Secondo il Rapporto Brundtland della Commissione mondiale sullโAmbiente e lo Sviluppo, la sostenibilitร si fonda sul principio di sviluppo sostenibile che consiste in โquello sviluppo che soddisfa i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la possibilitร delle generazioni future di soddisfare i propriโ (Brundtland, 1987, p.43). Partendo da questa definizione, nel settembre del 2015, si รจ giunti, allโadozione da parte dei leader di 193 Paesi dellโAgenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. LโAgenda 2030 individua 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) a cui tutte le imprese di tutti i Paesi, sia sviluppati che in via di sviluppo, devono dare il loro contributo in quanto parte attiva della nostra societร .
Il modo tradizionale di fare impresa, pertanto, definito anche come โBusiness as usualโ, non รจ piรน perseguibile ormai in quanto ha prodotto enormi impatti negativi in termini di disuguaglianze sociali ed economiche, cambiamenti climatici e sfruttamento incontrollato delle risorse naturali. Considerando anche lโattuale crisi, non solo sanitaria ma anche sociale ed economica generata dal covid-19, la necessitร di adottare un modello di business sostenibile รจ sempre piรน pressante.
Per unโazienda, essere sostenibile significa coniugare la profittabilitร aziendale con le dimensioni ambientale e sociale (Elkington, 1997). Lโobiettivo รจ generare valore nel lungo termine, combinando virtuosamente le tre sopracitate dimensioni. Questo significa che lโazienda deve operare nel rispetto della dimensione ambientale (ad esempio attraverso il controllo e la riduzione delle varie forme d’inquinamento, l’utilizzo razionale delle risorse naturali e l’adeguato smaltimento dei rifiuti) e sociale (rispettando, ad esempio, i criteri di inclusivitร , anticorruzione, uguaglianza, equa remunerazione), senza compromettere le performance economico-finanziarie.
PERCHร LE AZIENDE DOVREBBERO ADOTTARE UN APPROCCIO SOSTENIBILE?
Sono molteplici le motivazioni che spingono le imprese ad essere maggiormente sostenibili.
In primis, rappresenta una forma di tutela per il business in quanto diminuisce la probabilitร di incorrere in rischi legali e reputazionali. Inoltre, oggi il mercato e lโopinione pubblica sono sempre piรน attenti al tema della sostenibilitร , infatti, ciรฒ si traduce anche in un cambiamento ormai visibile e concreto dei comportamenti di acquisto dei consumatori cosรฌ come delle strategie di investimento degli investitori, sempre piรน orientati allโaspetto โgreenโ delle attivitร dโimpresa. Per tale motivo, un modello di business orientato alla sostenibilitร consente alle aziende di rispondere alle nuove esigenze di mercato.
In aggiunta, possiamo dire che fare sostenibilitร conviene! Puรฒ trasformarsi in fonte di vantaggio competitivo! In particolare, puรฒ portare a: riduzione degli sprechi e conseguentemente dei costi grazie ad una gestione piรน attenta delle risorse; ottimizzazione dei processi; incremento della reputazione aziendale; rafforzamento del valore del brand e della fedeltร del cliente; creazione di nuove opportunitร di crescita e sviluppo e maggiore competitivitร sul mercato; ambiente di lavoro percepito come piรน sicuro, aumento della motivazione del personale e della soddisfazione dei dipendenti, attrazione di nuovi talenti.
SOSTENIBILITร: DA โNICE TO HAVEโ A โMUST DOโ
Secondo quanto detto fino ad ora, si puรฒ affermare senza alcun dubbio che un approccio sostenibile rappresenta per le aziende unโopportunitร di mercatoe un fattore di crescita aziendale. Di conseguenza, lโessere sostenibile non รจ solo la scelta piรน giusta e conveniente da fare per rispondere alle nuove richieste del mercato, ma deve diventare la scelta predefinita a tutela del proprio business e di tutta la societร . Quanto esposto puรฒ essere sintetizzato attraverso il concetto di โSustainability by defaultโ, per il quale si intende la messa in atto di opportune misure e politiche interne, che rispondono a determinati principi di responsabilitร sociale e ambientale, volte a garantire che strategie, processi, prodotti e tutte le attivitร che coinvolte nella vita dellโazienda rispettino i principi di Sviluppo Sostenibile.
Tuttavia, nello scenario competitivo attuale, non รจ cosรฌ semplice e immediato riuscire ad adottare strategie orientate alla sostenibilitร che abbiano effetti reali e positivi. Non basta piรน il mero adempimento di normative e regolamenti ambientali, o il dire di fare sostenibilitร redigendo appositi report, ma รจ necessario un approccio che faccia la differenza e non sia semplice attivitร di โgreenwashingโ. Occorre, quindi, adottare strategie e soluzioni di business sostenibili che siano originali e concreti, per generare un impatto positivo sullโambiente e sulla societร e che allo stesso tempo costituiscano uno strumento di crescita e guadagno per lโazienda.
