza), nella personale โBeauty Demands Protectionโ presso la Art Hall Gallery a Kiev (Ucraina), alla Biennale Art-Brescia 2011 [catalogo โArt-Brescia 2011โ] e infine a Milano in โArte per Loroโ alla Gal-leria della Fondazione D’Ars. Nel 2012 รจ presente ad Arte Accessibile Milano e al Fuori Salone del Mobile nello Spazio Bossi Clerici di Milano e con una mostra personale a Venezia, in concomitanza con La Biennale di Architettura.
All’ Ex-Ansaldo di Milano, partecipa con una mostra e una performance ad โItacaliveโ, curata da Silvia Fabbri. Nel 2013 la mostra personale โLuna Rossaโ nelle Raccolte Frugone dei Musei di Nervi e Genova curata da Fortunato D’Amico e Maria Flora Giubilei. Nel 2016 inaugura โAnimaโ, anteprima della mostra personale nella galleria Civico8 di Vigevano. Danza in โPunti di Vistaโ di E. Rossetti al Teatro Trieste34 di Piacenza. Silvia coreografa e danza nell’Opera Macbeth al Teatro Municipale di Piacenza; lavora come mima in Madama Butterfly al Teatro Municipale di Piacenza e al Teatro Comunale Pavarotti di Modena e come performer in Un Ballo In Maschera al Teatro Municipale di Piacenza e al Teatro Comunale di Ferrara. Per il Teatro Trieste34 di Silvia danza una propria coreografia nel video Fantacity di Andrea Felice a Roma e dal vivo alla galleria Nemo di Torino e lโassolo โBambolaโ, in prima serata in apertura a Quarto Grado su Rete Quattro. 2017: espone e danza tra le sue opere ed una di suo padre ne “L’olio dโartista” al Palazzo delle Stelline di Milano. Danza ne “Ces petits actes qui nous engagent”, una collaborazione tra la compagnia francese Ilimitrof e l’Ensemble Lodi Teatro. A Torino alla Galleria Old-American Design and Art, inaugura la personale “Essere Ritratto” cura-ta dal critico d’arte Francesco Poli.
Nel 2018, sponsorizzata da Che Banca! inaugura due mostre personali nelle filiali di Torino e Busto Arsizio e due personali nella Art Gallery Museum di Piacenza e a La Pedrera Art di Soncino, e una bipersonale โRastelliโ con il padre Giorgio Rastelli, al castello di Zavattarello (PV).
Silvia danza e coreografa lโassolo โCome una Bambolaโ a Quarto Grado su Rete Quattro, e danza due sue coreografie in โDebussy a Quattro Maniโ alla Sala Dei Teatini di Piacenza. Nel 2019 espone 5 opere museali nella collezione del BAG-Bocconi Art Gallery di Milano. Nel 2020 partecipa ad ApArt Fair, nello stand della Casa Museo De Angelis, Padiglione delle Belle Arti di Torino.
Nel 2021 nella strada Sotterranea del Castello, inaugura Human Generation, una mostra bipersonale con il padre Giorgio Rastelli in omaggio a Dante Alighieri. Espone con 7 opere nella Biennale Florence Eternal Feminine.
Agenda 2030 e Obiettivo Numero 4 โ Istruzione di Qualitร : abbiamo avuto modo di affrontare il tema in articoli precedenti e raccontare alcune delle iniziative intraprese da WorldGlocal al riguardo.
Oggi, ci focalizziamo su un target in particolare, altrettanto importante, il 4.7:
โEntro il 2030, assicurarsi che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra lโaltro, lโeducazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, lโuguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversitร culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibileโ
Quali sono queste โconoscenze e competenze necessarieโ che รจ importante acquisire?
Una cornice immediata che fornisce un orientamento in tal senso รจ quella proposta dal Joint Research Centre, definita GreenComp โ The European Sustainability Competence Framework.
Fonte: Joint Research Centre, GreenComp โ The European Sustainability Competence Framework.
ร articolata in 12 competenze chiave, da coltivare per promuovere lo sviluppo sostenibile, a partire dallโinfanzia; le stesse sono suddivise in quattro aree tematiche, tra loro interrelate, in una trama interdisciplinare, dove il pensiero sistemico e lโalfabetizzazione al futuro, assumono valore, se interconnesse ai valori di sostenibilitร . E dove la capacitร di agire diventa determinante a completare il quadro complessivo.
Come metterle in pratica ?
Il materiale per approfondire questi concetti e per ispirarsi a proposte di realizzazione pratica, รจ disponibile per la comunitร educante, attraverso diverse fonti istituzionali e grazie a diversi enti e gruppi di lavoro preposti; a titolo di esempio, il Manuale per lโEducazione allo Sviluppo Sostenibile dellโUnesco, il Quaderno dedicato da ASVIS lo scorso ottobre (Target 4.7. Educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale),o il materiale accessibile dal portale del MIUR.
Siamo consapevoli tuttavia, come ci ricorda lโObiettivo 17 dellโAgenda 2030, dellโimportanza di creare delle reti di interazione reciproca e azione condivisa, per arrivare a realizzare concretamente traguardi predefiniti e cambiamenti durevoli, piuttosto che apprendere e agire individualmente nel proprio ambito quotidiano.