COME FARE?
Per essere autentica e non una semplice attivitร di ยซgreenwashingยป, la sostenibilitร deve partire dalla mission e dai valori di ogni singola azienda, coinvolgendo (Busco et al., 2020):
- i modelli di governance e le strategie dellโazienda: tale integrazione risulta necessaria al fine di garantire che le aziende reindirizzino la propria attenzione su come creare e/o preservare valore per il business stesso ma anche per tutti i suoi stakeholders. Questo implica, da un lato, una gestione dei rischi economici, sociali e ambientali e, dallโaltro, la necessitร di integrare i temi di sostenibilitร nelle discussioni del Cda, rendendoli a tutti gli effetti elementi cruciali per le decisioni strategiche di lungo termine.
- i processi interni e le catene di fornitura: รจ necessario riorganizzarli in ottica sostenibile. Risulta indispensabile integrare le logiche di sostenibilitร nelle diverse fasi produttive dellโazienda, adottando soluzioni ad hoc attraverso le quali poter ad esempio:
- monitorare e ridurre le emissioni di GHG (greenhouse gases o gas effetto serra). Per quanto concerne la misurazione delle emissioni di GHG, i principali KPIs utilizzati sono Scope [1] (emissioni dirette) e Scope [2] e [3] (emissioni indirette). Dalla misurazione delle emissioni รจ possibile individuare lโarea o lโattivitร aziendale piรน inquinante ed implementare eventuali azioni correttive, come ad esempio: incentivare lโutilizzo di veicoli elettrici, favorire lโapprovvigionamento energetico da fonti rinnovabili, prediligere la fornitura a Km 0, ottimizzare carichi e percorsi attraverso una corretta gestione della logistica e del magazzino, ecc.
- razionalizzare lโutilizzo delle risorse e incentivare soluzioni di circular economy. Ciรฒ richiede un ripensamento strutturale dellโintera value chain, generalmente considerata lineare, che dovrร invece cominciare ad omologarsi ad una logica circolare, sia per quanto concerne il flusso di materie prime e prodotti finiti, sia con riguardo alle relazioni tra i vari attori della filiera e i sistemi di produzione-consumo-smaltimento.
- gestire in maniera sostenibile le filiere. Infatti, al di lร del considerare fattori prettamente economici, anche quelli etici, sociali e ambientali risultano fondamentali nel processo di selezione dei propri fornitori. Dopo averli selezionati, inoltre, รจ necessario anche monitorarne periodicamente le performance, sulla base di diversi parametri (ad esempio: pratiche di gestione e smaltimento rifiuti pericolosi e non, modalitร di produzione, possesso di certificazioni quali ISO9001 o ISO14001, rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, ecc.);
Tale elenco non รจ tuttavia esaustivo circa le possibilitร di intervento e le soluzioni applicabili per incentivare una produzione sostenibile. Diverse sono le soluzioni possibili anche a seconda della grandezza e del settore di appartenenza dellโazienda.
- i prodotti e i servizi offerti: oggisi richiede alle aziende di offrire prodotti/servizi che siano ecosostenibili. Ciรฒ implica un ripensamento e riorganizzazione delle dinamiche di business non solo nella fase di produzione, ma anche in quella di commercializzazione e smaltimento, affinchรฉ gli output aziendali siano a basso impatto ambientale. Al fine di misurare gli impatti ambientali associati a tutti gli stadi del ciclo di vita di un prodotto, processo o servizio, la metodologia del Life Cycle Assessment (LCA) rappresenta un valido strumento, il quale puรฒ anche favorisce un percorso di revisione dei processi industriali in ottica 4.0.
- lโambiente di lavoro: deve essereinclusivo, equo e rispettoso. Ciรฒ implica la predisposizione di politiche interne e strumenti volti a garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro, cosรฌ come la cura e il benessere dei dipendenti. Una cultura aziendale inclusiva ed equa, infatti, puรฒ favorire una ambiente creativo e lo sviluppo di idee innovative. Nel far ciรฒ, workshop e campagne di sensibilizzazione per i dipendenti circa i principi di sviluppo sostenibile, possono rappresentare armi efficaci a rendere la sostenibilitร parte integrante del core business aziendale.
Un valido alleato allโadozione di un approccio originale, innovativo ed efficace al tema dello sviluppo sostenibile per le aziende รจ dato sicuramente dagli strumenti di Intelligenza Artificiale (IA). Poichรฉ la sostenibilitร รจ un concetto multidimensionale che coinvolge inevitabilmente tutte le attivitร e a tutti i processi aziendali, per implementare un approccio sostenibile e monitorarne i progressi, รจ necessario saper governare e interpretare una vasta mole di dati eterogenei sia interni che esterni allโazienda. In questo contesto, gli strumenti di IA rappresentano uno strumento essenziale per una migliore gestione, analisi e visualizzazione dei dati sia economici e sia sociali e ambientali.
Lโutilizzo di queste tecnologie consente non solo di valutare le performance passate e monitorare in real-time lo stato attuale della gestione aziendale, ma grazie a โwhat-if analysisโ, permetterร anche di prefigurare possibili scenari futuri. In questo modo, i manager aziendali hanno la possibilitร di valutare in anticipo gli effetti di una strategia di business e adottare un approccio proattivo, arrivando cosรฌ preparati ad affrontare possibili situazioni di criticitร o anticipare particolari esigenze/opportunitร di mercato.
Diversi sono gli ambiti di applicazione dellโIA a sostegno dello sviluppo sostenibile delle imprese: dalla gestione delle risorse umane, al controllo dei processi e delle risorse impiegate, dalla manutenzione predittiva alla gestione delle filiere.
Per concludere, si puรฒ affermare che nella societร attuale, caratterizzata da una crisi sanitaria ma anche sociale ed economica, un approccio sostenibile puรฒ fare la differenza e riuscire nellโarduo compito di โsalvare il mondo?โ. Allo stesso tempo, perรฒ, produrre e consumare in maniera sostenibile รจ una delle piรน grandi sfide del nostro tempo e, pertanto, richiede le soluzioni migliori e piรน originali (Thiele, 2016).
BIBLIOGRAFIA
Brundtland, G. (1987). Our common future: The world commission on environment and development. Oxford, England: Oxford University Press.
Busco, C., Frigo, M. L., Riccaboni, A., Rossi, A., & Sofra, E. (2020). Reaping The Benefits of Business 2030. Strategic Finance, 101(8), 22-31.
Elkington, J. (1997). Cannibals with forks โ Triple bottom line of 21st century business. Stoney Creek, CT: New Society Publishers.
Thiele, L. P. (2016). Sustainability. John Wiley & Sons.
AUTORI
Giulio Ancilli, รจ Head of Advanced Analytics, BigData & IoT Solutions presso Prometeo Srl. Ha conseguito la laurea in Matematica presso lโUniversitร di Siena. Puoi contattare Giulio allโindirizzo giulio.ancilli@prometeonet.it
Loredana Rinaldi, Ph.D. รจ Business & Sustainability Analyst presso Prometeo Srl. In precedenza, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale e Management presso lโUniversitร di Pisa. Puoi contattare Loredana allโindirizzo loredana.rinaldi@prometeonet.it
Viviana Cammarata, รจ Business Analyst presso Prometeo Srl. In precedenza, ha conseguito un MSc in Accounting and Management presso lโUniversitร di Siena. Puoi contattare Viviana allโindirizzo viviana.cammarata@prometeonet.it
Valerio Grassi, รจ CEO di Atlas Advanced Technologies Srl. In precedenza, ha conseguito la Laurea in Fisica presso la Universitร degli Studi di Milano. Eโ stato Senior Researcher a NY State e ha operato presso il CERN di Ginevra. Puoi contattare Valerio allโindirizzo valerio.grassi@atlas-at.com .
NOTE
[1] emissioni di tipo Scope 1 sono emissioni GHG di tipo diretto e derivano dallโuso di combustibili, principalmente gas naturale, utilizzati per lโattivitร produttiva degli stabilimenti e impianti di riscaldamento-condizionamento allโinterno degli uffici, oppure derivano da carburante per veicoli aziendali.
[2] emissioni di tipo Scope 2 sono emissioni GHG di tipo indiretto, derivanti dalla generazione di elettricitร , vapore, calore o raffreddamento acquisiti e consumati dallโazienda e sono considerate indirette in quanto sono una conseguenza delle attivitร dell’azienda ma in realtร si verificano presso soggetti esterni, quali il fornitore (rete di distribuzione) dellโenergia richiesta. Il calcolo di tali emissioni per lโacquisto di energia elettrica dalle reti di distribuzione puรฒ essere effettuato con due diversi approcci: location-based e market-based.La metodologia location-based per il calcolo delle emissioni effettua la conversione da KWh a tCO2 basandosi sul mix energetico nazionale per lโanno considerato, senza sottrarre la quantitร di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.La metodologia di calcolo market-based permette, invece, di quantificare le emissioni sulla base delle specifiche contrattuali stabilite con il fornitore di energia elettrica. Tale metodo applica un fattore di conversione da kWh a tCO2 pari a zero per la parte di energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili poichรฉ queste non generano emissioni. In assenza di queste informazioni, si utilizza come fattore di conversione il โresidual mixโ che tiene conto del mix energetico nazionale.
[3] emissioni di tipo Scope 3 riguardano altre emissioni GHG di tipo indiretto. Questa categoria include le emissioni che non sono sotto il diretto controllo dellโazienda, ma che comunque sono indirettamente dovute allโattivitร aziendale (es. attivitร a monte e a valle della filiera, come le emissioni derivanti dalla produzione di materie prime o derivanti dal trasporto dei prodotti finali).




