A questo proposito, abbiamo avuto modo di conoscere un esempio di iniziativa che propone un programma formativo completo in tal senso: la Scuola della Felicitร , nata a Ottobre 2020, dallโilluminazione e per opera di due docenti, unitesi in seguito nellโAssociazione Educazione Creativa, che hanno messo a punto un ciclo di incontri a tema, reiterato attraverso successive edizioni e rivolto, principalmente, a tutti i docenti di ogni ordine di scuola, di tutte le regioni italiane.
Come richiama il titolo stesso, lโobiettivo ultimo del programma รจ la felicitร , intesa come realizzazione dellโindividuo e, insieme, la contribuzione al benessere della societร .
Il โsottotitoloโ รจ: Competenze sulla Pedagogia e Creazione di Valore, a indicare il punto di partenza, ispirato al pensiero dellโeducatore T. Makiguchi, vissuto negli anni โ30, nel quale si ritrovano gli stessi princรฌpi relativi alle attuali teorie di apprendimento per uno sviluppo sostenibile e connessioni con altri educatori contemporanei Dewey, Montessori e Makarenko.
Citando Makiguchi:
ยซQual รจ dunque lo scopo dellโeducazione nazionale? Piuttosto che individuare complesse interpretazioni teoriche, sarebbe meglio iniziare osservando il bambino che vi siede sulle ginocchia e chiedersi: come posso far sรฌ che questo bambino conduca una vita veramente felice?ยป
Ed ecco cosรฌ, oltre ai princรฌpi di cui sopra, nella Scuola della Felicitร , sivanno poi a toccare di volta in volta temi di varia natura, ma tutti incentrati su unโeducazione di qualitร , o meglio sulla qualitร dellโeducazione, con il suo ruolo crucialenel promuovere valori e atteggiamenti di cittadinanza responsabile e mirati a coltivare uno sviluppo creativo ed emotivo.
Educazione finalizzata sรฌ alla felicitร di bambini e ragazzi, ma che non puรฒ prescindere dallโattraversare quella degli adulti di riferimento: dallโAgenda 2030 e Carta della Terra, lโEmpatia corporea, la psicologia quantistica, alla pace e la cittadinanza globale; i partecipanti, attraverso questo percorso, sono stimolati allโautoriflessione e alla co-creazione di proposte di fattibilitร e laboratori concreti, grazie agli interventi di diversi professionisti, coordinati con un approccio maieutico e multidisciplinare, in unโottica trasformativa e generativa.
Si tratta di una proposta innovativa e accessibile a tutti.
Innovativa, perchรจ si rivolge alla scuola stessa e prepara il terreno per unโ educazione โtrasformativaโ, mettendo i partecipanti in condizione di diventare essi stessi agenti di cambiamento nei loro ambiti di azione quotidiani.
Accessibile a tutti, perchรจ aperta, oltre che al personale scolastico, anche ad altre figure educative come i genitori o operanti in ambito sociale; un vero e proprio, programma di educazione non formale grazie al quale si possono sviluppare le competenze trasversali sia allโinterno che al di fuori del contesto dโistruzione formale, attraverso un approccio olistico e partecipativo. ร inoltre gratuito e comodamente accessibile su piattaforma interattiva.
Senza lasciare nessuno indietro, in risonanza con i princรฌpi di sostenibilitร .
Nel tempo, attraverso le diverse edizioni e grazie a diversi partecipanti, รจ nata una vera e propria comunitร di pratica, a cui ciascuno puรฒ attingere per un confronto collettivo e per poi sviluppare attivitร laboratoriali e multidisciplinari nel proprio ambito educativo. Andando cosรฌ a facilitare quella rigenerazione nelle conoscenze e nei comportamenti che diventa oggi indispensabile per stare al passo con i tempi e intraprendere azioni orientate verso la direzione che va a beneficio dei singoli e della collettivitร .
Considerati i valori condivisi di creazione di valore, competizione umanitaria e attenzione alla comunitร locale e la forte connessione degli stessi con lโapproccio di WorldGlocal, insieme a Chiara Crosti, abbiamo accolto con gioia la proposta di condividere nellโambito del programma della Scuola della Felicitร la nostra testimonianza come militanti nel favorire la conoscenza e intraprendere azioni condivise in linea con gli stessi temi, nelle nostra comunitร e nellโambito lavorativo. Nel nostro intervento, dal titolo โSostenibilitร e Condivisione โ un punto di vista internazionaleโ raccontiamo, come, attingendo alla rete di risorse di WorldGlocal, siano riuscite a dare vita nel tempo, ciascuna nel proprio ambiente di appartenenza, a progetti in ambito per lo piรน educativo, rivolti ai bambini e agli adulti.
La prossima edizione della Scuola della Felicitร avrร luogo a Gennaio 2023, con possibilitร di iscriversi fino a metร dicembre 2022.
Per chi fosse interessato ad avere piรน dettagli e consultare il programma, lasciamo i contatti qui: